Sant'Alessio Siculo

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Sant'Alessio Siculo
comune
Sant'Alessio Siculo – Stemma
Sant'Alessio Siculo – Bandiera
Sant'Alessio Siculo – Veduta
Sant'Alessio Siculo – Veduta
Vista di Sant'Alessio Siculo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sicilia
Città metropolitana Messina
Amministrazione
SindacoDomenico Aliberti (lista civica Uniamo S. Alessio) dal 13-6-2022
Data di istituzione1º gennaio 1948
Territorio
Coordinate37°55′18″N 15°20′49″E / 37.921667°N 15.346944°E37.921667; 15.346944 (Sant'Alessio Siculo)
Altitudine15 m s.l.m.
Superficie6,17[1] km²
Abitanti1 535[2] (30-6-2022)
Densità248,78 ab./km²
FrazioniLacco
Comuni confinantiCasalvecchio Siculo, Forza d'Agrò, Santa Teresa di Riva, Savoca
Altre informazioni
Linguesiciliano e italiano
Cod. postale98030
Prefisso0942
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT083085
Cod. catastaleI215
TargaME
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[3]
Nome abitantisantalessesi
PatronoMadonna del Carmelo
Giorno festivo16 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sant'Alessio Siculo
Sant'Alessio Siculo
Sant'Alessio Siculo – Mappa
Sant'Alessio Siculo – Mappa
Posizione del comune di Sant'Alessio Siculo all'interno della città metropolitana di Messina
Sito istituzionale

Sant'Alessio Siculo (Sànt'Alessi in siciliano) è un comune italiano di 1 535 abitanti della città metropolitana di Messina in Sicilia.

Fa parte del comprensorio della Valle d'Agrò e aderisce all'Unione dei comuni delle Valli joniche dei Peloritani.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La regione costiera in cui si trova l'abitato di Sant'Alessio è stata scarsamente popolata in epoca medioevale, a causa dell'elevata esposizione di quell'area alle incursioni dei pirati saraceni. In questo periodo l'epicentro delle attività socio-economiche (prevalentemente agricoltura e pesca) che si svolgevano a Sant'Alessio era Forza d'Agrò, oggi comune contiguo e all'epoca città di primaria importanza. Di questo periodo storico rimangono alcune tracce nel quartiere vecchio, immediatamente sottostante il promontorio su cui sorge Forza d'Agrò.

La cessazione della minaccia di incursioni dal mare e lo sviluppo delle vie di comunicazione costiere hanno prodotto in tutta la regione un lento ed inesorabile flusso migratorio dalle località montane, un tempo unico rifugio sicuro, a quelle costiere, maggiormente integrate in un sistema economico non di pura sussistenza. Ciò ha comportato per Sant'Alessio un significativo incremento demografico associato alla crescita del nucleo urbano. In occasione della seconda guerra mondiale, il borgo di Sant'Alessio Siculo conobbe direttamente la ferocia nazista, il 14 agosto 1943, alcuni soldati delle SS massacrarono, senza motivo alcuno, l'arciprete del paese don Antonio Musumeci ed i coniugi Cosimo Scarcella e Letteria Malambrì.

Nel 1948 con Legge regionale n. 12 del 7 giugno, Sant'Alessio ottenne l'autonomia comunale da Forza d'Agrò.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone del comune sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 29 marzo 2012.[4]

«Semipartito troncato: il PRIMO, di azzurro, alla banda scaccata di due file, d'argento e di rosso; il SECONDO, d'oro, all'ancora di nero con la trabe di rosso; il TERZO, di rosso, al castello torricellato di due, d'oro, murato di nero, merlato alla guelfa, il fastigio di dieci, le torri ognuna di tre, chiuso di nero, finestrato nelle torri, dello stesso, fondato in punta. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di bianco con la bordatura di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Castello di Sant'Alessio Siculo.

All'interno del territorio comunale, sul promontorio noto come Capo Sant'Alessio sorge un castello di epoca normanna. Sulle pendici montuose del Capo sono ancora visibili i resti di fornaci utilizzate per il trattamento della calce.

Nel quartiere della Madonna del Carmelo si trova una chiesa risalente anch'essa al periodo normanno. Sempre nella stessa zona, come anche in altre, sono presenti edifici residenziali antichi, in parte abbandonati. Il paese ospita inoltre la Villa Genovesi.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[5]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione di Sant'Alessio Siculo-Forza d'Agrò.

Sant'Alessio dispone di una stazione sulla linea ferroviaria Messina-Siracusa.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Sindaci di Sant'Alessio Siculo[modifica | modifica wikitesto]

Municipio

La seguente tabella contiene i nominativi dei sindaci delle amministrazioni comunali succedutesi dall'istituzione del comune di Sant'Alessio Siculo, nel 1948, ai giorni nostri,

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1948 1957 Giuseppe Fichera Sindaco
1957 1969 Antonino Fleres Partito Socialista Italiano Sindaco
1969 1972 Antonino Puliatti Democrazia Cristiana Sindaco
1972 1973 Antonino Gussio Sindaco
1973 1992 Pietro Pagano Partito Socialista Italiano Sindaco
1992 1993 Agatino Gussio Sindaco
1993 1993 Santo Carnabuci Sindaco
1993 2002 Agatino Gussio Sindaco
2002 2012 Nunzio Giovanni Foti Movimento per l'Autonomia Sindaco
2012 2017 Rosa Anna Fichera Sindaco
2017 2022 Nunzio Giovanni Foti Vince S. Alessio Sindaco
2022 in carica Domenico Aliberti Uniamo S. Alessio Sindaco

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Sant'Alessio Siculo fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: regione agraria n.6 (Montagna litoranea dei Peloritani)[6].

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dati Istat 2011, su istat.it. URL consultato il 22 maggio 2014.
  2. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Sant'Alessio Siculo (Messina) D.P.R. 29.03.2012 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 7 agosto 2022.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ GURS Parte I n. 43 del 2008, su gurs.regione.sicilia.it. URL consultato il 21 maggio 2014.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN257715366 · GND (DE1025330919
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