Scandinavian Airlines
Scandinavian Airlines | |
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Stato | ![]() |
Forma societaria | Società per azioni |
Borse valori | |
Fondazione | 1º agosto 1946 |
Sede principale | Solna |
Gruppo | SAS Group |
Controllate |
|
Persone chiave | Anko van der Werff (CEO) |
Settore | Trasporto |
Prodotti | compagnia aerea |
Sito web | www.flysas.com |
Compagnia aerea di bandiera | |
Codice IATA | SK |
Codice ICAO | SAS |
Indicativo di chiamata | SCANDINAVIAN |
Hub | |
Frequent flyer | EuroBonus |
Alleanza | Star Alliance |
Flotta | 126 (nel 2023) |
Destinazioni | 168 (nel 2023) |
Voci di compagnie aeree presenti su Wikipedia | |
Scandinavian Airlines, più comunemente conosciuta e denominata SAS, è la compagnia aerea di bandiera di Danimarca, Norvegia e Svezia.[1] SAS è l'abbreviazione del nome completo della compagnia, Scandinavian Airlines System o legalmente Scandinavian Airlines System Denmark-Norway-Sweden.[2] Parte del gruppo SAS e con sede presso l'edificio SAS Frösundavik a Solna, in Svezia, la compagnia aerea opera con più di 120 aeromobili verso più di 150 destinazioni (a dicembre 2021).[3] L'hub principale della compagnia aerea è l'aeroporto di Copenaghen, con collegamenti verso destinazioni in tutto il mondo. L'aeroporto di Stoccolma-Arlanda è il secondo hub più grande e l'aeroporto di Oslo-Gardermoen è il terzo. Esistono anche hub secondari minori presso: l'aeroporto di Bergen-Flesland, l'aeroporto di Göteborg-Landvetter, l'aeroporto di Stavanger-Sola e l'aeroporto di Trondheim-Værnes. SAS Cargo è una sussidiaria indipendente e interamente controllata da Scandinavian Airlines e la sua sede principale è presso l'aeroporto di Copenaghen.[8]
Nel 2017, SAS ha trasportato 28,6 milioni di passeggeri, ottenendo un fatturato di 40 miliardi di corone svedesi.[4] Ciò l'ha resa l'ottava compagnia aerea più grande d'Europa e la più grande in Danimarca e Svezia. La flotta di SAS è composta da più di 120 aeromobili composti da: Airbus A319, Airbus A320, Airbus A320neo, Airbus A321, Airbus A330, Airbus A350 e Boeing 737 Next Generation. SAS possiede in leasing anche ATR 72 e Bombardier CRJ900.
La compagnia aerea è stata fondata nel 1946 come consorzio per unire le operazioni transatlantiche della compagnia aerea svedese Svensk Interkontinental Lufttrafik, della norvegese Det Norske Luftfartselskap e della danese Det Danske Luftfartselskab. Il consorzio è stato esteso a una cooperazione europea e nazionale due anni dopo. Nel 1951, tutte le compagnie aeree furono fuse per creare SAS. SAS è stata descritta come "un'icona della cooperazione norvegese-svedese-danese".[5] Il 27 giugno 2018, il governo norvegese ha annunciato di aver venduto tutte le sue azioni in SAS.[6]
Nel 1997, SAS è stato uno dei membri fondatori di una delle principali alleanze di compagnie aeree, Star Alliance.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Fondazione[modifica | modifica wikitesto]

La compagnia aerea venne fondata il 1º agosto 1946, quando Svensk Interkontinental Lufttrafik AB (una compagnia aerea di proprietà della famiglia svedese Wallenberg), Det Danske Luftfartselskab A/S e Det Norske Luftfartselskap AS (le compagnie di bandiera di Danimarca e Norvegia) strinsero una partnership per gestire il traffico aereo intercontinentale di questi tre paesi scandinavi.[7] Il primo presidente della SAS fu Per A. Norlin.[8] Il 17 settembre 1946 iniziarono le operazioni sotto la nuova entità, il primo servizio internazionale fu condotto tra Stoccolma e New York.[7] Nel giro di sei mesi, SAS stabilì un nuovo record per il trasporto del più pesante carico aereo attraverso l'Atlantico su un aereo di linea passeggeri, trasportando un quadro elettrico da 1.400 libbre da New York alla compagnia Sandvik in Svezia.[9]
Nel 1948, la compagnia di bandiera svedese AB Aerotransport si unì a SAS, coordinando rapidamente le sue operazioni europee con quest'ultima. Tre anni dopo, le società si fusero formalmente per formare il Consorzio SAS. Una volta stabilita, la proprietà della compagnia aerea venne divisa tra SAS Danmark (28,6%), SAS Norge (28,6%) e SAS Sverige (42,8%), tutte di proprietà del 50% da investitori privati e del 50% dai loro governi.[10]
Rotta transpolare[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1954, SAS divenne la prima compagnia aerea a iniziare voli di linea su una rotta polare, operando con un Douglas DC-6B da Copenaghen a Los Angeles con scali a Søndre Strømfjord (ora Kangerlussuaq) in Groenlandia e Winnipeg in Canada. Nell'estate del 1956, il traffico sulla rotta aveva giustificato l'aumento della frequenza a tre voli a settimana. Il servizio si rivelò relativamente popolare tra le celebrità di Hollywood e i membri dell'industria cinematografica. Grazie a una struttura tariffaria che consentiva il transito gratuito verso altre destinazioni europee via Copenaghen, questa rotta transpolare divenne sempre più popolare tra i turisti americani negli anni cinquanta.[7]
Nel 1957, SAS divenne la prima compagnia aerea a offrire un servizio intorno al mondo attraversando il Polo Nord tramite una seconda rotta polare servita da Douglas DC-7C che volavano da Copenaghen a Tokyo attraverso l'aeroporto Internazionale di Anchorage-Ted Stevens in Alaska. Il volo attraverso l'Alaska era una soluzione di compromesso poiché l'Unione Sovietica non avrebbe permesso a SAS, tra gli altri vettori aerei, di volare attraverso la Siberia tra l'Europa e il Giappone e anche lo spazio aereo cinese era chiuso.[7]
Era dei jet[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1959, SAS entrò nell'era dei jet, dopo aver acquistato un certo numero di Sud Aviation Caravelle di costruzione francese come primo aereo di linea della compagnia. Durante l'anno successivo, anche un altro aereo di linea, il Douglas DC-8, fu inserito nella flotta.
Oltre ai moderni aerei di linea, SAS adottò anche pratiche e sistemi operativi innovativi per migliorare l'esperienza dei clienti. Nel 1965 diventò la prima compagnia aerea a introdurre un sistema di prenotazione elettronico. Nel 1971, SAS introdusse in servizio il suo primo jumbo jet Boeing 747. Nel 1982 venne riconosciuta come la compagnia aerea più puntuale operante in Europa in quel momento.[7]
Durante i suoi primi decenni, la compagnia costruì due grand hotel nel centro di Copenaghen, il SAS Royal Hotel (5 stelle) e l'ancora più grande SAS Hotel Scandinavia (4 stelle, con un casinò al 26º piano). Nel 1980, SAS aprì il suo primo hotel al di fuori della Scandinavia, il SAS Kuwait Hotel. Nel 1989, la divisione alberghi di SAS possedeva una quota del 40% nell'Intercontinental Hotels Group. A seguito della deregolamentazione dell'aviazione commerciale in Europa e delle pressioni concorrenziali dei nuovi rivali, SAS incontrò difficoltà economiche (così come molte compagnie aeree di bandiera storiche), ciò contribuì fortemente alla decisione della compagnia di vendere la sua catena di hotel al Radisson Hotel Group nel 1992.[7]
Consolidamento, acquisizioni e partnership[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1981 Jan Carlzon venne nominato CEO di SAS; durante il suo mandato, la società subì una svolta finanziaria di successo e che prevedeva la proprietà di SAS in più compagnie aeree in tutto il mondo. SAS acquisì gradualmente il controllo dei mercati domestici in tutti e tre i paesi; ciò fu ottenuto acquisendo il controllo totale o parziale di varie compagnie aeree locali concorrenti, tra cui Braathens e Widerøe in Norvegia; Linjeflyg e Skyways Express in Svezia e Cimber Air in Danimarca. Nel 1989, SAS acquisì il 18,4% della Texas Air Corporation, la società madre di Continental Airlines, nel tentativo di formare un'alleanza globale. Tuttavia ciò non avvenne e la partecipazione nella Texas Air Corporation fu successivamente venduta. Durante gli anni novanta, SAS entrò in possesso di una partecipazione del 20% in British Midland, oltre ad acquistare il 95% di Spanair, la seconda compagnia aerea spagnola, oltre ad Air Greenland.[7]
Durante i primi anni novanta, SAS tentò senza successo di fondersi con la compagnia aerea olandese KLM, insieme ad Austrian Airlines e Swissair, in una proposta di entità combinata comunemente chiamata Alcazar. Tuttavia, mesi di negoziati per questa ambiziosa fusione alla fine fallirono a causa di molteplici questioni irrisolte; questo fallimento strategico contribuì pesantemente alla partenza di Carlzon quello stesso anno e alla sua sostituzione con Jan Reinås. La compagnia festeggiò il suo 50º anno di attività il 1º agosto 1996 con l'armonizzazione e il nome della società madre di SAS in SAS Danmark A/S, SAS Norge ASA e SAS Sverige AB. Nel maggio 1997, SAS divenne un membro fondatore della rete globale Star Alliance, unendosi a compagnie aeree come: Air Canada, Lufthansa, Thai Airways International e United Airlines.[7]

Nel giugno 2001 la struttura proprietaria di SAS venne modificata, con la creazione di una holding in cui le partecipazioni dei governi divennero Svezia (21,4%), Norvegia (14,3%) e Danimarca (14,3%), mentre il restante 50% detenute e negoziate in borsa. Nel corso del 2004, SAS venne nuovamente ristrutturata, suddivisa in quattro società separate: SAS Scandinavian Airlines Sverige AB, SAS Scandinavian Airlines Danmark A/S, SAS Braathens AS e SAS Scandinavian International AS. SAS Braathens venne ribattezzata SAS Scandinavian Airlines Norge AS nel 2007.[11] Tuttavia, nell'ottobre 2009, le quattro società vennero nuovamente unite in un'unica entità, denominata SAS Scandinavian System AB.
Ristrutturazione[modifica | modifica wikitesto]
Con la crescita delle compagnie aeree a basso costo e la diminuzione delle tariffe in Scandinavia, l'azienda entrò in difficoltà finanziaria. Entro il 2009, le pressioni concorrenziali avevano costretto la compagnia aerea a lanciare un'iniziativa di riduzione dei costi. Nella prima fase, l'azienda ha venduto le sue partecipazioni in altre società, come British Midland International, Spanair e airBaltic e ha iniziato a ristrutturare le sue operazioni.[12][13] Nel gennaio 2009 è stato firmato un accordo per la cessione di oltre l'80% delle partecipazioni in Spanair con un gruppo catalano di investitori guidati da Consorci de Turisme de Barcelona e Catalana d'Inciatives.[14]
Nel mese di novembre 2012, la società è stata sottoposta a forti pressioni da parte dei suoi proprietari e delle banche per l'attuazione di misure di riduzione dei costi ancora più pesanti come condizione per un sostegno finanziario continuo. La trattativa con i rispettivi sindacati si è svolta per più di una settimana, superata la scadenza originaria; alla fine è stato raggiunto un accordo tra SAS e sindacati che avrebbe aumentato l'orario di lavoro, riducendo gli stipendi dei dipendenti tra il 12 e il 20 per cento, insieme a riduzioni dei piani prepensionistici e pensionistici. SAS ha sollevato critiche per il modo in cui aveva gestito i negoziati, avendo secondo quanto riferito negato agevolazioni alle delegazioni sindacali.[15]
Nel 2017, SAS ha annunciato che stava formando una nuova compagnia aerea, Scandinavian Airlines Ireland, operante dall'aeroporto di Londra-Heathrow e dall'aeroporto di Malaga per effettuare rotte europee per conto della società madre utilizzando nove Airbus A320neo.[16] SAS ha cercato di sostituire i propri aerei con alcuni più economici e basati al di fuori della Scandinavia per competere meglio con altre compagnie aeree.[17]
Nel corso del 2018, SAS ha annunciato di aver effettuato un ordine per 50 Airbus A320neo per facilitare la creazione di una flotta "a tipo singolo". Nello stesso anno, il governo norvegese ha ceduto la sua partecipazione nella compagnia aerea.
Nel luglio 2021, la Commissione europea ha approvato una misura di aiuto svedese e danese di circa 356 milioni di dollari a sostegno di SAS.[18] Nel settembre 2021, SAS ha annunciato che avrebbe costituito due filiali operative: SAS Connect, derivante dalla ridenominazione di SAS Ireland e SAS Link, una nuova entità operante con Embraer 195.[19][20]
Identità aziendale[modifica | modifica wikitesto]
Marchio[modifica | modifica wikitesto]
Livree[modifica | modifica wikitesto]
Nel corso degli anni, SAS ha utilizzato le seguenti livree:[21][22]
-
Un Douglas DC-3 con la livrea originaria "Testa di drago".
-
Un Airbus A300B2 con la livrea introdotta a fine anni '40.
-
Un McDonnell Douglas DC-10 con la livrea del 1983.
-
Un Airbus A321-200 con la livrea del 1998.
-
Un Airbus A350-900 con la livrea presentata nel 2019.
Livree speciali[modifica | modifica wikitesto]
-
Il McDonnell Douglas MD-82 LN-RMD in livrea "Paper Planes".
-
Il McDonnell Douglas MD-87 SE-DIP in livrea "Copenhagen '96".
-
Il Boeing 737-800 LN-RGI in livrea 70º anniversario.
-
Il Boeing 767-300ER OY-KDH in livrea speciale Star Alliance
-
L'Airbus A319-100 OY-KBO in livrea rétro.
Flotta[modifica | modifica wikitesto]
Flotta attuale[modifica | modifica wikitesto]







A maggio 2023 la flotta di Scandinavian Airlines è così composta[23][24]:
Aereo | In flotta | Ordini | Passeggeri | Note | |||
---|---|---|---|---|---|---|---|
J | Y+ | Y | Totale | ||||
ATR 72-600 | 6 | — | 70 | 70 | Operati da Xfly. | ||
Airbus A319-100 | 4 | — | 150 | [25] | |||
Airbus A320-200 | 11 | — | 168 | ||||
Airbus A320neo | 35 | 33 | 180 | [26] | |||
Airbus A321-200 | 3 | — | 200 | ||||
Airbus A321LR | 3 | — | 22 | 12 | 123 | 157 | [27] |
Airbus A330-300 | 7 | — | 32 | 56 | 174 | 262 | |
Airbus A350-900 | 4 | — | 40 | 32 | 228 | 300 | |
Boeing 737-700 | 6 | — | 141 | ||||
Bombardier CRJ 900 | 14 | — | — | — | 90 | 90 | Operati da CityJet |
6 | 88 | 88 | Operati da Xfly | ||||
Totale | 99 | 33 |
Flotta storica[modifica | modifica wikitesto]



Oltre a vari aerei d'epoca, Scandinavian Airlines operava in precedenza con[23]:
Aereo | Esemplari | Inserimento | Dismissione | Note |
---|---|---|---|---|
ATR 42-500 | 1 | 2009 | 2010 | |
ATR 72-200/600 | 17 | 2008 | 2021 | |
Airbus A300B2 | 3 | 1980 | 1984 | |
Airbus A300B4 | 1 | 1980 | 1983 | |
Airbus A340-300 | 8 | 2001 | 2020 | |
BAC 1-11 | 1 | 1967 | 1968 | |
Boeing 737-400 | 4 | 2009 | 2013 | |
Boeing 737-500 | 21 | 1993 | 2013 | |
Boeing 737-600 | 30 | 1998 | 2019 | |
Boeing 737-800 | 35 | 2000 | 2023 | |
Boeing 747-100 | 2 | 1982 | 1983 | |
Boeing 747-200 | 8 | 1982 | 1997 | |
Boeing 767-200ER | 2 | 1990 | 1993 | |
Boeing 767-300ER | 16 | 1990 | 2004 | |
Bombardier CRJ200 | 6 | 2009 | 2015 | |
Bombardier CRJ 1000 | 3 | 2018 | 2019 | |
Bombardier Q400 | 24 | 2004 | 2013 | |
British Aerospace 146 | 9 | 2007 | 2009 | |
Convair CV 990 | 2 | 1962 | 1966 | |
Douglas DC-8 | 29 | 1960 | 1987 | |
Douglas DC-9-20 | 10 | 1969 | 2000 | |
Douglas DC-9-30 | 7 | 1967 | 1988 | |
Douglas DC-9-40 | 49 | 1968 | 2002 | |
Douglas DC-9-50 | 5 | 1984 | 1990 | |
Fokker F50 | 6 | 2004 | 2010 | |
McDonnell Douglas DC-10 | 12 | 1974 | 1991 | |
McDonnell Douglas MD-81 | 11 | 1989 | 2003 | |
McDonnell Douglas MD-82 | 47 | 1985 | 2010 | |
McDonnell Douglas MD-83 | 3 | 1993 | 2012 | |
McDonnell Douglas MD-87 | 21 | 1988 | 2012 | |
McDonnell Douglas MD-90 | 8 | 1996 | 2006 | |
Saab 340 | 2 | 1997 | 1998 | |
Saab 2000 | 1 | 2014 | 2016 |
Incidenti[modifica | modifica wikitesto]

- Il 13 gennaio 1969, il volo Scandinavian Airlines System 933, operato da un Douglas DC-8, precipitò in mare nella la baia di Santa Monica alle 19:21 ora locale, a circa 6 miglia nautiche (11 km) a ovest dell'aeroporto Internazionale di Los Angeles (LAX) in California, Stati Uniti. Lo schianto in mare fu causato da un errore dei piloti durante l'avvicinamento alla pista 07R; erano così occupati dal fatto che la spia del carrello anteriore non diventasse verde che persero consapevolezza della situazione e non riuscirono a tenere monitorata la loro quota. In 15 persero la vita.[28]
- Il 28 febbraio 1984, il volo Scandinavian Airlines System 901, operato da un McDonnell Douglas DC-10, uscì di pista durante l'atterraggio all'aeroporto Internazionale John F. Kennedy di New York. Il volo ebbe origine all'aeroporto di Stoccolma-Arlanda, Svezia, prima di uno scalo all'aeroporto di Oslo-Gardermoen, Norvegia. Tutti i 177 passeggeri e membri dell'equipaggio a bordo sopravvissero, anche se 12 rimasero feriti. L'incidente fu causato al mancato monitoraggio della velocità da parte dell'equipaggio e all'eccessivo affidamento all'automanetta dell'aereo.[29]
- Il 27 dicembre 1991, il volo Scandinavian Airlines 751, operato da un McDonnell Douglas MD-81 tra Copenaghen e Varsavia, fu costretto ad effettuare un atterraggio di emergenza in un campo vicino a Gottröra, in Svezia. Uno strato di ghiaccio si era formato sul lato interno delle ali (vicino alla fusoliera) prima del decollo e, rompendosi durante la salita, finì nei motori, causandone prima la sovratensione e poi lo spegnimento. Tutti i 129 occupanti sopravvissero allo schianto dell'aereo.[30]
- L'8 ottobre 2001 avvenne il disastro aereo di Linate. L'incidente coinvolse un Cessna Citation CJ2 privato entrato erroneamente nella pista di decollo principale dell'aeroporto milanese e investito da un McDonnell Douglas MD-87 della Scandinavian Airlines che stava decollando come regolarmente previsto. L'impatto uccise gli occupanti del Cessna e danneggiò l'MD-87 al punto da impedirgli di completare il decollo e farlo schiantare contro un edificio adibito allo smistamento dei bagagli, situato sul prolungamento della pista. L'impatto e l'incendio successivamente sprigionatosi non lasciarono scampo agli occupanti di entrambi gli aeromobili, né a quattro addetti allo smistamento bagagli al lavoro nel reparto. Un quinto addetto ai bagagli, seppur gravemente ustionato su gran parte del corpo, si salvò, risultando l'unico sopravvissuto al disastro.[31]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) SAS Airline Profile | CAPA, su centreforaviation.com. URL consultato il 15 febbraio 2022.
- ^ (SV) Scandinavian Airlines System Denmark-Norway-Sweden - Kastrup - Se Regnskaber, Roller og mere, su web.archive.org, 25 aprile 2019. URL consultato il 15 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2019).
- ^ (EN) SAS Scandinavian Airlines - Sas Scandinavian Airlines Information & Bookings Online - Musafir UAE - Musafir, su musafir.com. URL consultato il 15 febbraio 2022.
- ^ (EN) SAS Annual Report 2016/2017 - SAS, su sasgroup.net. URL consultato il 15 febbraio 2022.
- ^ (NB) Fra krystall til papp – etter over 70 år selger staten seg ut av SAS, su aftenposten.no. URL consultato il 15 febbraio 2022.
- ^ (EN) Norway sells remainder stake in SAS airline, in Reuters, 27 giugno 2018. URL consultato il 15 febbraio 2022.
- ^ a b c d e f g h (EN) History milestones - SAS, su sasgroup.net. URL consultato il 15 febbraio 2022.
- ^ (EN) Presidents of SAS, beginning in 1946 - SAS, su sasgroup.net. URL consultato il 15 febbraio 2022.
- ^ (EN) 2 Mar 1947, Page 14 - The Brooklyn Daily Eagle at Newspapers.com, su Newspapers.com. URL consultato il 15 febbraio 2022.
- ^ (EN) Buraas, Anders, The SAS Saga: A History of Scandinavian Airlines System, 1979, ISBN 8290212003.
- ^ (EN) SAS Braathens to be renamed SAS Norge - SAS, su sasgroup.net. URL consultato il 15 febbraio 2022.
- ^ (EN) Chris V. Nicholson, SAS Sells Remaining Stake in BMI to Lufthansa, su DealBook, 1254395434. URL consultato il 15 febbraio 2022.
- ^ (EN) UPDATE 2-SAS sells Spanair for 1 euro, takes big charge, in Reuters, 30 gennaio 2009. URL consultato il 15 febbraio 2022.
- ^ (SV) Avtal om försäljning av Spanair har ingåtts | Cision Wire, su web.archive.org, 15 luglio 2009. URL consultato il 15 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2009).
- ^ (SV) Fredrik ÖjemarText, Fackens mardrömsdygn i Köpenhamn, su Dagens industri, 20 novembre 2012. URL consultato il 15 febbraio 2022.
- ^ (EN) Barry O'Halloran, SAS Irish subsidiary to begin flights in November, su The Irish Times. URL consultato il 15 febbraio 2022.
- ^ (EN) Brian Sumers, Skift June 14th, 2017 at 2:00 AM EDT, Why Scandinavia's SAS Is Creating a New Airline With the Same Name in Ireland, su Skift, 14 giugno 2017. URL consultato il 15 febbraio 2022.
- ^ (EN) State aid: Commission approves €300 million Swedish and Danish subsidised interest rate loans to SAS in context of coronavirus outbreak, su AVIATOR, 13 luglio 2021. URL consultato il 15 febbraio 2022.
- ^ (EN) SAS to launch two new subsidiaries, su ch-aviation. URL consultato il 15 febbraio 2022.
- ^ (EN) David Kaminski-Morrow, SAS to introduce new Connect and Link operating arms at Copenhagen, su Flight Global. URL consultato il 15 febbraio 2022.
- ^ (EN) The Evolution Of Scandinavian Airlines' Livery, su simpleflying.com. URL consultato il 20 ottobre 2022.
- ^ (EN) scandinaviantraveler.com, https://scandinaviantraveler.com/en/aviation/dragons-and-vikings-the-scandinavian-heritage-of-sas . URL consultato il 20 ottobre 2022.
- ^ a b (EN) SAS Scandinavian Airlines Fleet Details and History, su planespotters.net. URL consultato il 15 febbraio 2022.
- ^ Orders and deliveries (Commercial Aircraft), su airbus.com.
- ^ Marche OY-KBO, OY-KBP, OY-KBR e OY-KBT.
- ^ (EN) SAS places order for an additional 50 Airbus A320neo aircraft to create a single-type fleet - SAS, su sasgroup.net. URL consultato il 15 febbraio 2022.
- ^ (EN) SAS expands its fleet – leases three A321 Long Range - SAS, su sasgroup.net. URL consultato il 15 febbraio 2022.
- ^ (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident McDonnell Douglas DC-8-62 LN-MOO Los Angeles, CA [Santa Monica Bay] [collegamento interrotto], su 143.95.41.247. URL consultato il 15 febbraio 2022.
- ^ (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident McDonnell Douglas DC-10-30 LN-RKB New York-John F. Kennedy International Airport, NY (JFK), su aviation-safety.net. URL consultato il 15 febbraio 2022.
- ^ (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident McDonnell Douglas DC-9-81 (MD-81) OY-KHO Gottröra, su aviation-safety.net. URL consultato il 15 febbraio 2022.
- ^ (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident McDonnell Douglas DC-9-87 (MD-87) SE-DMA Milano-Linate Airport (LIN), su aviation-safety.net. URL consultato il 15 febbraio 2022.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Scandinavian Airlines
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- https://www.youtube.com/c/scandinavianairlines Canale Ufficiale Di Scandinavian Airlines
- Sito ufficiale, su flysas.com.
- (EN) Scandinavian Airlines System, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 130189799 · ISNI (EN) 0000 0001 2243 1344 · LCCN (EN) n80160439 · GND (DE) 1079426-8 · BNF (FR) cb15163886r (data) · J9U (EN, HE) 987007604371205171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n80160439 |
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