Seconda battaglia di Çatalca

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Seconda battaglia di Çatalca
parte della prima guerra balcanica
Ufficiali bulgari a Çatalca
Data3 febbraio - 3 aprile 1913
(59 giorni)
LuogoLinea Çatalca
EsitoInconcludente
Schieramenti
Comandanti
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La seconda battaglia di Çatalca combattuta tra il 3 febbraio 1913 e il 3 aprile 1913 fu un'importante "schermaglia continua" della prima guerra balcanica tra le truppe bulgare e ottomane.

Contesto[modifica | modifica wikitesto]

L'avanzata bulgara all'inizio della prima guerra balcanica si arrestò alle fortificazioni ottomane di Çatalca nel novembre 1912 durante la prima battaglia di Çatalca. Il 3 dicembre [20 novembre del calendario giuliano] 1912 fu concordato un cessate il fuoco (armistizio) di due mesi per consentire lo svolgimento dei colloqui di pace a Londra. I colloqui si bloccarono quando il 23 gennaio [10 gennaio del calendario giuliano] 1913 un colpo di stato ottomano riportò al potere gli unionisti, con la loro posizione non negoziabile sul mantenimento di Edirne.[1][2] Le ostilità ripresero alla scadenza dell'armistizio, il 3 febbraio [21 gennaio del calendario giuliano] 1913, e sfociarono nella seconda battaglia di Çatalca.[1]

Battaglia[modifica | modifica wikitesto]

La battaglia consistette in una serie di spinte e controspinte da parte sia degli ottomani che dei bulgari.[3] Il 20 febbraio gli ottomani, in coordinamento con un attacco separato da Gallipoli, caricarono le posizioni bulgare. Sebbene i bulgari avessero respinto l'attacco iniziale, furono abbastanza indeboliti da doversi ritirare di oltre quindici chilometri a sud e di venti chilometri a ovest in posizioni difensive secondarie; tuttavia alla fine le linee tornarono essenzialmente a quelle originali. L'assedio separato di Edirne provocò la perdita dell'area a favore dei bulgari il 26 marzo, fiaccando il morale ottomano; con le pesanti perdite bulgare sia per i combattimenti che per il colera, la battaglia si ridusse e cessò il 3 aprile 1913.[3] Il 16 aprile fu concordato un secondo cessate il fuoco (armistizio), ponendo fine agli ultimi combattimenti della guerra.[1]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Gli ottomani detennero la "Linea Çatalca", ma non riuscirono ad avanzare. La perdita di Edirne pose fine alla principale obiezione ottomana alla pace e al Trattato di Londra del 10 giugno 1913 che sanciva la perdita ottomana del territorio.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Erik Jan Zurcher, Turkey: A Modern History, thirdª ed., London, I.B.Tauris, 2004, pp. 113–114, ISBN 978-1-86064-958-5.
  2. ^ Feroz Ahmad, Turkey: The Quest for Identity, secondª ed., London, Oneworld, 2014, p. 44, ISBN 978-1-78074-301-1.
  3. ^ a b Edward J. Erickson, Defeat in Detail: The Ottoman Army in the Balkans, 1912–1913, Greenwood Publishing Group, 2003, pp. 285 ff., ISBN 978-0-275-97888-4.
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