Scarturus tetradactylus
| Gerboa tetradattilo | |
|---|---|
| Stato di conservazione | |
Dati insufficienti[1] | |
| Classificazione scientifica | |
| Dominio | Eukaryota |
| Regno | Animalia |
| Phylum | Chordata |
| Classe | Mammalia |
| Ordine | Rodentia |
| Sottordine | Myomorpha |
| Famiglia | Dipodidae |
| Sottofamiglia | Allactaginae |
| Genere | Scarturus |
| Specie | S. tetradactylus |
| Nomenclatura binomiale | |
| Scarturus tetradactylus (H. Lichtenstein, 1823) | |
| Sinonimi | |
|
Allactaga tetradactyla | |
| Areale | |
Il gerboa tetradattilo (Scarturus tetradactylus (H. Lichtenstein, 1823)) è un roditore diffuso nell'Africa settentrionale, appartenente alla famiglia dei Dipodidi. Per lungo tempo fu incluso nel genere Allactaga come unica specie del sottogenere Scarturus.[2] Negli anni 2010, il sottogenere è stato elevato al rango di genere a sé stante e, oltre a questa specie, ne sono state aggiunte altre nove.[3]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Questo gerboa raggiunge una lunghezza testa-corpo compresa tra 102 e 119 mm, una lunghezza della coda tra 154 e 180 mm e un peso di 48-56 g. Come negli altri membri della famiglia, i piedi posteriori sono molto lunghi, misurando 51-59 mm, mentre le orecchie sono lunghe 37-43 mm. Il dorso è ricoperto da una pelliccia color arancio-bruno scuro, mentre la parte ventrale è di colore biancastro. La coda, nelle zone con peli corti, presenta un colore simile a quello del dorso. Il ciuffo terminale di peli lunghi è bianco nella parte anteriore, nero al centro e nuovamente bianco sulla punta. Sulle piante dei piedi non si trovano setole rigide, ma morbidi peli neri.[3]
La caratteristica che dà il nome alla specie sono le quattro dita dei piedi posteriori, dove il primo dito è assente e il quinto dito è molto ridotto. La testa si distingue per la forma rotonda, gli occhi grandi e le orecchie scure.[4]
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Il gerboa tetradattilo vive in una fascia larga fino a 200 km lungo la costa nordafricana, dalla Grande Sirte in Libia fino ad Alessandria d'Egitto. Si trova nelle dune sabbiose, nelle paludi salmastre e nei semideserti argillosi.[1]
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]In base alla struttura della dentatura, si ritiene che la dieta sia costituita da piante succulente e altre parti verdi di piante. Non è ancora noto se questa specie notturna entri in letargo. Gli esemplari scavano semplici tane sotterranee, i cui punti più profondi si trovano tra i 60 e i 150 cm sotto la superficie.[3]
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]Le trasformazioni del paesaggio dovute alla creazione di terreni agricoli, infrastrutture e strutture turistiche minacciano la sopravvivenza della specie. Ulteriori impatti sono derivati dai conflitti bellici tra il 1995 e il 2010. Non si conoscono la dimensione della popolazione complessiva né l'estensione dell'habitat ancora idoneo. La IUCN classifica il gerboa tetradattilo come «dati insufficienti» (Data Deficient).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Gerrie, R. & Kennerley, R. 2017, Allactaga tetradactyla, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Allactaga tetradactyla, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ a b c Don E. Wilson, Thomas E. Lacher Jr. e Russell A. Mittermeier (a cura di), Handbook of the Mammals of the World. Volume 7 - Rodents II, Lynx Edicions, 2017, pp. 94, ISBN 978-84-16728-04-6.
- ^ Jonathan Kingdon (a cura di), Four-Toed Jerboa, in Mammals of Africa, Vol. IV, A & C Black, 2013, pp. 136-137, ISBN 978-1-4081-8992-4.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Allactaga tetradactyla
Wikispecies contiene informazioni su Allactaga tetradactyla


