Università degli Studi di Udine
Università degli Studi di Udine Universitât dal Friûl | |
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Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Città | Udine |
Altre sedi | Gemona del Friuli, Gorizia, Pordenone |
Dati generali | |
Nome latino | Universitas Studiorum Utinensis |
Motto | Hic sunt futura |
Fondazione | 1978 |
Tipo | Statale |
Dipartimenti |
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Rettore | Roberto Pinton |
Studenti | 15 269 (2017)[1] |
Dipendenti | 678 docenti 537 tecnici e amministrativi 34 collaboratori linguistici (2014)[2] |
Sport | CUS Udine |
Mappa di localizzazione | |
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Sito web | |
L'Università degli Studi di Udine (in latino Universitas Studiorum Utinensis, in lingua friulana Universitât dal Friûl, acronimo: UniUd) è un'università statale italiana fondata nel 1978 su iniziativa popolare, grazie alla raccolta di oltre 125.000 firme, molte delle quali giunte dopo il terremoto del 6 maggio 1976.[3] È l'unica università in cui accanto all'italiano è ufficialmente riconosciuto l'idioma friulano[4]. In misura minore vengono impiegati anche sloveno e tedesco. L'ateneo dispone di sedi periferiche a Gemona del Friuli, Gorizia e Pordenone.
Identità visiva[modifica | modifica wikitesto]
Il sigillo dell'ateneo è circolare e vi campeggia, su sfondo azzurro, un'aquila d'oro ornata di rosso con le ali spiegate, la coda gigliata e il capo rivolto verso destra. Sul bordo del sigillo compare la scritta "Universitas Studiorum Utinensis", con parole separate da crocette e divise dal campo interno da una cornice perlinata.
L'archivio di Stato di Udine, approvando la scelta dello stemma e del sigillo dell'università, sottolineava come s'accordasse con la tradizione storica friulana: l'aquila appariva infatti sugli stemmi del patriarcato e della città di Aquileia[senza fonte].
Storia[modifica | modifica wikitesto]
L'Ateneo è stato fondato nel 1978, nell'ambito degli interventi per la ricostruzione del Friuli, in seguito al terremoto del 1976 e su richiesta di ampie porzioni della popolazione che supportarono l'iniziativa con la raccolta di 125.000 firme. L'istituzione dell'ente concretizzava il lavoro del consorzio universitario, attivo sin dal 1968;[5] i primi corsi di laurea a gestione autonoma furono avviati nel novembre del 1978.
Struttura[modifica | modifica wikitesto]
In seguito alla riforma universitaria del 2010 sono state soppresse le facoltà e i corsi di laurea sono stati localizzati in otto dipartimenti:
- Dipartimento di area medica (DAME)
- Dipartimento politecnico di ingegneria e architettura (DPIA)
- Dipartimento di lingue e letterature, comunicazione, formazione e società (DILL)
- Dipartimento di scienze agroalimentari, ambientali e animali (DI4A)
- Dipartimento di scienze economiche e statistiche (DIES)
- Dipartimento di scienze giuridiche (DISG)
- Dipartimento di scienze matematiche, informatiche e fisiche (DMIF)
- Dipartimento di studi umanistici e del patrimonio culturale (DIUM)
Gruppo teatrale[modifica | modifica wikitesto]
Il Gruppo teatrale universitario è un'associazione studentesca[6] dell'università di Udine fondata nel 2004.[7]
Casa editrice[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1995 l'ateneo ha istituito una propria casa editrice denominata Forum Editrice Universitaria Udinese[8][9].
Rettori[modifica | modifica wikitesto]
- 1978-1979: Antonio Servadei
- 1979-1981: Mario Bonsembiante
- 1981-1983: Roberto Gusmani
- 1983-1992: Franco Frilli
- 1992-2001: Marzio Strassoldo
- 2001-2008: Furio Honsell
- 2008-2013: Cristiana Compagno
- 2013-2019: Alberto Felice De Toni
- Dal 2019: Roberto Pinton[10]
Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]
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Palazzo Antonini-Maseri, sede del Rettorato.
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Palazzo Antonini Cernazai.
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Palazzo Politi Camavitto.
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Palazzo Garzolini di Toppo-Wassermann, sede della Scuola Superiore dell'Ateneo.
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Il logo del gruppo teatrale, ispirato al simbolo dell'università.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ MIUR Anagrafe Nazionale Studenti
- ^ Ateneo in cifre, su nuva.uniud.it. URL consultato il 23 maggio 2016.
- ^ Storia dell'ateneo, su uniud.it, Università degli Studi di Udine. URL consultato l'8 maggio 2016.
- ^ Decreto del Presidente della Repubblica n. 102 del 6 marzo 1978, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 102 del 13 aprile 1978. Tale decreto istituì e diede avvio di fatto all'Università degli Studi di Udine, come istituzione finalizzata a «contribuire al progresso civile, sociale e alla rinascita economica del Friuli e a divenire organico strumento di sviluppo e di rinnovamento dei filoni originali della cultura, della lingua, delle tradizioni e della storia del Friuli».
- ^ Le origini dell'Università, su uniud.it. URL consultato il 28 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2008).
- ^ Associazioni studentesche e di laureati, su uniud.it. URL consultato il 6 novembre 2018.
- ^ Costituzione di associazione (PDF), su gtu.uniud.it, 29 gennaio 2004. URL consultato il 6 novembre 2018.
- ^ Forum Editrice Universitaria Udinese, su universitypressitaliane.it. URL consultato il 30 gennaio 2019.
- ^ La casa editrice, su forumeditrice.it. URL consultato il 30 gennaio 2019.
- ^ Roberto Pinton è il nuovo rettore dell'università di Udine: "Devo tanto a questo Ateneo, è una famiglia per me", in Messaggero Veneto, 16 maggio 2019. URL consultato il 18 maggio 2019.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Paola Benini e Cristina Cescutti (a cura di), L'università del Friuli. Vent'anni, Udine, Forum editrice, 1999, ISBN 9788886756693.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Biogem
- Palazzi e architetture del centro storico di Udine
- Parco scientifico e tecnologico Luigi Danieli
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Università degli Studi di Udine
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (IT, EN) Sito ufficiale, su uniud.it.
- Eventi organizzati da Università degli studi di Udine, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- Giardino botanico dell'Università di Udine, su ortobotanicoitalia.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 157896339 · ISNI (EN) 0000 0001 2113 062X · BAV 494/9647 · LCCN (EN) n81151160 · GND (DE) 1212973-2 · BNF (FR) cb119922373 (data) · J9U (EN, HE) 987007269477805171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n81151160 |
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