Satellite atmosferico

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
NASA Pathfinder Plus
Video di helios in volo

Un Satellite atmosferico (dall'espressione atmospheric satellite in uso negli Stati Uniti dove è abbreviato atmosat) o pseudo-satellite (uso britannico) è un aeromobile che opera nell'atmosfera ad alta quota per lunghi periodi di tempo, fornendo servizi in modo analogo a un satellite artificiale orbitante nello spazio.

I satelliti atmosferici persistono in quota grazie alla portanza atmosferica, sia aerostatica (palloni) o aerodinamica (aeroplani). Al contrario, i satelliti convenzionali in orbita terrestre operano nel vuoto dello spazio e rimangono in volo grazie alla forza centrifuga derivata dalla loro velocità orbitale.

Principi di progettazione[modifica | modifica wikitesto]

Un atmosat rimane in quota grazie alle correnti ascensionali. I satelliti in orbita terrestre bassa e propri sono costosi da costruire e lanciare e qualsiasi modifica alla loro orbita richiede il consumo della loro scorta di carburante estremamente limitata. I satelliti atmosferici volano molto lentamente e possono fornire i loro servizi in modo più economico e con maggiore versatilità.[1]

Si prevede che le altitudini operative siano nella tropopausa, a circa 20 chilometri, dove i venti sono generalmente inferiori a 10 km/h e le nuvole non bloccano la luce solare.[2]

Per rimanere in volo per lunghi periodi, i progetti della NASA e della Titan Aerospace utilizzano aeroplani elettrici a elica alimentati da celle solari, contrariamente al Project Loon di Google che prevede l'utilizzo di palloni ad alta quota pieni di elio.[1]

Satelliti atmosferici costruiti[modifica | modifica wikitesto]

  • Lockheed-Martin ha prodotto un dimostratore HALE (High-altitude long endurance), che è stato il primo di questo tipo. Il veicolo HALE-D è stato lanciato il 27 luglio 2011 per operare da una posizione più alta della corrente a getto in posizione geostazionaria. L'HALE-D doveva funzionare come piattaforma di sorveglianza, come relay per le telecomunicazioni o come osservatorio meteorologico.[3]
  • BAYRAKTARs AKINCI, appartenente alla classe HALE, entrerà in servizio nel 2021.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Sarah Perez e Josh Constine, Facebook In Talks To Acquire Drone Maker Titan Aerospace, in TechCrunch, 4 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2014).
  2. ^ (EN) The drone that may never have to land, su fortune.com, 23 agosto 2013.
  3. ^ profile published by Lockheed Martin Corporation 2015 [Retrieved 2015-12-09]
  4. ^ (EN) Northrop Grumman Unmanned Aircraft Systems Achieve 100,000 Flight Hours l Photos, su Defense Media Network, 13 settembre 2013.
  5. ^ (EN) Turkey’s New Raider Takes to the Air, su ainonline.com, 11 dicembre 2019.
  6. ^ Factsheet Archiviato il 30 marzo 2023 in Internet Archive. published by NASA February 28, 2014 (& August 10, 2015) Editor: Yvonne Gibbs [Retrieved 2015-12-09]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • C. Smith - articolo pubblicato da The Examiner (AXS Digital Group LLC) 8 marzo 2010 [recuperato il 15-12-09]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Aviazione: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di aviazione