Santuario di Santa Lucia (Medesano)
Santuario di Santa Lucia | |
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Facciata | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Località | Santa Lucia (Medesano) |
Indirizzo | via Santa Lucia |
Coordinate | 44°44′42.9″N 10°02′34.7″E / 44.74525°N 10.042972°E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | santa Lucia |
Diocesi | Parma |
Consacrazione | 1607 |
Stile architettonico | barocco |
Inizio costruzione | 1731 |
Completamento | 1794 |
Il santuario di Santa Lucia è un luogo di culto cattolico dalle forme barocche, situato in via Santa Lucia a Santa Lucia, frazione di Medesano, in provincia e diocesi di Parma; fa parte della zona pastorale di Berceto-Fornovo-Medesano.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il luogo di culto originario fu costruito in epoca medievale; la più antica testimonianza della sua esistenza risale al 1354, quando l'Ecclesia Sancte Lucie de Varano Marchionum[1] fu menzionata nella Ratio Decimarum della diocesi di Parma tra le dipendenze della chiesa di San Giorgio Martire di Varano dei Marchesi, all'interno della giurisdizione della pieve di Fornovo.[2]
Nel 1565 il tempio fu ricostruito.[2]
Il 13 maggio del 1607 la chiesa fu solennemente consacrata dal vescovo di Fidenza Giovanni Giorgio Linati e due anni dopo fu elevata a sede parrocchiale autonoma.[2]
Tra il 1731 e il 1794 il luogo di culto fu completamente riedificato in stile barocco; in adiacenza fu costruita anche la canonica.[2]
Il 21 ottobre del 1952 il tempio fu elevato a santuario diocesano intitolato alla vergine e martire santa Lucia.[2]
Intorno al 1960 la chiesa fu sottoposta a lavori di restauro.[2]
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
La chiesa si sviluppa su un impianto a navata unica affiancata da una cappella per lato, con ingresso a ovest e presbiterio absidato a est.[2]
La simmetrica facciata a capanna, interamente intonacata, è tripartita da quattro lesene elevate su un basamento e coronate da capitelli dorici a sostegno del cornicione spezzato in aggetto; al centro è collocato l'ampio portale d'ingresso ad arco mistilineo, delimitato da una cornice in rilievo; più in alto si apre una finestra a profilo mistilineo, anch'essa incorniciata; ai lati si trovano due piccole specchiature con spigoli smussati; in sommità si staglia un frontone triangolare spezzato con cornice in aggetto, contenente un oculo a profilo mistilineo.[2]
Dai fianchi, scanditi da lesene, aggettano i volumi delle cappelle; sul retro si erge isolato il campanile intonacato, decorato con una serie di specchiature con spigoli smussati; la cella campanaria si affaccia sulle quattro fronti attraverso ampie monofore ad arco a tutto sesto delimitate da lesene ioniche; in sommità si erge oltre il cornicione in rilievo una lanterna a pianta quadrata.[2]
All'interno la navata, coperta da una volta a botte lunettata dipinta, è affiancata da una serie di lesene doriche a sostegno del cornicione perimetrale modanato; le cappelle laterali si affacciano simmetricamente sull'aula attraverso ampie arcate a tutto sesto.[2]
Il presbiterio, lievemente sopraelevato, è preceduto dall'arco trionfale a tutto sesto, retto da paraste doriche; l'ambiente, chiuso superiormente da una volta a botte lunettata, accoglie l'altare maggiore marmoreo a mensa, aggiunto intorno al 1960; sul fondo l'abside, coperta dal catino a semicupola affrescato, è illuminata da due monofore laterali.[2]
Note[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Comune di Medesano (PDF), in Vivi la Città, n. 6, Reggio Emilia, Gruppo Media, febbraio 1999 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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