Secondhand Lions
| Secondhand Lions | |
|---|---|
| Titolo originale | Secondhand Lions |
| Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
| Anno | 2003 |
| Durata | 111 min |
| Rapporto | 1,85:1 |
| Genere | commedia |
| Regia | Tim McCanlies |
| Sceneggiatura | Tim McCanlies |
| Produttore | David Kirschner, Scott Ross |
| Produttore esecutivo | Janis Rothbard Chaskin, Kevin Cooper. Toby Emmerich, Mark Kaufman |
| Fotografia | Jack N. Green |
| Montaggio | David Moritz |
| Musiche | Patrick Doyle |
| Scenografia | David J. Bomba |
| Costumi | Gary Jones |
| Interpreti e personaggi | |
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Secondhand Lions è un film di Tim McCanlies del 2003.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1962, la madre irresponsabile del quattordicenne Walter, Mae, lo manda a passare l’estate nella fatiscente fattoria texana dei suoi due grandi zii scapoli e solitari, Hub e Garth. Si dice che i due abbiano accumulato una fortuna segreta grazie ad avventure passate e che siano il bersaglio di ogni venditore ambulante. A loro volta, gli zii passano il tempo seduti sulla veranda con i fucili, sparando ai venditori.
Walter riceve una stanza in soffitta e non è accolto con entusiasmo finché gli zii non si rendono conto che la sua presenza irrita gli altri parenti interessati solo al denaro. Walter li convince a provare a spendere un po’ della loro fortuna. Ordinano bustine di semi per coltivare un orto, ma scoprono che tutti contengono solo mais. In seguito, comprano un leone come bersaglio di caccia, ma si ritrovano con una leonessa addomesticata e ormai anziana, ex animale da circo, che diventa la nuova amica di Walter.
Mentre scarica sacchi da 50 libbre di cibo per leoni, Hub sviene e viene brevemente ricoverato in ospedale. Più tardi, in una tavola calda lungo la strada, quattro teppisti tirano fuori i coltelli contro di lui, ma Hub li mette rapidamente al tappeto. Lui e Garth portano i ragazzi a casa per curarli e scoprono che la vecchia leonessa è scappata dalla gabbia, stabilendosi nel campo di mais, che considera la sua nuova “giungla”. Hub tiene ai ragazzi un discorso sulla crescita e sulla vita da uomini, poi li rimanda a casa.
Un sottotrama si sviluppa attorno alla fotografia di una bellissima donna che Walter trova in soffitta. Garth gli racconta del loro passato nella Legione Straniera Francese, durante il quale Hub sposò una principessa araba di nome Jasmine, promessa a un potente sceicco. Dopo aver vissuto per anni sotto la minaccia di assassini, Hub risparmiò la vita allo sceicco dopo un duello, a patto che la caccia all’uomo finisse. Tuttavia, Jasmine morì di parto, e Hub tornò nella Legione Straniera finché lui e Garth non si ritirarono nella loro fattoria, dove aspettavano rassegnati la morte.
Una sera, Walter segue Garth e scopre che sotto il fienile c’è una stanza piena di denaro. Qualche notte dopo, Mae arriva con il suo ultimo fidanzato, un presunto investigatore privato di nome Stan, che sostiene che Hub, Garth e Jasmine fossero rapinatori di banche e pretende di sapere dove sia il denaro. Quando Walter sceglie di credere alle storie di Garth, Stan lo blocca e lo picchia. La vecchia leonessa emerge dal campo di mais e attacca Stan; svegliati dal trambusto, Hub e Garth scoprono che l’animale è morta d’infarto mentre difendeva il suo “cucciolo”.
Il giorno dopo, Walter parte con la madre. Durante il viaggio, Mae gli dice che Stan vivrà con loro per riprendersi. Walter le chiede di “fare qualcosa di giusto per me, almeno una volta” e la abbandona. Quando torna alla fattoria, gli zii sono felicissimi di rivederlo, ma Walter impone dei cambiamenti: devono occuparsi della sua educazione e vivere con prudenza, perché vuole che muoiano di vecchiaia.
Diciassette anni dopo, lo sceriffo locale informa Walter che i suoi zii sono morti in un incidente, tentando una pericolosa acrobazia con il loro biplano. Walter torna alla fattoria e riceve il testamento, che lascia tutto a lui. Poco dopo, atterra un elicottero con il logo della Western Sahara Petroleum: ne scende un uomo con il figlio, spiegando di aver sentito alla radio della morte dei due zii e di aver riconosciuto i loro nomi come quelli di due americani protagonisti dei racconti di suo nonno, “un ricchissimo sceicco”. Quando il bambino chiede a Walter se i suoi zii hanno davvero vissuto, lui risponde:
“Sì. Hanno davvero vissuto.”
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Secondhand Lions, su FilmTv.it, Tiche Italia s.r.l..
- (EN) Secondhand Lions, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Secondhand Lions, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Secondhand Lions, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Secondhand Lions, su FilmAffinity.
- (EN) Secondhand Lions, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) Secondhand Lions, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Secondhand Lions, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Secondhand Lions, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
- (EN) Secondhand Lions, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).
- (EN) Sito ufficiale, su newline.com.