Scolopendra heros
Scolopendra heros Girard, 1853, comunemente nota come il centopiedi gigante del deserto, il centopiedi del Texas dalla testa rossa o anche semplicemente il centopiedi gigante dalla testa rossa, è un centopiedi del Nord America che si può trovare nel sud-ovest degli Stati Uniti d'America e nel nord del Messico.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]
La Scolopendra heros è il più grande centopiedi del Nord America.[1] La sua lunghezza media è di 170 mm (6,5 pollici) ma può arrivare fino a 200 mm allo stato selvatico,[2] e anche di più in allevamento in cattività. Il suo tronco sostiene dalle 21 alle 23 paia di zampe.[3]
È colorato aposematicamente, per mettere in guardia i potenziali predatori, e un numero di varianti di colore è noto nella specie. La variante castaneiceps che si trova in Arkansas, Missouri e Texas è comunemente nota come centopiedi gigante dalla testa rossa o centopiedi dalla testa rossa del Texas a causa della sua peculiare testa rossa, con corpo e coda dal colore nero-verdastro.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]S. heros si trova nel nord del Messico e negli Stati Uniti sudoccidentali, dal New Mexico e l'Arizona all'ovest dell'Arkansas, del Missouri e della Louisiana a est. Anche se questa specie viene comunemente chiamata il centopiedi gigante del deserto a causa della sua presenza nel deserto di Sonora e in altri habitat aridi, l'heros si trova anche in aree boschive rocciose, come quelle in Arkansas. Rimane nascosto nei giorni assolati, emergendo quando il clima è nuvoloso[4]
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]S. heros è principalmente un predatore notturno e caccia invertebrati e piccoli vertebrati, tra cui roditori, rettili e anfibi. È in grado di spiccare balzi nell'aria per afferrare piccoli insetti volanti. Il centopiedi usa il suo veleno per uccidere la preda.[5]
Veleno
[modifica | modifica wikitesto]Il veleno di S. heros è simile al veleno di altre specie di scolopendra, include componenti come serotonina, istamina, lipidi, proteine (comprese proteine cardiotossiche ed enzimi come la fosfolipasi emolitica A) e altre sostanze. La miscela è nota per agire come citolitina, compromettendo le membrane cellulari e le causando la rottura delle cellule.[6][7] Il veleno della S. heros contiene anche tossine mirate per la sua preda: una tossina intorpidisce il sistema nervoso degli insetti, rendendoli incapaci di sentire o scappare, mentre un'altra tossina interferisce con il sistema nervoso autonomo dei vertebrati per rendere i piccoli vertebrati più facili da soggiogare e divorare. Gli esatti effetti e la composizione del veleno non sono stati valutati approfonditamente, in parte perché è difficile da estrarre in quantità significative e si deteriora rapidamente quando viene testato.
I morsi di questa scolopendra sono molto dolorosi per i vertebrati. Un ratto morso da S. heros alla zampa ha mostrato segni di dolore lancinante, ma è tornato alla normalità dopo cinque ore.[8] Per gli esseri umani, il morso di questa scolopendra di solito causa acuto dolore locale e gonfiore,[9] ma non vi sono mai stati casi di morte. Occasionalmente può causare nausea, mal di testa e necrosi del derma nella zona attaccata. Tuttavia, vi sono stati casi di danni gravi ad esseri umani a seguito di morso di questa scolopendra, quali infarto e insufficienza renale.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Giant Red-Headed Centipede, su MDC Discover Nature, Missouri Department of Conservation. URL consultato il 6 gennaio 2017.
- ^ uark.edu, https://web.archive.org/web/20100721225248/http://www.uark.edu/ua/arthmuse/sheros.html (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2010).
- ^ Thomas Eisner, Maria Eisner e Melody Siegler, Scolopendra heros (the giant Sonoran centipede), in Secret weapons: defenses of insects, spiders, scorpions, and other many-legged creatures, Harvard University Press, 2005, pp. 29-32, ISBN 978-0-674-01882-2.
- ^ ISBN 978-0-521-03411-1, https://books.google.com/books?id=AEp22u6tJgsC&pg=PA394.
- ^ Ben Hutchins, Wild Thing: Giant Redheaded Centipede Induces Fear, su tpwmagazine.com, Texas Parks and Wildlife, 2014. URL consultato il 2 gennaio 2017.
- ^ A. Yildiz, S. Biçeroglu, N. Yakut, C. Bilir, R. Akdemir e A. Akilli, Acute myocardial infarction in a young man caused by centipede sting, in Emergency Medicine Journal, vol. 23, n. 4, 2 gennaio 2017, pp. e30, DOI:10.1136/emj.2005.030007, ISSN 1472-0205 , PMC 2579533, PMID 16549562.
- ^ J. L. Logan e D. A. Ogden, Rhabdomyolysis and acute renal failure following the bite of the giant desert centipede Scolopendra heros., in Western Journal of Medicine, vol. 142, n. 4, 1º aprile 1985, pp. 549-550, ISSN 0093-0415 , PMC 1306096, PMID 4013269.
- ^ (EN) W. J. Baerg e Centipedes, The Effect of the Venom of Some Supposedly Poisonous Arthropods, in Annals of the Entomological Society of America, vol. 17, n. 3, 1º settembre 1924, pp. 343-352, DOI:10.1093/aesa/17.3.343, ISSN 0013-8746 .
- ^ vol. 12, DOI:10.1580/1080-6032(2001)012[0093:ce]2.0.co;2, PMID 11434497, [0093:ce2.0.co;2 https://oadoi.org/10.1580/1080-6032(2001)012%5B0093:ce%5D2.0.co;2].
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Scolopendra heros
Wikispecies contiene informazioni su Scolopendra heros