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Seconda presidenza di Donald Trump

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Disambiguazione – Se stai cercando la prima presidenza, vedi Prima presidenza di Donald Trump.
Seconda Presidenza Trump
StatoStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Capo del governoDonald Trump
(Partito Repubblicano)
Giuramento20 gennaio 2025

La seconda presidenza di Donald Trump è iniziata a mezzogiorno del 20 gennaio 2025, quando, subito dopo il suo giuramento officiato dal presidente della Corte Suprema John G. Roberts, è diventato il 47º Presidente degli Stati Uniti d'America, succedendo a Joe Biden.

Trump, 45º Presidente degli Stati Uniti dal 2017 al 2021 per il Partito Repubblicano, ha prevalso alle elezioni presidenziali del 2024 sulla candidata del Partito Democratico Kamala Harris. J. D. Vance, già senatore per lo stato dell'Ohio, lo stesso giorno ha assunto la carica di Vicepresidente degli Stati Uniti d'America.

Entrato formalmente in carica, è diventato il secondo presidente nella storia degli Stati Uniti a ricoprire due mandati non consecutivi dopo Grover Cleveland nel 1893. Trump è la persona più anziana a diventare presidente, avendo 78 anni e 7 mesi al momento del suo insediamento, superando il primato di Biden, insediatosi come presidente il 20 gennaio 2021, a 78 anni e 2 mesi.[1]

Antefatti e insediamento

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Elezioni presidenziali del 5 novembre 2024

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Nel 2020 a novembre, al seguito della sconfitta elettorale nelle elezioni presidenziali, Trump ha considerato di ricandidarsi alla presidenza[2], alla fine nel novembre 2022 ha confermato le indiscrezioni della sua ricandidatura a Presidente degli Stati Uniti.[3] Dopo aver ottenuto la riconferma a candidato in pectore del Partito Repubblicano con la maggioranza dei delegati[4] il 15 luglio annuncia come suo candidato a Vicepresidente il senatore dell'Ohio J. D. Vance.[5]

Al termine di una intensa campagna elettorale che lo ha visto coinvolto in un attentato alla sua vita, Donald Trump ha vinto le elezioni presidenziali del 5 novembre 2024.

Transizione presidenziale

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Emblema del presidente eletto Donald Trump
Ritratto inaugurale del Presidente, annunciato il 15 gennaio 2025, poi sostituito.

Rispetto alla sua prima transizione del 2016 questa venne pianificata e organizzata principalmente dai suoi famigliari e amici tra cui gli ex democratici Tulsi Gabbard e Robert F. Kennedy Jr. e nominò come co-presidenti di transizione il CEO della Cantor Fitzgerald Howard Lutnick e Linda McMahon ex amministratrice delegata della World Wrestling Federation e ex direttrice dell'Agenzia per le piccole imprese durante la prima presidenza di Trump.[6]

A ottobre, il New York Times ha rivelato in un articolo che Trump ha rifiutato di firmare accordi standard su etica e divulgazione per iniziare gli aspetti chiave del processo di transizione[7]. A novembre, Politico ha descritto il rifiuto di Trump di accettare l'assistenza federale alla transizione come una potenziale preoccupazione per la sicurezza nazionale e ritenuta "senza precedenti nel moderno sistema presidenziale". Ha sottolineato che il rifiuto ha liberato il team di transizione di Trump dal dover rispettare un tetto di 5.000 dollari sulle donazioni e dall'obbligo di rivelare i nomi dei donatori.[8]

Il 13 novembre Joe Biden invita Trump alla Casa Bianca per dei saluti formali e assicurare che la transizione avverrà in maniera rapida e fluida, nonostante Melania non si fosse presentata all'invito di accompagnare il marito la first lady Jill Biden ha consegnato una lettera per esprimere le sue congratulazioni alla moglie.[9]

Il 22 dicembre 2024 venne riportato dal Financial Times che il team di transizione avrebbe intenzione di annunciare il ritiro dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) il giorno dell'insediamento di Trump il 20 gennaio 2025 per consentire un'uscita ancora più rapida, rispetto al tentativo tardivo nella prima presidenza in cui non venne attuato.[10] Il team ha raccomandato di fermare le politiche di incentivi alle auto elettriche e di ripristinare i blocchi per i componenti delle batterie e materiali provenienti dalla Cina.[11] All'8 gennaio 2025 è stato confermato dalla portavoce del Pentagono Sue Gough che il Dipartimento della difesa e il team hanno effettuato più di cento incontri iniziati il 16 dicembre 2024 firmando accordi di non divulgazione e procedendo alla transizione.[12]

Il presidente Joe Biden incontra il presidente eletto Donald Trump, mercoledì 13 novembre 2024, nello Studio Ovale.

Un giorno prima della sua inaugurazione come 47º presidente l'app TikTok ha subito un blocco negli Stati Uniti di circa dodici ore a causa di una legge federale emanata per vietarne l'utilizzo, Trump ha dichiarato che intende emettere un ordine esecutivo per ritardare la chiusura dell'app approvando un'estensione di tempo prima che rientri in vigore il divieto, con ciò ha fatto ritornare di nuovo disponibile Tiktok nel paese, la piattaforma ha pubblicato all'interno dell'app un avviso pop-up che avvisava tutti gli utenti americani che "Siamo fortunati che il presidente Trump abbia indicato che lavorerà con noi per trovare una soluzione per ripristinare TikTok una volta entrato in carica"(...)"Restate sintonizzati!".[13]

Donald Trump intende firmare all'incirca 200 ordini esecutivi già dal primo giorno su svariati temi dall'immigrazione al lavoro, dalle politiche energetiche alle politiche sanitarie e di genere; a causa del numero rilevante questo viene considerato un colpo di forza del potere esecutivo in mano al presidente mai visto prima.[14][15]

Cerimonia d'insediamento e d'inaugurazione presidenziale

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Giuramento di Donald Trump come 47º Presidente degli Stati Uniti d'America; a destra l'immagine da una diversa angolazione mostra i membri della famiglia Trump

La cerimonia d'insediamento, al contrario della precedente, non si è svolta all'esterno sulla scalinata ovest del Campidoglio a causa delle gelide temperature previste ed è stata spostata all'interno nella Rotonda del Campidoglio; era dall'insediamento di Ronald Reagan nel 1985 che non si teneva la cerimonia al suo interno.[16] Inoltre è stata la prima nella storia in cui sono stati invitati a partecipare capi di stato e di governo esteri,[17] ed è stata finanziata pubblicamente da Spotify,[18] l'azienda svedese che gestisce il principale servizio di streaming musicale mondialmente.

Le celebrazioni dell'insediamento iniziarono il 19 gennaio quando Trump e Vance omaggiarono i militari caduti al cimitero nazionale di Arlington in Virginia, in cui li accompagnarono anche alcuni familiari dei defunti dell'attacco all'aeroporto di Kabul del 2021.[19][19] La sera stessa ci fu un raduno per i sostenitori alla Capital One Arena di Washington in cui si esibirono i cantanti Kid Rock, Lee Greenwood e i Village People che si unirono al presidente sul palco.[20][21]

La cerimonia vera e propria iniziò alle 11:30 a.m del 20 gennaio; con dei canti musicali dei cori della University of Nebraska-Lincoln assieme alla banda degli United States Marine. Prima del giuramento del Vicepresidente J. D. Vance, che si è svolto alle 12:00 presieduto dal giudice Brett Kavanaugh, il cantante lirico Christopher Macchio ha eseguito "Oh, America!". Poi, la cantante country Carrie Underwood ha cantato l'inno patriottico "America The Beautiful" e subito dopo alle 12:02 il Presidente della Corte Suprema John G. Roberts ha amministrato il giuramento formale di Donald Trump.

Dopo il tradizionale discorso d'insediamento, durato all'incirca 30 minuti, il Presidente e il Vicepresidente si sono recati accompagnati al seguito della parata ufficiale alla Casa Bianca e si sono ufficialmente insediati.

Furono presenti, oltre al Presidente uscente, anche gli ex presidenti Barack Obama, George W. Bush e Bill Clinton tutti con le loro consorti tranne Michelle Obama. Anche l'ex vicepresidente di Trump Mike Pence durante la sua prima amministrazione fu presente.[22] Tra i capi di stato e di governo delle altre nazioni che ufficiarono ci furono Giorgia Meloni dall'Italia, Javier Milei dall'Argentina, Nayib Bukele da El Salvador, il vicepresidente cinese Han Zheng in rappresentanza di Xi Jinping e Daniel Noboa dall'Ecuador.[23][24]

Discorso inaugurale

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Discorso inaugurale (in inglese)

Il discorso inaugurale di Trump è iniziato con la dichiarazione secondo cui sarebbe iniziata un'«età dell'oro». Nel corso del discorso ha attaccato la presidenza Biden sugli incendi di Los Angeles, l'immigrazione dal Messico, l'inflazione, il blocco del Green New Deal, le tariffe, l'asserita "protezione totale della libertà di parola", l'affermazione e il riconoscimento da parte dello Stato di soli due sessi maschio e femmina, lo stop alle politiche di genere. Ha espresso la volontà di essere ricordato come un presidente "pacificatore" impegnandosi a terminare la guerra nella striscia di Gaza e la guerra in Ucraina. Citando il suo tentativo di assassinio, Trump ha dichiarato di «essere stato salvato da Dio per rendere di nuovo l'America grande».[25] Ha affermato di voler riprendere il controllo del canale di Panama accusando il fatto che Panama avrebbe infranto gli accordi e soprattutto che il canale è sotto la sfera d'influenza della Cina, di cambiare il nome del Golfo del Messico in Golfo d'America e infine ha affermato di voler continuare il destino manifesto degli Stati Uniti con l'obiettivo di raggiungere e atterrare su Marte con astronauti americani.[26]

Il discorso inaugurale di Trump è stato descritto come populista e anti-establishment ricalcando i temi della sua campagna elettorale.[27][28][29][30]

Balli inaugurali

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I Trump (sinistra) e i Vance (destra) ballano durante il Liberty Ball al Washington Convention Center

Al termine della giornata del giuramento, il Presidente e il Vicepresidente assieme alla First e Second Lady hanno celebrato alla sera con i tradizionali balli ufficiali i quali per l'occasione ne sono stati organizzati tre: il Commander-in-Chief Ball, il Liberty Ball e lo Starlight Ball.

Il primo ballo si è tenuto al Washington Convention Center ed è stato in presenza degli organi militari dell'esercito, in cui gli ospiti illustri hanno ballato sulle note della canzone "An American Trilogy" di Elvis Presley, successivamente Trump ha tenuto un discorso di elogio allo United States Space Force. Il secondo ballo era in presenza dei sostenitori ed è stato intrattenuto dal cantante Jason Aldean e dai Village People; il terzo e ultimo ballo si è svolto assieme ai finanziatori e donatori della campagna elettorale di Trump dove si è esibito il cantante country Gavin DeGraw.[31]

Principali atti presidenziali e politiche

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I primi giorni della seconda presidenza

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Il 20 gennaio 2025, poche ore dopo aver assunto l'incarico, Trump ha firmato una serie di ordini esecutivi che hanno ritirato gli Stati Uniti dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e dall'accordo di Parigi[32], ha congelato le assunzioni per i dipendenti federali, fondato il Dipartimento per l'efficienza del governo (un'organizzazione guidata da Elon Musk, formalmente separata dal governo federale), annullato il ritiro di Cuba nella lista come stato sponsor del terrorismo e annullato le sanzioni sui coloni israeliani.[33] Ha inoltre emesso la grazia per circa 1.500 rivoltosi dell'assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021.[34]

Donald Trump mentre illustra con un cartellone i dazi reciproci ai paesi del mondo il 2 aprile 2025, giorno ribattezzato dal presidente come "Liberation Day"

Il 1º febbraio 2025 dopo essere entrato in carica il mese precedente, Trump ha dato seguito alle sue intenzioni espresse in campagna elettorale e ha firmato tre ordini esecutivi che imponevano dazi del 25% su tutti i beni provenienti dal Messico e dal Canada e del 10% sulla Cina, originariamente destinate a entrare in vigore il 4 febbraio.[35] È stato annunciato un dazio inferiore del 10% per tutte le esportazioni di energia dal Canada, tra cui l'elettrico, gas naturale e petrolio.[36] In risposta, il Messico e il Canada hanno annunciato l'intenzione di imporre dazi di ritorsione agli Stati Uniti, che se implementate potrebbero portare a un aumento delle aliquote dei dazi in conformità con una clausola presumibilmente inclusa negli ordini firmati da Trump[37] successivamente il 3 febbraio, dopo alcune telefonate tra i capi di governo, in cui i due paesi interessati hanno promesso di impegnarsi ad aumentare gli sforzi per prevenire il traffico di droga negli Stati Uniti e bloccare i migranti illegali, Trump ha annunciato di sospendere per un mese i dazi.[38] Conseguentemente, dopo un mese, i dazi sono tornati in vigore per tutti e tre i paesi con un aumento di dazi dal 10% al 20% per la Cina la quale ha reagito a sua volta imponendo dazi del 15% sulle importazioni di pollo, grano, mais e cotone.[39] Il 4 marzo ha di nuovo sospeso i dazi canadesi e messicani, nel frattempo tornati in vigore, per un altro mese ma ha mantenuto attivi quelli cinesi.[40]

Il 2 aprile Donald Trump in un discorso all'esterno della Casa Bianca annuncia l'imposizione di dazi (con un minimo del 10% e un massimo del 50%) contro vari paesi in tutti i continenti, per un totale di 180 stati del mondo tra cui anche territori disabitati[41][42], applicando una peculiare formula di calcolo, non condivisa da molti economisti perché ritenuta parziale o controversa.[43] Tra le grandi potenze sono state applicate tariffe di diversa entità:

  • l'Italia, la Francia e la Germania assieme all'Unione europea sono state colpite con il 20% di dazi applicati a tutte le nazioni interne,
  • il Regno Unito ed altri paesi hanno ricevuto il dazio minimo del 10%,
  • la Cina a cui è stato applicato il 34% di dazi in aggiunta ai precedenti del mese scorso,
  • il Giappone ha subito un 24% di dazi,
  • la Russia invece non ha subito alcun dazio.[44]

In media i dazi imposti dagli Stati Uniti sono così arrivati ai livelli più alti dalla fine della Seconda guerra mondiale.[45][46]

Dopo aver ripetutamente smentito la notizia di una possibile sospensione dei dazi nei giorni precedenti,[47] il 9 aprile, dopo che i mercati azionari del mondo hanno registrano perdite ingenti delle azioni dei titoli borsistici, Trump ha annunciato una pausa di tre mesi dei dazi, tenendo di default un minimo del 10%, per permettere ai paesi disposti di negoziare ad eccezione della Cina la quale ha subito un innalzamento dei dazi al 104% per aver rifiutato l'avvertimento del presidente di non attuare ritorsioni contro gli Stati Uniti. Subito dopo l'annuncio la borsa di New York ha registrato un'impennata dei titoli azionari.[48][49] L'annuncio era stato a sua volta preceduto da un invito, fatto via social network, a comprare azioni. Prima dell'annuncio ci sono stati inoltre volumi anomali in acquisto nonostante l'incertezza del momento. Per tale motivo il presidente Trump e altri politici repubblicani sono stati accusati di inside trading e aggiotaggio.[50]

L'8 maggio Trump comunica l'accordo raggiunto con il Regno Unito per ridurre i dazi su determinati beni tra cui le auto, acciaio e alluminio.[51]

Il 12 maggio Trump annuncia di aver trovato un accordo con la Cina con lo scopo di ridurre i dazi imposti da entrambi i paesi, gli Stati Uniti ridurranno i dazi dal 145% al 30% mentre la Cina li abbasserà dal 125% al 10%, per un periodo di 90 giorni per consentire accordi futuri.[52]

Il 23 luglio gli USA e l'UE raggiungo e siglano un accordo commerciale che imposta i dazi al 15%[53] mentre il 31 agosto rialza alcuni dazi al 35% per il Canada, il 41% per la Siria e il 39% per la Svizzera.[54]

Diritti civili

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Il giorno successivo all'entrata in carica Trump ha emesso una serie di ordini esecutivi contro la cosiddetta ideologia di genere, in particolare vietando qualsiasi riconoscimento federale dell'esistenza delle persone transessuali e transgender. Sono inoltre stati aboliti tutti i programmi di DEI (diversità, equità e inclusione), creati nei decenni precedenti per favorire le fasce demografiche di popolazione storicamente più svantaggiate.[55] Ha annullato l'ordine esecutivo 11246 firmato dall'ex presidente Lyndon B. Johnson che proibiva la discriminazione sul posto di lavoro in base alla razza, religione e nazionalità stabilendo un'azione positiva.[56]

Il 19 febbraio 2025, ha firmato un ordine esecutivo per ampliare l'accesso e ridurre i costi della fecondazione in vitro, evidenziandone l'importanza per le famiglie che affrontano sfide legate alla fertilità.[57]

Il 1 marzo ha firmato un ordine esecutivo che ha reso l'inglese lingua ufficiale della nazione.[58]

L'11 maggio Trump firma un ordine esecutivo con lo scopo di far abbassare i prezzi dei farmaci tra il 30% e l'80% in meno.[59]

Poco dopo essere entrata in carica l'amministrazione Trump ha interrotto i servizi per l'app CBP One (un'app che consentiva ai migranti senza documenti di prendere appuntamento con i funzionari statali e iniziare il percorso di richiesta di asilo)[60] e ha ripristinato l'emergenza nazionale al confine meridionale ordinando alle forze armate di redigere dei piani di dispiegamento nominando Tom Homan come "Border Czar".[61][62][63] Trump ha aumentato l'autorità di deportazione delle agenzie come la Drug Enforcement Administration, il Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives e dello United States Marshals Service.[64] Ha dato all'ICE il potere di deportare gli immigrati che arrivavano negli Stati Uniti legalmente nell'ambito dei programmi dell'amministrazione Biden e ha stabilito quote di deportazione giornaliere.[65][66]

A febbraio Trump ha annunciato che gli Stati Uniti dalla fine di marzo avrebbero rilasciato delle carte di qualità oro che funzioneranno come permessi di soggiorno per gli immigrati facoltosi che volessero ottenere la residenza americana, investendo però 5 milioni di dollari nelle aziende americane.[67][68]

Il giorno successivo all'entrata in carica Trump ha ordinato indagini sulle misure introdotte dall'amministrazione Biden per contrastare la diffusione di notizie false e discorsi d'incitamento all'odio sui social network (che secondo Trump costituirebbero una "censura").[69]

Politica estera

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Il territorio degli Stati Uniti, compresi il Canada, la Groenlandia e la zona del canale di Panama secondo i progetti espansionistici proposti da Donald Trump

Trump ha suggerito che il Canada diventi il 51º stato degli Stati Uniti, il primo ministro canadese Justin Trudeau ha rifiutato l'idea.[70][71] Un sondaggio ha rivelato che il 10% dei canadesi sarebbe interessato a diventare parte degli Stati Uniti.[72]

Nel dicembre 2024, Trump ha dichiarato di avere una proposta per acquistare la Groenlandia dalla Danimarca e inglobarla nel territorio statunitense, descrivendo la proprietà e il controllo dell'isola come "una necessità assoluta" per scopi di sicurezza nazionale.[73] In una conferenza stampa Trump ha rifiutato di escludere la forza militare o economica per impossessarsi della Groenlandia.[74]

Il 13 gennaio 2025, il deputato Andy Ogles ha presentato alla Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti una proposta di legge per autorizzare il governo ad acquisire la Groenlandia per conto degli Stati Uniti, concedendo al Congresso un periodo di revisione di 60 giorni prima dell'integrazione del territorio groenlandese.[75] Il 26 gennaio 2025, l’ex Primo ministro della Groenlandia Tom Høyem ha dichiarato che l’accordo del 1917 con il Regno Unito era ancora valido, conferendo loro il diritto di prelazione in caso di vendita delle isole.[76]

Canale di Panama

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Nel dicembre 2024 Trump ha chiesto che Panama restituisse il controllo del canale agli Stati Uniti a causa delle "tariffe eccessive" applicate per il passaggio dei commerci americani.[77] Successivamente il 3 febbraio 2025 ha affermato che a causa dell'influenza cinese nel canale ha intenzione di riprenderselo «o qualcosa di molto potente accadrà».[78]

Striscia di Gaza

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All'inizio del febbraio 2025 in merito al territorio in cui si combatte la guerra tra Israele e Hamas Trump ha affermato che per ricostruire la zona di Gaza, la quale è stata rasa al suolo e i suoi edifici completamente distrutti, gli Stati Uniti dovrebbero prenderne il possesso e il controllo per un piano di riqualificazione e trasformarla nella "Riviera del Medio Oriente", e di reinsediare la popolazione palestinese negli stati limitrofi ovvero in Egitto e Giordania.[79][80] La proposta ha avuto l'approvazione di Israele mentre gli Stati arabi l'hanno rigettata completamente e hanno proposto un piano postbellico alternativo il 4 marzo in cui i palestinesi verrebbero trasferiti in aree sicure all'interno di Gaza nel frattempo che le città vengano ricostruite[81]; i costi per la ricostruzione si stimano in 53 miliardi di dollari.[82]

Dopo varie pressioni diplomatiche del governo americano e dello stesso Trump, il 29 settembre 2025 gli americani presentano un piano di pace suddiviso in 20 punti alle parti[83], dopo alcuni giorni sia Israele che Hamas accettano il piano e riferiscono che si impegneranno a rispettarlo, il 9 ottobre viene ratificato da entrambi e conseguentemente il giorno dopo scatta il cessate il fuoco nella striscia.[84][85]

Trump ha ripristinato la sua campagna di "massima pressione" (sanzioni intensificate contro l'Iran da parte della Prima presidenza di Donald Trump dopo che gli Stati Uniti sono usciti dal Piano d'azione congiunto globale nel 2018) contro l'Iran e ha cercato una nuova serie di negoziati per limitare il programma nucleare iraniano.[86][87] Nel marzo 2025, Trump ha inviato una lettera al leader supremo iraniano Ali Khamenei sollecitando nuovi negoziati e avvertendo di un'azione militare se i colloqui fallissero.[88] Il 13 giugno 2025, nel quadro della Guerra Iran-Israele, aerei israeliani hanno bombardato siti in Iran associati al programma nucleare iraniano. Il presidente Trump ha dichiarato di non essere coinvolto, sebbene i leader iraniani abbiano affermato di non crederci. Ci sono state dichiarazioni secondo cui Trump avrebbe posto il veto a un piano per uccidere l'ayatollah iraniano Khamenei.[89] Per rappresaglia, l'Iran ha lanciato missili e droni contro Israele, la maggior parte dei quali sono stati abbattuti dal sistema di difesa aerea israeliano Iron Dome.[90]

Il 18 giugno, Trump ha dichiarato di non aver ancora deciso se unirsi ai bombardamenti israeliani sui siti del programma nucleare in Iran affermando che: «Sulla base del fatto che c’è una possibilità sostanziale che i negoziati possano o meno aver luogo con l’Iran nel prossimo futuro, prenderò la mia decisione entro le prossime due settimane».[91][92]

Lo stesso argomento in dettaglio: Attacchi statunitensi ai siti nucleari iraniani.

Il 21 giugno 2025 gli Stati Uniti attaccarono tre siti nucleari con i bombardieri B-2 Spirit gli impianti di arricchimento dell'uranio di Fordow, di Natanz e il centro di tecnologia nucleare di Esfahan, lanciando 24 missili Tomahawk e altri 14 missili MOP sui siti bersaglio.[93] Trump ha definito l'attacco "un grande successo" e li ha ulteriormente definiti uno "spettacolare successo militare", avvertendo inoltre di ulteriori attacchi se l'Iran non avesse cercato la pace.[94][95]

Il 23 giugno l'Iran ha risposto ai raid americani lanciando missili e droni contro le basi di Washington in Qatar[96][97] poi, Trump ha annunciato che tanto Teheran quanto Tel Aviv avevano accettato un cessate il fuoco proposto dagli Usa per porre fine a quella che ha definito "guerra dei dodici giorni".[98]

Lo stesso argomento in dettaglio: Incontro Trump-Zelens'kyj del 2025.
Incontro ufficiale nello Studio Ovale tra Trump, Zelens'kyj e Vance

La presidenza di Trump ha segnato una netta inversione di tendenza della politica di Biden nei confronti dell'Ucraina e dell'invasione russa dell'Ucraina. Il 12 febbraio 2025, nel primo incontro dopo l'insediamento di Trump alla riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina il segretario della difesa Pete Hegseth ha affermato che il presidente Trump non sostiene l'adesione dell'Ucraina alla NATO e si aspetta che l'Europa fornisca maggiore assistenza finanziaria e militare all'Ucraina e che i soldati statunitensi non saranno schierati per un'operazione di peacekeeping.[99] Lo stesso giorno Trump ha contattato Vladimir Putin auspicando l'apertura di negoziati di pace.[100] Il 18 febbraio sono stati avviati a Riad colloqui diretti russo-americani, con due delegazioni guidate dai due ministri degli esteri Lavrov e Rubio.[101]

Al riavvicinamento con la Russia si è accompagnato un allontanamento dall'Ucraina. Il 17 febbraio Trump ha proposto un accordo all'Ucraina, che avrebbe dato agli Stati Uniti la metà delle sue risorse minerarie come compensazione per gli aiuti finanziari americani dati all'Ucraina[102] ma Zelens'kyj ha affermato che non lo avrebbe firmato perché non offriva garanzie di sicurezza per il suo paese.[103] Trump in risposta lo ha definito un "dittatore".[104] Il 28 febbraio in un successivo incontro ufficiale nello Studio Ovale, J. D. Vance e Donald Trump si sono scontrati pubblicamente col presidente ucraino Volodymyr Zelens'kyj, dicendogli che non aveva «carte» e accusandolo di stare «giocando con la terza guerra mondiale».[105][106] I principali leader europei hanno espresso solidarietà a Zelens'kyj.[107][108]

Incontro ufficiale tra Trump e Putin ad Anchorage

Dal 4 all'11 marzo Trump ha sospeso tutti gli aiuti militari all'Ucraina, con l'intento dichiarato di fare pressione sull'Ucraina perché aderisse alle trattative di pace.[109][110][111]

Il 1º maggio viene concluso e firmato l'accordo sulle terre rare voluto dagli Stati Uniti, nel quale viene creato un fondo d'investimento per la ricostruzione con una partecipazione del 50% da parte ucraina tramite i profitti dell'estrazione delle risorse naturali mentre gli americani contribuiranno al fondo con investimenti diretti e aiuti militari.[112][113]

Il 15 agosto, alla Joint Base Elmendorf-Richardson di Anchorage (Alaska), si tiene un vertice tra Stati Uniti e Russia con la presenza del Presidente Putin. Si è trattato del primo incontro tra Putin ed un capo di Stato occidentale sin dallo scoppio della guerra, nonché del suo primo incontro con Trump dal 2019. Al termine del vertice si tiene una conferenza stampa congiunta in cui si annuncia di aver trovato dei punti d'incontro su alcune questioni, ma di essere ancora lontani dalla risoluzione di altre.[114]

Gabinetto ministeriale

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Lo stesso argomento in dettaglio: Gabinetto della seconda presidenza di Donald Trump.
Foto di gabinetto, 26 agosto 2025.

Partiti politici:
  Repubblicano   Indipendenti

Dipartimento Incarico Ritratto Nome Mandato
Inizio Termine
Presidente   Donald Trump 20 gennaio 2025
Vicepresidente   J. D. Vance 20 gennaio 2025
Segretario di Stato   Marco Rubio 21 gennaio 2025
Segretario al tesoro   Official portrait of Secretary of the Treasury, Scott Bessent Scott Bessent 28 gennaio 2025
Segretario della difesa   Pete Hegseth 25 gennaio 2025
Procuratore Generale   Pam Bondi 5 febbraio 2025
Segretario dell'interno   Doug Burgum 1º febbraio 2025
Segretario dell'agricoltura   Second Portrait of Secretary Rollins Brooke Rollins 13 febbraio 2025
Segretario al commercio   Howard Lutnick 21 febbraio 2025
Segretario del lavoro   L-25-03-12-A-SecretaryLoriChavez-DeRemer Lori Chavez-DeRemer 11 marzo 2025
Segretario della salute e dei servizi umani   Robert F. Kennedy Jr. 13 febbraio 2025
Segretario dell'istruzione   Linda McMahon 3 marzo 2025
Segretario della casa e dello sviluppo urbano   Scott Turner, official portrait (2025) Scott Turner 5 febbraio 2025
Segretario dei trasporti   Sec. Sean Duffy Sean Duffy 28 gennaio 2025
Segretario dell'energia   Chris Wright 4 febbraio 2025
Segretario degli affari dei veterani   Doug Collins 5 febbraio 2025
Segretario della sicurezza interna   Kristi Noem 25 gennaio 2025

Funzionari con rango di membri di Gabinetto

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Il presidente ha la facoltà di decidere quali funzionari sono anche membri del Gabinetto in base alla carica che ricoprono.

Partiti politici:
  Repubblicano   Indipendenti

Dipartimento Incarico Ritratto Nome Mandato
Inizio Termine
Capo di gabinetto della Casa Bianca   Susie Wiles 20 gennaio 2025
Direttore dell'Ufficio per la gestione e il bilancio   Russell Vought 7 febbraio 2025
Direttore dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente   Lee Zeldin 29 gennaio 2025
Rappresentante per il Commercio   Jamieson Greer 27 febbraio 2025
Rappresentante permanente alle Nazioni Unite   Michael Waltz 20 settembre 2025
Direttore dell'Agenzia per le piccole imprese   Kelly Loeffler 20 febbraio 2025
Direttore dell'intelligence nazionale   Director Tulsi Gabbard Official Portrait Tulsi Gabbard 12 febbraio 2025
Presidente del Consiglio dei Consulenti Economici   Stephen Miran 13 marzo 2025[N 1]
Direttore dell'Ufficio per le politiche scientifiche e tecnologiche

Consulente scientifico del Presidente
  Michael Kratsios 25 marzo 2025[N 2]

Altri funzionari con ruoli di rilievo

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  Repubblicano   Indipendente

Dipartimento Incarico Ritratto Nome Mandato
Inizio Termine
Portavoce della Casa Bianca   Karoline Leavitt 20 gennaio 2025
Direttore delle comunicazioni della Casa Bianca   Steven Cheung 20 gennaio 2025
Consigliere per la sicurezza nazionale   Michael Waltz 20 gennaio 2025 1º maggio 2025
  Marco Rubio
(facente funzioni)
1º maggio 2025
Presidente della Federal Reserve   Jerome Powell 5 febbraio 2018[N 3]
Direttore dell'FBI   Kash Patel 21 febbraio 2025
Direttore della CIA   John Ratcliffe official photo John Ratcliffe 23 gennaio 2025
  1. ^ In congedo dal 16 settembre 2025, essendo stato nominato nella Commissione dei governatori della Riserva federale; le sue funzioni sono assolte temporaneamente da Pierre Yared.
  2. ^ Gia precedentemente in carica ad interim dal 20 gennaio 2025.
  3. ^ Powell è stato nominato dal Presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump nel 2018 per succedere a Janet Yellen come direttore della Federal Reserve. Confermato nel 2022 durante l'amministrazione del Presidente Joe Biden, il mandato attuale di Powell finirà nel 2026.

Bibliografiche

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  1. ^ (EN) Donald Trump is oldest president elected in US history, in Business Insider, 9 novembre 2016. URL consultato il 13 gennaio 2017.
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