Seaway

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Seaway
Paese d'origineBandiera del Canada Canada
GenerePop punk[1]
Emo[1]
Rock alternativo[2]
Periodo di attività musicale2011 – in attività
EtichettaDine Alone Records
Pure Noise Records
Mutant League Records
New Damage Records
Album pubblicati5
Studio4
Raccolte1
Sito ufficiale

I Seaway sono un gruppo musicale pop punk canadese, formatosi a Oakville nel 2011.

Storia del gruppo[modifica | modifica wikitesto]

Inizialmente il gruppo era il side-project del gruppo hardcore punk Rage Brigade, in cui suonavano Locke, Taylor ed Eichinger[3]. Il nome è stato pensato da Shoji e Carleton che, andando alla stessa università, un giorno hanno visto un cartello in un corridoio con scritto seaway (letteralmente: "lungomare")[4]. Hanno pubblicato l'EP F.I.G.H.T.M.U.S.I.C.[5] e i singoli Slipping Away e Hard Love nel 2011.

Sono sotto contratto con la Pure Noise Records[6] e con la Dine Alone Records[7]. Dai loro esordi hanno pubblicato quattro album in studio e una raccolta[1].

Stile musicale e influenze[modifica | modifica wikitesto]

Lo stile musicale dei Seaway è stato descritto come un misto di pop punk[1] ed emo[1], oltre che alternative rock[2]. Sum 41 e blink-182 sono stati citati come influenze per la band[8].

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Colour Blind si è posizionato al 32º posto nella lista delle migliori 50 pubblicazioni del 2015 di Rock Sound[9].

Il gruppo è stato inserito nella lista dei 14 album più attesi per il 2017 di Alternative Press[10].

Vacation si è posizionato al 12º posto nella lista delle migliori 50 pubblicazioni del 2017 di Rock Sound[11]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Formazione attuale[modifica | modifica wikitesto]

  • Ryan Locke – voce (2011–presente)
  • Andrew Eichinger – chitarra solista, cori (2011–presente)
  • Adam Shoji – basso (2011–presente)
  • Ken Taylor – batteria, percussioni (2011–presente)

Ex componenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Patrick Carleton – chitarra ritmica, voce (2011–2019)

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

EP[modifica | modifica wikitesto]

  • 2011 – Seaway
  • 2012 – Seaway/Safe to Say (split con Safe to Say)
  • 2013 – Clean Yourself Up
  • 2014 – All in My Head

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 2012 – Emily
  • 2013 – Sabrina the Teenage Bitch
  • 2015 – Freak
  • 2015 – Best Mistake
  • 2015 – Airhead
  • 2015 – Growing Stale
  • 2017 – Closer
  • 2017 – Apartment
  • 2017 – Something Wonderful
  • 2017 – Curse Me Out
  • 2017 – Lula on the Beach
  • 2017 – London
  • 2020 – Big Vibe
  • 2020 – Wild Things
  • 2020 – Still Blue

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) Seaway, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 7 settembre 2020. Modifica su Wikidata
  2. ^ a b (EN) Vacation - Seaway, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 7 settembre 2020.
  3. ^ (EN) Seaway - "I Don't Have Any Right To Be Here More Than A Band Who Just Got Signed Or Played Their First Show" | Interview | HTF Magazine, su Hit The Floor, 12 aprile 2016. URL consultato il 7 settembre 2020.
  4. ^ Perché questa band si chiAIMa così? vol.1, su Aim A Trabolmeicher, 19 giugno 2018. URL consultato il 19 novembre 2020.
  5. ^ F.I.G.H.T.M.U.S.I.C., by Rage Brigade, su Bandcamp. URL consultato il 7 settembre 2020.
  6. ^ (EN) Seaway - Pure Noise Records, su purenoise.net. URL consultato il 7 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2019).
  7. ^ (EN) Seaway signs to Dine Alone for Canada, announces new album!, su Dine Alone Records, 13 luglio 2017. URL consultato il 7 settembre 2020.
  8. ^ (EN) Dan Bogosian, What's My Scene Again?, in Alternative Press, vol. 30, n. 333, aprile 2016, p. 76.
  9. ^ (EN) Ryan Bird, Top 50 Releases of the Year, in Rock Sound, n. 208, London, Freeway Press Inc., gennaio 2016, ISSN 1465-0185 (WC · ACNP).
  10. ^ (EN) The 14 most anticipated albums for the rest of 2017 - Features - Alternative Press, su Alternative Press. URL consultato il 9 settembre 2020.
  11. ^ (EN) The Rock Sound Top 50 Releases Of The Year: 20 - 11 - Features, su Rock Sound Magazine. URL consultato il 7 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2018).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN5148874291349620136 · ISNI (EN0000 0004 7100 8675 · LCCN (ENno2017023500 · WorldCat Identities (ENlccn-no2017023500
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