Santiago Bernabéu

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Santiago Bernabéu
Nazionalità Bandiera della Spagna Spagna
Calcio
Ruolo Allenatore (ex attaccante)
Termine carriera 1926 - Giocatore
1927 - Allenatore
Carriera
Giovanili
1909-1910Madrid CF
Squadre di club1
1911-1920Madrid CF29 (27)[1]
1920-1921Atlético Madrid1 (0)
1921-1926Real Madrid22 (20)[1]
Carriera da allenatore
1926-1927Real Madrid
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 
Santiago Bernabéu nel 1971

Santiago Bernabéu Yeste (Almansa, 8 giugno 1895Madrid, 2 giugno 1978) è stato un calciatore e allenatore di calcio spagnolo, presidente del Real Madrid dal 1943 al 1978[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque ad Almansa nella provincia di Albacete (nella comunità di Castiglia-La Mancia), settimo figlio di José Bernabéu Ibáñez (1865-1915), avvocato nativo di Ontinyent e amministratore delle proprietà del marchese di Villafuerte e della contessa di Montealegre, e di donna Antonia de Yeste Núñez (1861-1911), di origine cubana. La sua famiglia si trasferì a Madrid quando lui era molto giovane. Suo fratello maggiore, Antonio, fu tra i fondatori del Bologna.

Dall'età di 13 anni cominciò a giocare nella squadra juniores del Real Madrid; passato nella prima squadra giocò come attaccante e fu capitano per molti anni prima di ritirarsi come giocatore nel 1927. Rimase nel club fino allo scoppio della guerra civile spagnola, ricoprendo diversi incarichi gestionali e tecnici compreso quello di allenatore. Nel 1939, alla fine della guerra in cui aveva combattuto con le forze nazionaliste di Franco, ritornò al Real Madrid. La vecchia amministrazione si era dispersa e, per di più, il club leader era l'Atlético Madrid (ribattezzato Athletic Aviación). Bernabeu passò molti mesi a cercare di contattare i vecchi giocatori, dirigenti e soci del club.

Il 15 settembre 1943, dopo le violenze dei tifosi a seguito di una vittoria del Real Madrid sul Barcelona,[3] il governo impose una soluzione salomonica costringendo i presidenti di entrambi i club a dimettersi e Bernabéu venne eletto presidente del Real Madrid, carica che ricoprirà per 35 anni fino alla sua morte. Bernabéu ristrutturò il club a tutti i livelli, dando ad ogni sezione e livello del club un team tecnico indipendente e reclutando persone ambiziose e visionarie come Raimundo Saporta.

È stato il promotore della costruzione del nuovo stadio a Chamartín, terminato nel 1947, ribattezzato Stadio Santiago Bernabéu in suo onore il 4 gennaio 1955,[4] all'epoca il più grande stadio d'Europa. In quegli anni venne realizzata anche la Ciudad Deportiva, pensata affinché i giocatori potessero allenarsi senza logorare il manto dello stadio. Infine, intraprese la strategia ambiziosa di acquistare giocatori di classe mondiale provenienti dall'estero, quali l'argentino Alfredo di Stéfano e l'ungherese Ferenc Puskás, costruendo la prima vera squadra multinazionale al mondo.

È morto nel 1978, sei giorni prima di compiere 83 anni, mentre si stava disputando il campionato mondiale in Argentina. In suo onore la FIFA decretò tre giorni di lutto durante il torneo e un minuto di silenzio. È sepolto nel cimitero di Almansa. Nei suoi 35 anni di presidenza, il Real Madrid ha vinto 32 trofei[3]: 16 campionati nazionali, 6 Coppe del Re, 1 Coppa Eva Duarte, 6 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Latine e una Coppa Intercontinentale. Il record di 32 trofei vinti durante la sua presidenza è stato successivamente eguagliato e superato solo da Florentino Pérez, suo successore alla presidenza del Real Madrid, nel 2024. Anche nella pallacanestro, sotto la sua presidenza il Real Madrid ha vinto fra l'altro 19 campionati spagnoli, 18 coppe nazionali, 6 coppe europee e 2 coppe intercontinentali.

La Coppa campioni[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1955, prendendo spunto dall'idea proposta dal giornalista de L'Équipe Gabriel Hanot e basandosi sulla Coppa Latina (a quell'epoca il massimo torneo europeo in cui si affrontavano i club campioni nazionali di Francia, Spagna, Portogallo e Italia), Bernabéu si incontrò all'Hotel Ambassador di Parigi con Bedrignan e Gusztáv Sebes: l'incontro fu la base per creare una sorta di torneo informale fra squadre designate, che si sviluppò nel tempo nella Coppa dei Campioni, attuale Champions League.

Fu anche promotore della nascita della Coppa Intercontinentale nel 1960.[5]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Real Madrid: 1917

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Data l'istituzione del campionato spagnolo nel 1928, le statistiche riguardano solo la Coppa del Re
  2. ^ Dati anagrafici. (in spagnolo)
  3. ^ a b Profilo FIFA. Archiviato il 17 novembre 2007 in Internet Archive. (in inglese)
  4. ^ Delibera della Giunta del Real Madrid. (in spagnolo)
  5. ^ Storie di calcio: Coppa Intercontinentale., su storiedicalcio.altervista.org. URL consultato il 20 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2012).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore XI Presidente del Real Madrid Successore
Antonio Santos Peralba 1943-1978 Luis de Carlos
Controllo di autoritàVIAF (EN86569518 · ISNI (EN0000 0000 6048 5573 · GND (DE1316952282 · BNE (ESXX1020510 (data) · WorldCat Identities (ENviaf-86569518