Sante Solieri

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Sante Solieri

Sante Solieri (Cotignola, 24 settembre 1877Forlì, 1949) è stato un chirurgo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Operò nella prima metà del novecento nell'ospedale di Forlì. Famoso, oltre che per la pubblicazione di 115 articoli di carattere scientifico e di importanza internazionale, per essere l'ideatore di numerose nuove pratiche e metodiche medico-chirurgiche oggi ampiamente diffuse e utilizzate in tutto il mondo. È stato infatti il fondatore della clinica dell'addome destro, che appunto da lui prese il nome di addome destro di Solieri. Ampiamente conosciuto in campo medico è il metodo Solieri per la cura della tubercolosi ossea.

Dopo aver conseguito la licenza liceale, Solieri si iscrisse all'Università di Bologna ma, avendo anche vinto una borsa di studio a Siena, si trasferì nella città toscana dove terminò gli studi laureandosi con 110 su 110 e lode e pubblicando la tesi in italiano, tradotta poi in tedesco e francese. A 29 anni divenne primario dell'ospedale di Grosseto e nel 1910 si trasferì definitivamente in Forlì. Fu uno dei primi ad operare al cuore e al cervello, fino ad allora ritenuti praticamente inoperabili. Per i suoi meriti ebbe numerosi riconoscimenti: il re, motu proprio, lo insignì dell'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce e fu nominato membro ad honorem della società internazionale di chirurgia con sede presso la Sorbonne di Parigi e medaglia d'argento per la Sanità Pubblica. Nel 1943 concluse la propria attività con alle spalle 70000 interventi chirurgici.

Curioso è il fatto che la moglie ricorse, però, alle cure di un guaritore non autorizzato, allora famoso a Forlì ed in tutta la Romagna, col nome di Zambuten, Augusto Rotondi[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ M. Viroli – G. Zelli, Augusto Rotondi detto “Zambutèn”, in Personaggi di Forlì, Il Ponte Vecchio, Cesena 2013, pp. 113-115.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sante Solieri, di Francesco Aulizio, 1999