Scipione de' Ricci

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Scipione de' Ricci
vescovo della Chiesa cattolica
Ritratto di mons. de' Ricci, opera di Carlo Lasinio del 1787
 
Incarichi ricopertiVescovo di Pistoia e Prato (1780-1791)
 
Nato19 gennaio 1741 a Firenze
Ordinato presbitero20 settembre 1766
Nominato vescovo19 giugno 1780 da papa Pio VI
Consacrato vescovo25 giugno 1780 dal cardinale Andrea Corsini
Deceduto27 gennaio 1810 (70 anni) a Rignana
 

Scipione de' Ricci (Firenze, 19 gennaio 1741Rignana, 27 gennaio 1810) è stato un vescovo cattolico italiano. Fu vescovo di Pistoia e Prato dal 1780 al 1791. Aderì al giansenismo e cercò di riformare la propria diocesi secondo i dettami di tale dottrina.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ritratto di Scipione De Ricci. Autrice: Matilde Malenchini

Nato nel 1741 a Firenze da una nobile famiglia che tra i propri antenati vantava Santa Caterina de' Ricci. La madre Luisa era una Ricasoli, famiglia dalla quale uscirà uno dei protagonisti del Risorgimento, Bettino Ricasoli. Scipione fu educato a Roma presso i Gesuiti. Allo stesso tempo si avvicinò al pensiero giansenista.

Nel 1766, ottenuta la laurea in legge, fu ordinato presbitero. Grazie all'influenza del granduca Pietro Leopoldo fu ordinato vescovo di Pistoia e Prato nel 1780. Cercò di riordinare la propria diocesi abolendo vari ordini religiosi e riformando la struttura parrocchiale (molte antiche chiese nel centro di Pistoia furono sconsacrate e ridotte ad uso civile).

Contrastò il culto del Sacro Cuore e sostenne l'autonomia delle chiese locali. Cercò di affermare il proprio pensiero convocando un sinodo, passato alla storia come Sinodo di Pistoia, promosso assieme al teologo e giurista Pietro Tamburini. L'accoglienza negativa che fu riservata a tale iniziativa, prima dal clero toscano ed in seguito dalla Santa Sede, fece sì che Scipione si trovasse in una posizione sempre più isolata.

Quando, nel 1790, il Granduca divenne Imperatore del Sacro Romano Impero facendo perdere al vescovo anche l'appoggio politico, scoppiarono dei tumulti che lo costrinsero alla fuga ed infine, nel 1791, rinunciò alla diocesi. Perseguito dal giudice reazionario Luigi Cremani,[1] nel 1799 dovette ritrattare pubblicamente le proprie idee con un atto di sottomissione. Sperò nel sostegno di Napoleone per tornare alla ribalta, ma il generale francese, che in quel momento stava cercando di realizzare un concordato con il Papa, si tenne ben lontano dal giansenismo. Costretto a ritirarsi a vita privata nella sua villa di campagna di Rignana, frazione di Greve in Chianti, dove morì nel 1810. È sepolto nella cappella privata della Villa de' Ricci[2] di Rignana in Val di Pesa, vicino a Badia a Passignano, a Nord di Poggibonsi.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Paola Balestreri, CREMANI, Luigi, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 30, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1984.
  2. ^ Oggi sede di azienda agricola: www.rignana.it

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Louis De Potter, Vie de Scipion De Ricci, évêque de Pistoie et Prato, Bruxelles, H. Tarlier, libraire-éditeur, 1825.
  • Bartolomeo Guidetti, Difesa contro la falsa dottrina che si contiene nella "Vita di Scipione de' Ricci" data alla luce dal signor De Potter, Lucca, 1826. URL consultato il 30 aprile 2016.
  • Scipione de' Ricci - Agenore Gelli, Memorie di Scipione de' Ricci, vescovo di Prato e Pistoia, Firenze, F. Le Monnier, 1865
  • Natale Rauty, Un aspetto particolare dell'attività del vescovo Ricci: il riordinamento delle parrocchie della diocesi di Pistoia, in Scipione de' Ricci e la realtà pistoiese della fine del Settecento, Pistoia, Edizioni del Comune, 1986
  • C. Lamioni, Il Sinodo di Pistoia del 1786. Atti del convegno internazionale per il secondo centenario. Pistoia-Prato, 25-27 settembre 1986, Roma, Herder, 1991
  • C. Lamioni, Lettere di vescovi e cardinali a Scipione de' Ricci, 1780-1793, Pistoia, Società pistoiese di storia patria, 1988
  • M.Verga - B.Bocchini Camaiani, Lettere di Scipione de' Ricci a Pietro Leopoldo, 1780-1791, Firenze, L. S. Olschki, 1990

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Pistoia e Prato Successore
Giuseppe Ippoliti 19 giugno 1780 - 10 giugno 1791 Francesco Falchi Picchinesi
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