Scuola gantobruggese

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Alexander Bening, Adorazione dei Magi, ante 1483, Londra, British Library

Con la locuzione Scuola gantobruggese la critica designa la corrente stilistica dedita della miniatura dei codici attiva nelle Fiandre orientali approssimativamente nel periodo tra il 1475 e il 1550. Questo termine fu coniato nel 1891 da Joseph Destrée nel suo studio Recherches sur les enlumineurs flamands[1] e immediatamente adottato da Paul Durrieu[2].

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questa corrente rimpiazzò lo stile cortese tipico del periodo precedente a partire dal 1440, sotto i domini di Filippo il Bello e Carlo il Temerario.

La Scuola gantobruggese si ispirava alla contemporanea pittura da cavalletto utilizzando colori brillanti e sfumature pastello, piuttosto che i precedenti colori primari, disegnando scene e personaggi realistici, inclusi i ritratti a mezzo busto o a figura intera, con luminosi paesaggi, e aggiungendo bordure con motivi floreali e variegati[3].

Artisti rilevanti[modifica | modifica wikitesto]

Oltre ad alcuni eccellenti artisti anonimi, poi passati alla storia solo come Maestri …, sono stati identificati un certo numero di artisti altrimenti noti:

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Joseph Destrée, Recherches sur les enlumineurs flamands, in Bulletin de la commission royale d'architecture et d'archéologie, 1891, pp. 263-298.
  • (FR) Paul Durrieu, Alexandre Bening et les peintres du bréviaire Grimani, in Gazette des beaux-arts, 1891, vol. V pp 353-367 e vol. VI pp. 55-69..
  • (EN) Jane Turner, The Grove Dictionary of Art: From Renaissance to Impressionism : styles and movements in western art 1400-1900, St. Martin's Press, 2000, p. 118, ISBN 978-0-312-22975-7.

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