Secondina Cesano

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Secondina Lorenza Cesano)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Secondina Cesano

Secondina Lorenza Eugenia Cesano (Fossano, 16 febbraio 1879Roma, 13 agosto 1973) è stata una numismatica italiana, docente all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", segretaria dell'Istituto italiano di numismatica e collaboratrice dell'Enciclopedia Treccani[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Tra le prime donne italiane ammesse alla frequenza delle facoltà universitarie nel 1902 alla Sapienza di Roma, consegui la laurea con Ettore De Ruggiero.

Nel 1902 vinse il concorso ed entrò nel Museo Nazionale Romano dove le fu affidata, per la sua profonda preparazione storica e numismatica, la responsabilità di sistemare e organizzare il monetiere e medagliere raccogliendo e schedando i reperti numismatici. Il Medagliere Romano divenne in quegli anni un centro di studi e raccolta di materiali da tutta Italia, e in particolare dei reperti provenienti dagli scavi dei nuovi quartieri di Roma, immediatamente esterni le mura aureliane (da Prati a Testaccio, da San Giovanni ai Parioli ecc.) e dai lavori dei muraglioni sul Tevere.

Nel 1907 ottenne la libera docenza in numismatica all'Università degli studi di Roma.

Nel 1912 fu tra i fondatori dell'Istituto italiano di numismatica, e membro eletto del consiglio direttivo, di cui era presidente Paolo Orsi.

Continuando il suo lavoro al medagliere del Museo nazionale romano riuscì ad assicurare al museo le collezioni di Edoardo Martinori e le monete provenienti dal Museo kircheriano.

Dopo la fine della prima guerra mondiale riprese l'insegnamento alla Sapienza che aveva interrotto e che interruppe nuovamente l'anno successivo per motivi di salute; nel 1920 fu nominata segretaria dell'Istituto italiano di numismatica.

Sempre dirigendo il medagliere romano, riprese l'insegnamento che continuò fino al 1950, e svolse incarichi di ispezione presso gli altri medaglieri italiani (tra cui i grandi monetieri di Siracusa e di Reggio Calabria), sia appartenenti a strutture ministeriali che a enti territoriali o fondazioni. Nel caso della Collezione Piancastelli redasse un ricco catalogo corredato da splendide - per il tempo - fotografie.

Grazie alla solida preparazione storica ed epigrafica, oltre a scrivere pagine fondamentali nel Dizionario Epigrafico, seppe imprimere alla disciplina un importante ruolo autonomo oltre che di supporto sia alla ricostruzione storica, che alla ricerca archeologica, riservando all'analisi delle monete un compito fondamentale per la conoscenza delle titolature e delle iconografie imperiali.

Attenta e critica verso alcuni incauti acquisti, identificò nel diffondersi delle attività dei falsari il maggior problema del settore.

Il contributo principale di Secondina Cesano è nella dettagliata descrizione dei tesori e ritrovamenti monetari in Italia nella prima metà del XX secolo, e nell'essere riuscita a salvare le collezioni del Museo Nazionale dall'esportazione da parte dell'esercito tedesco durante l'occupazione successiva all'8 settembre 1943. Ciononostante subì infondate e pesanti critiche da parte di giovani colleghi, che ne amareggiarono la vecchiaia, isolandola e non riconoscendone l'attività inesausta e la profonda preparazione scientifica, che fu invece riconosciuta a livello internazionale con l'invito a far parte di organismi scientifici.

Nel catalogo dell'American Numismatic Society sono elencati più di 70 titoli a suo nome, mentre il catalogo dell'OPAC ne riporta una cinquantina e la nota biografica redatta dall'allievo Francesco Panvini Rosati oltre un centinaio, tutti di altissimo livello.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Tipi monetali etruschi, Sansiani, Roma, 1926
  • Numismatica Augustea. Roma, 1938

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN13407590 · ISNI (EN0000 0000 6126 9880 · SBN CUBV039045 · BAV 495/13765 · GND (DE130140120 · BNF (FRcb112752883 (data) · WorldCat Identities (ENviaf-13407590