Forze aeree svizzere

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Forze aeree svizzere
Schweizer Luftwaffe
Forces aériennes suisses
Aviatica militara svizra
Descrizione generale
Attiva31 luglio 1914
NazioneBandiera della Svizzera Svizzera
ServizioEsercito svizzero
Tipoaeronautica militare
RuoloGuerra aerea
Difesa nazionale
Addestramento
Dimensione1.600 effettivi (2022),24.000 riservisti [1]
Battaglie/guerreseconda guerra mondiale
Sito internetwww.vtg.admin.ch
Parte di
Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport
Comandanti
DivisionarioPeter Merz (2021)[2][1]
Simboli
Coccarda
fonti citate nel testo
Voci su forze aeree presenti su Wikipedia

Forze aeree svizzere (in tedesco Schweizer Luftwaffe; in francese Forces aériennes suisses; in romancio Aviatica militara svizra; in inglese Swiss Air Force a uso internazionale, sigla SAF) è il nome ufficiale dell'aviazione militare della Svizzera dal 1956.

In precedenza era nota come Truppe d'aviazione dell'Esercito svizzero (in tedesco Schweizerischen Fliegertruppe; in francese Troupes d'aviation et de DCA).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini[modifica | modifica wikitesto]

L'Aeronautica svizzera fu creata il 31 luglio 1914 come componente dell'esercito grazie a una colletta nazionale privata promossa dalla società degli ufficiali e che riuscì a raccogliere 1,7 milioni di franchi. Nel 1910 infatti il Consiglio federale si rifiutò di finanziare la formazione di piloti a scopo militare. Allo scoppio della prima guerra mondiale la forza aerea elvetica si componeva di soli otto velivoli privati e dieci piloti a disposizione. Il conflitto, che risparmiò il Paese, favorì lo sviluppo dell'aviazione e nel 1918 la Svizzera disponeva di 68 aerei (prevalentemente da ricognizione).

Nell'immediato dopoguerra i mezzi a disposizione dell'aviazione rimasero prevalentemente gli stessi ma l'esercito si adoperò comunque per la creazione di nuove piste come Losanna e Payerne che si aggiungevano a Thun, Dübendorf e Beundenfeld. La spinta al riarmo, negli anni trenta, convinse l'esercito a dotarsi di nuovi velivoli da combattimento come i Fokker C.V-E, i Dewoitine D.27, gli EKW C-35, i Morane-Saulnier MS.406 e i Messerschmitt Bf 109.

Nel 1936 si decise di separarla dalla componente terrestre dando vita alle due entità che ancora oggi compongono l'esercito svizzero (le forze terrestri e le forze aeree)[alcune fonti on line dichiarano che la designazione Truppe d'aviazione dell'Esercito svizzero rimase ufficialmente fino al 1995].

La seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Un Messerschmitt Bf 109-E3 svizzero

Agli albori della seconda guerra mondiale l'aviazione svizzera disponeva di soli 86 aerei da caccia e di 121 velivoli per l'osservazione e il combattimento al suolo, tra i quali i caccia Messerschmitt Bf 109 D/E e i DKW D-3800/D-3801, copia nazionale del Morane-Saulnier MS.406, oltre ai biplani biposto multiuso EKW C-35 di produzione nazionale. Vennero costruiti altri quindici campi d'aviazione sparsi nei vari angoli del Paese. L'aviazione e la contraerea furono le uniche armi entrate in azione durante la guerra e risposero a un importante numero di violazioni dello spazio aereo elvetico. Nel 1940 gli sporadici scontri tra Luftwaffe e Forze aeree svizzere si fecero più frequenti.

La Germania, irritata e sostenendo che i combattimenti si erano tenuti al di fuori dello spazio aereo svizzero, chiese al governo di Berna delle scuse ufficiali e un risarcimento per i danni subiti. La crisi diplomatica che ne scaturì ebbe pericolose ripercussioni tra i due Paesi. Il Reich tagliò per ritorsione le esportazioni di carbone verso la Svizzera, ma le scaramucce aeree non si placarono. Nei primi giorni di giugno del 1940 gli svizzeri attaccarono ripetutamente una squadriglia di circa 35 bombardieri tedeschi sopra Neuchâtel, abbattendo tre Heinkel He 111 e l'8 giugno quindici Me 109 nazionali si ritrovarono a dover affrontare ventotto apparecchi della Luftwaffe perdendone due, abbattendone uno e costringendo all'atterraggio altri due velivoli. Lo stesso giorno un aereo da ricognizione veniva abbattuto, 10 miglia all'interno della Svizzera, da sei caccia della Luftwaffe.

Complessivamente i tedeschi persero undici aerei e gli svizzeri tre. Il 20 giugno 1940, per timore che questi combattimenti fungessero da pretesto tedesco per un'invasione, il generale Henri Guisan proibì all'aviazione i combattimenti sopra il Paese. Fino a novembre del 1943 la difesa dello spazio aereo nazionale venne affidata esclusivamente alla difesa contraerea.

Verso la fine del conflitto, a causa dell'intensa attività bellica nel Nord Italia da parte delle missioni di bombardamento alleate sull'allora Repubblica Sociale Italiana, furono numerosi gli episodi che videro al centro della contraerea elvetica sia i bombardieri dell'USAAF sia i caccia dell'ANR, causando perdite sia in termini di mezzi sia di vite umane. Secondo alcune fonti,[3] il pilota da caccia Aurelio Morandi, l'ultimo pilota italiano caduto in combattimento durante il conflitto, perse la vita a causa di un colpo della contraerea che lo fece precipitare in un campo situato tra Fino Mornasco e Bulgorello, in provincia di Como.

Complessivamente, durante il servizio attivo, si registrarono 6 501 violazioni delle frontiere e 254 velivoli atterrarono, precipitarono o furono abbattuti sopra il territorio elvetico.

I primi aerei a reazione e primi elicotteri[modifica | modifica wikitesto]

Un Venom conservato nella base aerea di Payerne

Nel 1956 le squadriglie delle Forze aeree svizzere furono le prime al mondo a dotarsi completamente di aerei a reazione dopo aver acquistato (e parzialmente costruito su licenza) 175 Vampire e 250 Venom. Nel 1958 entrarono in attivo anche i primi elicotteri di una certa importanza (Alouette II) e i cacciabombardieri Hawker Hunter MK 58 che, successivamente (dal 1964 al 1994), diverranno gli aerei utilizzati dalla Patrouille Suisse (una delle pattuglie aeree acrobatiche dell'esercito svizzero. Ci sono anche il PC-7 TEAM, il Super Puma Display Team e il F/A-18 Hornet Solo Display Team).

Nel 1961 l'Assemblea federale approvò l'acquisto di 100 aerei da combattimento Dassault Mirage III (per una spesa complessiva di 871 milioni di franchi svizzeri). Nel 1964 il Consiglio federale chiese un credito aggiuntivo di 576 milioni legato all'aumento dei costi di produzione vista la decisione di produrre i velivoli in Svizzera con licenza. Lo scandalo che ne seguì istituì per la prima volta una commissione d'inchiesta parlamentare in Svizzera. Dei 100 aerei previsti ne entrarono in funzione solamente 57.

Nel 1975 entrarono poi in servizio 110 F-5 E Tiger di produzione statunitense. Nel 1987 la svizzera si dotò di un nuovo elicottero per il trasporto (Super Puma). Nel 1993 l'esercitò svizzero acquistò 34 F/A-18 Hornet che rappresentavano il fiore all'occhiello dell'aviazione a quel momento. Nel 1977 l'aviazione militare svizzera partecipò alle sue prime esercitazioni all'estero che divennero prassi nei decenni successivi prima in Sardegna (sino al 1991) e poi sopra il Mare del Nord.

Dal 2000, sui cieli svizzeri, sono anche attivi alcuni aeromobili a pilotaggio remoto (APR) del tipo ADS-95 Ranger (coproduzione israeliana) utilizzati anche per operazioni di polizia.

Presente e futuro delle Forze aeree[modifica | modifica wikitesto]

La base aerea di Meiringen

Ogni decisione riguardante l'acquisto di nuovi mezzi per l'aviazione è controversa dal punto di vista politico. In Svizzera, ormai da decenni e perlomeno dall'affare Mirage, i gruppi partitici che si oppongono alle forze armate e ai suoi finanziamenti raccolgono un numero crescente di consensi e non è un caso se, già nel 1993, l'acquisto degli F/A-18 Hornet superò con margini esigui la votazione popolare.

Il programma d'armamento 2004 (che prevedeva l'acquisto di due aerei da trasporto tattico CASA C-295) venne respinto dal parlamento. Sorte simile anche per il programma 2009 (che chiedeva tra l'altro 404 milioni per l'ammodernamento della flotta F/A-18). In quest'ultimo caso hanno pesato sulle decisioni politiche lo scandalo Roland Nef (il capo dell'esercito indagato per violenza domestica), le tragedie della Jungfrau e del Kander (sei soldati travolti da una valanga nella prima; cinque travolti dalla corrente durante un'esercitazione nella seconda) e le difficili relazioni tra l'UDC e il Ministro della difesa Samuel Schmid. Nel 2008, inoltre, al popolo è stata sottoposta un'iniziativa denominata "Contro il rumore dei velivoli da combattimento nelle regioni turistiche". La stessa, promossa da Franz Weber, è stata respinta ma ha nuovamente sottolineato il momento difficile dell'esercito svizzero e dell'aviazione in particolare.

L'ubicazione delle basi aeree militari in territorio svizzero:(1) jet (2) velivoli leggeri (3) elicotteri

A partire dai primi anni del 2000, la Svizzera si è messa alla ricerca di un nuovo apparecchio per sostituire parzialmente i Tiger F-5 (alcuni di essi erano stati tra l'altro prestati alla vicina Austria). I produttori in lista per accaparrarsi la commessa (e i cui velivoli erano già stati precedentemente testati dall'esercito) erano la francese Dassault con il Rafale, il consorzio EADS con l'Eurofighter e la svedese Saab con il Gripen, l'americana Boeing con l'F/A-18 Super Hornet (quest'ultima poi ritiratasi a causa dell'alto costo del suo prodotto). Il 30 novembre 2011, il Gripen è risultato il velivolo prescelto nella versione JAS-39E.[4] Il referendum popolare del 18 maggio 2014 ha però bocciato l'acquisto dei 22 Gripen.[5] Attualmente è in corso il programma UAS15 che permetterà alle Forze aeree di sostituire i droni RUAG ADS95 "Ranger" in servizio dal 2001, e i RUAG KZD85, radiobersagli anch'essi in servizio dal 2001 con dei moderni UAV. Il concorso è stato vinto dall'Elbit Hermes 900HFE e rientra nel programma d'armamento 2015. Il parlamento ha approvato l'acquisto.

Air policing / Polizia aerea[modifica | modifica wikitesto]

La polizia aerea è una delle principali attività in tempo di pace delle Forze aeree svizzere. L'Air Force distingue due classi di missione, la missione in diretta "Live-Mission" (osservazione, identificazione) e la "Hot-Mission (missione di pronto intervento).

Anno Live Mission Hot Mission Nota
2006 342 22 [6]
2007 295 23 [7]
2008 308 23
2009 294 9
2010 246 22
2011 350 12
2012 207 10
2013 202 9
2014 277 15
2015 276 37
2016 337 26 [8]
2017 292 36 [8]
2018 245 ca.20 [9]

[10][11][12]

[13][14][15]

Basi aeree[modifica | modifica wikitesto]

Le Forze aeree svizzere hanno sette basi aeree attive sparse sul territorio nazionale, la più importante delle quali è situata a Payerne, nella Svizzera occidentale, nota anche per un air show internazionale nel 2014. All'Air14 sono stati celebrati tre giubilei: 100 anni delle Forze aeree svizzere, 50 anni della Patrouille Suisse e 25 anni del PC-7 TEAM. Le altre sono la elibase situata ad Alpnach, le basi minori di Berna (VIP only), Dübendorf, Emmen, Meiringen, Sion e Locarno (quest'ultima utilizzata per gli addestramenti di base su PC-7 per gli aspiranti piloti militari, e per l'addestramento degli esploratori paracadutisti dell'Esercito. La base aerea di Alpnach è la base più importante delle Forze aeree svizzere per gli elicotteri. La base di Buochs non è operativa, mentre la base aerea presente a Mollis è stata chiusa dal gennaio 2007.

Aeromobili in uso[modifica | modifica wikitesto]

Sezione aggiornata annualmente in base al World Air Force di Flightglobal del corrente anno. Tale dossier non contempla UAV, aerei da trasporto VIP ed eventuali incidenti accorsi durante l'anno della sua pubblicazione. Modifiche giornaliere o mensili che potrebbero portare a discordanze nel tipo di modelli in servizio e nel loro numero rispetto a WAF, vengono apportate in base a siti specializzati, periodici mensili e bimestrali. Tali modifiche vengono apportate onde rendere quanto più aggiornata la tabella.

Aeromobile Origine Tipo Versione
(denominazione locale)
In servizio
(2023)[16][1]
Note Immagine
Aerei da combattimento
McDonnell Douglas F/A-18 Hornet Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Caccia multiruolo
conversione operativa
F/A-18C
F/A-18D
25[16][1][17]
5[16][1][17][18]
26 F/A-18C e 6 F/A-18D ordinati nel 1993, consegnati tra il 1996 e il 1999.[1] 4 esemplari persi tra il 1998 e il 2016.[1]
Northrop F-5 Tiger II Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti intercettore
conversione operativa
F-5E
F-5F
18[16][1][19][20][21]
5[16][1]
Il 27 agosto 1975 furono ordinati 66 F-5E e 6 F-5F con il programma Peace Alps I, e consegnati tra il 1978 e il 1981.[1] seguiti il 4 giugno 1981 da 32 F-5E e 6 F-5F ordinati con il programma Peace Alps II.[1][20][21][22][23] Un F-5E appartenente alla Patrouille Suisse è precipitato il 26 maggio 2021.[19]
Lockheed Martin F-35 Lightning II Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti cacciabombardiere F-35A 0 Il 30 giugno 2021, il Consiglio federale svizzero ha selezionato l'F-35A come vincitore del programma per un nuovo caccia.[24][25] A partire dal 2030 saranno consegnati 36 F-35A.[24][25][1] Ordine per 36 F-35A firmato il settembre 2022.[26][27][16]
Aeromobili a pilotaggio remoto - UAV
Elbit Hermes 900 Bandiera d'Israele Israele aeromobile a pilotaggio remoto Hermes 900 2[28][29][30][1][31] 6 Hermes 900 ordinati a novembre 2015.[1] Primi due esemplari consegnati a fine aprile 2022 per essere sottoposti a prove di volo e il cui ingresso in servizio è avvenuto il 30 gennaio 2023.[28][29][30][31]
Farner KZD 85 Bandiera della Svizzera Svizzera UAV KZD 85 30 Radiobersaglio
Aerei da trasporto
Beechcraft 1900 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti aereo da trasporto VIP 1900D 1[16]
Beechcraft King Air 350 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Aereo da trasporto
Mappatura fotografica
B350C 1[16][1] 1 B350C acquistato nel 1993.[1]
Cessna Citation Excel Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti aereo da trasporto VIP Ce-560XL 1[1] 1 Cessna 560XL acquistato nel 2002.[1]
de Havilland Canada DHC-6 Twin Otter Bandiera del Canada Canada Mappatura fotografica DHC-6-300 1[16][1] 1 DHC-6-300 acquistato nel 1976.[1]
Bombardier CL604 Bandiera del Canada Canada aereo da trasporto VIP
aeroambulanza
CL604 2[16][1] 2 CL604 acquistati di seconda mano nel 2019-2020.[1]
Dassault Falcon 900 Bandiera della Francia Francia aereo da trasporto VIP Falcon 900EX 1[1] 1 Falcon 900EX acquistato nel 2013.[1]
Pilatus PC-6 Turbo-Porter Bandiera della Svizzera Svizzera aereo da trasporto leggero PC-6/B2-H2M-1 14[16] 12 PC-6/H2M Poter con motori a pistoni consegnati nel 1966-1967, seguiti da 6 PC-6B2 con turboelica nel 1975-1976, standard al quale furono portati anche i primi esemplari.[1] Due aerei persi rispettivamente nel 1993 e nel 1997, uno cannibalizzato nel 2002 dopo essere stato danneggiato in modo irreparabile.[1] I 15 esemplari superstiti sono stati sottoposti ad un aggiornamento di cockpit ed avionica tra il 2015 e il 2017.[1]
Pilatus PC-12 Bandiera della Svizzera Svizzera aereo da trasporto leggero PC-12/45 1[1] 1 PC-12 acquistato nel 2001.[1]
Diamond DA42 Bandiera dell'Austria Austria aereo sperimentale DA42 Aurora Centaurus 1[16][1] 1 DA42 acquistato nel 2012.[1] Appartiene ad Armasuisse. Le Forze aeree svizzere non volano con quest'aeroplano. Però ha una immatricolazione militare.
Aerei da addestramento
Pilatus PC-7 Turbo Trainer Bandiera della Svizzera Svizzera Addestratore basico NCPC-7 27[16][1] Le Forze aeree svizzere hanno comprato 40 PC-7 consegnati tra il 1982 e il 1984, sottoposti ad aggiornamento del cockpit tra il 2005 e il 2009 e ridenominati NCPC-7.[1]
Pilatus PC-21 Bandiera della Svizzera Svizzera aereo da addestramento avanzato PC-21 7[32][16][1] 8 PC-21 consegnati tra il 2008 e il 2012.[1] Un esemplare è rimasto danneggiato dopo un atterraggio il 28 novembre 2023 e non è ancora noto se l'aereo potrà essere riparato.[32]
Elicotteri
Eurocopter AS332 Super Puma Bandiera della Francia Francia elicottero da trasporto medio AS332M1 15[16][1] 15 AS332M1 ordinati in due lotti, consegnati tra il 1988 e il 1993 e costantemente aggiornati negli anni duemila.[1] Basati a Payerne, Dübendorf e Alpnach.
Eurocopter AS532 Cougar Bandiera della Francia Francia elicottero da trasporto medio AS532UL 10[16][33] 12 AS 532UL ordinati nel 1998 e consegnati nel 2001-2002.[1] Basati a Payerne, Dübendorf e Alpnach. Due esemplari persi nel 2011 e nel 2016, i 10 in servizio sono stati sottoposti a upgrade dalla svizzera RUAG, tra il 2018 e il 2022.[33][1]
Airbus Helicopters H135M Bandiera della Francia Francia Elicottero utility EC635 P2+ 17[16][1] 18 EC 635P2+ ordinati nel 2006 e consegnati tra il 2007 e il 2009.[1] Basati a Payerne, Dübendorf e Alpnach. Due basati a Berna

Armamento della DCA (Difesa Contraerea)[modifica | modifica wikitesto]

Name Origine Tipo In servizio Note Immagine
Oerlikon 35 mm cannone binato Bandiera della Svizzera Svizzera Cannone antiaereo 24 "Flab Kanone 63/90". 16 Unità di fuoco della difesa contraerea media e 8 Unità di fuoco della difesa contraerea media con sensori integrati DTA 10
FIM-92 Stinger Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti MANPADS 96
Rapier Bandiera del Regno Unito Regno Unito missile terra-aria 40 "Mobile Lenkwaffen Flugabwehr"

Aeromobili ritirati[modifica | modifica wikitesto]

Aeromobile Origine Tipo Versione
(denominazione locale)
Quantità Data entrata
in servizio
Data cessazione
servizio
Note Immagine
ADS-95 Ranger Bandiera della Svizzera Svizzera UAV ADS-95 28 1996 2019 Consegnati tra il 1996 e il 2001, definitivamente messi a terra nel 2019.[1]
Aérospatiale Alouette II[34] Bandiera della Francia Francia osservazione, soccorso & collegamento II 30 1958 1992 10 acquisiti nel 1958, e 20 nel 1964.
Aérospatiale Alouette III[35] Bandiera della Francia Francia trasporto, collegamento e soccorso III 84 1964 2010 14 persi in incidenti. Sostituiti dagli Eurocopter EC635.
BAE Hawk Bandiera del Regno Unito Regno Unito addestramento Mk. 66 20 1989 2003 Uno perso nel 1990. 18 ceduti alle forze armate della Finlandia nel 2008.[1]
Beechcraft Expeditor[36] Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti trasporto C18S,
C-45F
3 1948 1969 |
Beechcraft Twin Bonanza[37] Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti trasporto E50 3 1957 1989
BFW M.18[38] Bandiera della Germania Germania trasporto 18C & 18D 4 1929 1954 1 18C, 3 18D.
Bücker Jungmann Bandiera della Germania Germania addestramento Bü 131 94 1936 1971 Biplano biposto. 10 acquisiti da aeroclub.
Bücker Jungmeister Bandiera della Germania Germania addestramento Bü 133 52 1937 1968 Biplano addestratore monoposto acrobatico e per combattimento aereo
Comte AC-1[39] Bandiera della Svizzera Svizzera caccia AC-1 1 1928 1939
Comte AC-4[40] Bandiera della Svizzera Svizzera collegamento AC-4 1 1931 1938
Comte AC-11-V[41] Bandiera della Svizzera Svizzera collegamento AC-11-V 1 1943 1945
Dassault Falcon Bandiera della Francia Francia trasporto VIP 50 1 1996 2013 Sostituiti dai Dassault Falcon 900EX.
Dassault Mirage III Bandiera della Francia FranciaBandiera della Svizzera Svizzera sperimentale IIIC 1 1962 1978
ricognizione IIIRS 18 1965 2003
caccia IIIS 36 1966 1999 Mirage IIIE estensivamente modificati (IIIS=Suisse), appositamente alle esigenze delle forze aeree svizzere, con radar di controllo del tiro HUGHES MA-1 TARAN, Ford AIM-9P Sidewinder, elettronica migliorata, alette canard e altre modifiche.

La F+W di Emmen (oggi Armasuisse) li ha poi ammodernati nel periodo 1990-2000.
Uno scandalo finanziario ha portato alla riduzione degli acquisti rispetto all'ordine originale di 100.

addestramento IIIBS 4 1964 2003 2 persi in incidenti.
addestramento IIIDS 2 1983 2003 In sostituzione dei Mirage IIIBS persi in incidenti.
De Havilland DH.98 Mosquito[42] Bandiera del Regno Unito Regno Unito bombardiere PR.4 & FB.6 2 1944 1954 1 utilizzato dalla Swissair per l'addestramento dei piloti.
Banco prova per il motore EFW N-20.
De Havilland DH.100 Vampire Bandiera del Regno Unito Regno Unito caccia F.1 4 1946 1961 Primo aereo a getto della forze aeree svizzere. Utilizzato per prove.
caccia-bombardiere F.6 178 1949 1990 Incluso 3 realizzati con le parti di ricambio.
caccia notturno NF.10 1 1958 1961 Solo per prove.
addestramento T.55 39 1953 1990 Biposto da addestramento, 30 costruiti in Svizzera.
De Havilland DH.112 Venom Bandiera del Regno Unito Regno Unito caccia-bombardiere FB.50 126 1954 1984 Vampire migliorato con nuove ali.
La versione svizzera FB.50 corrisponde alla versione RAF FB.1, la versione svizzera FB.54 corrisponde alla FB.5.
ricognizione FB.50R 24 1956 1975
caccia-bombardiere FB.54 100 1956 1983
ricognizione FB.54R 8 1980 1987
Dewoitine D.26 Bandiera della Francia Francia addestramento D.26 11 1931 1948
Dewoitine D.27 Bandiera della Francia Francia caccia D.27 66 1928 1944
Dornier Do 27 Bandiera della Germania Germania ricognizione aerea Do 27H2 7 1958 2008
N-20.2 Arbalète Bandiera della Svizzera Svizzera sperimentale caccia N-20.2 1 1949 1952 Primo caccia a getto svizzero, costruito soltanto un prototipo per prove.
N-20.10 Aiguillon Bandiera della Svizzera Svizzera caccia N-20.10 1 1949 1952 Primo caccia a getto svizzero, non prodotto in serie.
EKW C-35[43][44] Bandiera della Svizzera Svizzera ricognizione C-35 & 35-1 90 1937 1954 8 costruiti dai ricambi.
EKW C-36 Bandiera della Svizzera Svizzera ricognizione C-3603 160 1942 1987 20 convertiti per il traino bersagli, 40 rimotorizzati con turboeliche.
Aérospatiale SA 365 Dauphin[45] Bandiera della Francia Francia trasporto VIP SA.365N 1 2005 2009 Utilizzati per voli di Stato.
Fairey Fox[46] Bandiera del Regno Unito Regno Unito ricognizione VI.R 2 1937 1945
FFA P-16 Bandiera della Svizzera Svizzera attacco al suolo P-16.04 & P-16 Mk.II 5 1955 1960 Prototipi. Ordine per 100 aerei cancellato dopo un incidente. Due restituiti alla FFA.
Fieseler Fi 156 Bandiera della Germania Germania trasporto, osservazione
& ambulance
C-3 Trop 5 1940 1963 Il numero include un reimmatricolato.
Focke-Wulf Fw 44 Bandiera della Germania Germania addestramento Fw 44F 1 1945 1953
Fokker C.V Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi ricognizione D & E 64 1927 1954
Häfeli DH-1 Bandiera della Svizzera Svizzera ricognizione DH-1 6 1916 1919
Häfeli DH-3 Bandiera della Svizzera Svizzera ricognizione DH-3 109 1917 1939
Häfeli DH-5 Bandiera della Svizzera Svizzera ricognizione DH-5 80 1922 1940
Hanriot HD-1 Bandiera della Francia Francia caccia HD-1 16 1921 1930
Hawker Hunter Bandiera del Regno Unito Regno Unito caccia-bombardiere F.58 100 1958 1994 F.58 svizzero=RAF F.6, FB.58A=FGA.9, T.68=T.66.
Assemblaggio finale a Emmen.
Tre lotti, alcuni da conversione di F.6 ex-RAF.
caccia-bombardiere F.58A 52 1971 1994
addestramento T.68 8 1973 1994
Hiller UH-12[47] Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti osservazione B 3 1952 1962
Junkers Ju 52/3m Bandiera della Germania Germania addestramento Versions 3 1939 1981 Dal 1983 presso il museo aeronautico di Dübendorf.
Learjet 35 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti trasporto VIP A 2 1987 1996/2006
Messerschmitt Bf 108 Bandiera della Germania Germania collegamento B 18 1938 1959
Messerschmitt Bf 109 Bandiera della Germania Germania caccia D-1 10 1939 1949
caccia E-1 & E-3 89 1939 1948
caccia F-4/Z 2 1942 1947
caccia G-6 & G-14 16 1944 1947
Morane-Saulnier Type G Bandiera della Francia Francia addestramento G or H 1 1914 1919
Morane-Saulnier MS.229 Bandiera della Francia Francia addestramento Et2 2 1931 1941
Morane-Saulnier MS.406[48] Bandiera della Francia Francia caccia MS.406 2 1939 1954 Utilizzati come addestratori dopo l'impiego come caccia fino al 1948.
Diciassette 3801 costruiti dai ricambi dopo la fine della produzione.
caccia 3800 82 1940 1954
caccia 3801 224 1941 1959
caccia 3802 13 1946 1956
caccia 3803 1 1947 1956
Nardi FN.315 Bandiera dell'Italia Italia addestramento FN.315 2 1944 1948
Nieuport 23 Bandiera della Francia Francia addestramento 23 C.1 5 1917 1921
Nieuport 28 Bandiera della Francia Francia caccia 28 C.1 15 1918 1930
Nord Norécrin Bandiera della Francia Francia collegamento 1201 1 1948 1952
Nord Norvigie Bandiera della Francia Francia collegamento NC.850 1 1949 1950 Provato e restituito alla Nord
North American P-51 Mustang[49] Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti ricognizione P-51B-10 1 1944 1945 Alcuni acquisiti come surplus per $4000 US ognuno
caccia P-51D 113 1948 1957
caccia TP-51D 2 1948 1957
caccia F-6 15 1948 1957
North American Harvard[50] Bandiera del Canada Canada addestramento Mk.IIB 40 1948 1968 Surplus ex-RCAF (costruiti in Canada).
Pilatus P-2[51] Bandiera della Svizzera Svizzera addestramento P-2 05 & 06 55 1945 1981
Pilatus P-3[52] Bandiera della Svizzera Svizzera addestramento P-3 73 1956 1995 Il numero include i prototipi.
Pilatus PC-9 Bandiera della Svizzera Svizzera aereo da addestramento PC-9F 12[1][53][54] 1988 2022
Pilatus PC-24 Bandiera della Svizzera Svizzera trasporto PC-24 1 2019[55][56][1][57] 2022[57]
Piper Super Cub[58] Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti osservazione PA-18-150 6 1948 1975
Potez 25[59] Bandiera della Francia Francia ricognizione L-25 A.2 17 1927 1940
Potez 63[60] Bandiera della Francia Francia bombardiere 630 & 633 2 1938 1944
Rockwell Grand Commander Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti aerofotogrammetria 680FL 1 1976 1993 Con registrazione civile impiegato dall'ufficio federale di topografia.
Siebel Si 204 Bandiera della Germania Germania trasporto D-1 1 1945 1955 Internato
Stinson L-5 Sentinel Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti collegamento L-5 1 1944 1945
Sud-Ouest Djinn[61] Bandiera della Francia Francia addestramento e soccorso S.O.1221 4 1958 1963 Restituiti al costruttore a causa di problemi ai rotori.
Weber-Landolf-Münch WLM-1 Bandiera della Svizzera Svizzera aliante WLM-1 2 1951 unk

Basi aeree non più in uso[modifica | modifica wikitesto]

Un F-5E attraversa la strada alla base Mollis
L'ex base aerea di Raron

Note[modifica | modifica wikitesto]

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  3. ^ Fascicolo Soldati e battaglie della seconda guerra mondiale (Le forze aeree della RSI: L'Aeronautica repubblicana, vol 10, pagg. 17-18: "I piloti del 1º gruppo riuscirono ad abbatterne uno, ma subirono la perdita del tenente Morandi, colpito dalla contraerea svizzera mentre sorvolava il territorio elvetico".
  4. ^ ilVolo.it, ilvolo.it, http://www.ilvolo.it/index.php/201111307368/Costruttori-Aeronautici/Saab.html, 30 novembre 2011, http://www.ilvolo.it/index.php/201111307368/Costruttori-Aeronautici/Saab.html.
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  6. ^ Copia archiviata, su vtg.admin.ch. URL consultato il 21 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016)..
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  8. ^ a b defensio 1-2018 Page 29
  9. ^ Libertà controllata anche al di sopra delle nuvole
  10. ^ Archived copy, su vtg.admin.ch. URL consultato il 1º novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
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  18. ^ "Nuovo caccia: la Svizzera ci riprova" - "Aeronautica & Difesa" N. 355 - 05/2016 pag. 68
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Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Stephen P. Halbrook, La Svizzera nel Mirino, (pagine 115-120), Edizioni Pedrazzini Locarno ed Edizioni Alberti Libraio Verbania.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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