Sant'Antonio (Bellinzona)

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Sant'Antonio
frazione
Sant'Antonio – Stemma
Sant'Antonio – Veduta
Sant'Antonio – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
Cantone Ticino
DistrettoBellinzona
ComuneBellinzona
Territorio
Coordinate46°10′N 9°04′E / 46.166667°N 9.066667°E46.166667; 9.066667 (Sant'Antonio)
Altitudine822 m s.l.m.
Superficie33,57 km²
Abitanti234 (31-12-2016)
Densità6,97 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale6583
Prefisso091
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS5018
TargaTI
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Sant'Antonio
Sant'Antonio
Sito istituzionale

Sant'Antonio (in dialetto ticinese Sant Antoni[senza fonte]) è una frazione di 234 abitanti del comune svizzero di Bellinzona, nel Canton Ticino (distretto di Bellinzona).

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il paese è situato sul percorso dell'antica mulattiera che conduce al passo San Jorio[senza fonte] ed è, insieme a Pianezzo, uno dei due quartieri di Bellinzona in Valle Morobbia[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio del comune di Sant'Antonio prima degli accorpamenti comunali del 2017

È stato un comune autonomo, che si estendeva per 33,6 km², dal 1831, quando fu istituito con la divisione del comune soppresso di Vallemorobbia nei nuovi comuni di Pianezzo, Sant'Antonio e Vallemorobbia in Piano, fino al 1º aprile 2017; il 2 aprile 2017 è stato accorpato al comune di Bellinzona assieme agli altri comuni soppressi di Camorino, Claro, Giubiasco, Gnosca, Gorduno, Gudo, Moleno, Monte Carasso, Pianezzo, Preonzo e Sementina.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:

Abitanti censiti[2]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini della frazione. Presidente dell'ufficio patriziale è Renato Codiroli[senza fonte].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Graziano Tarilli, Sant'Antonio, in Dizionario storico della Svizzera, 5 aprile 2017. URL consultato il 23 agosto 2017.
  2. ^ Dizionario storico della Svizzera

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Franco Gallino, Mario Martinoni, 50 e 1 giorno di frontiera con il Battaglione di Copertura, Editore Arturo Salvioni & Co., Bellinzona 1939.
  • Virgilio Gilardoni, Inventario delle cose d'arte e di antichità, Edizioni dello Stato. Bellinzona 1955, 275-276; Idem, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Bellinzona 1967.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 25.
  • Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
  • Giuseppe Chiesi, «Antique vene ferri». Imprese minerarie e siderurgiche nel sec. XV in Valle Morobbia, in «Minaria Helvetica», 19b, 1999, 5-11.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 47-48.
  • Giancarlo Maretti, Alpi e storie di alpi della Valle Morobbia, Editore Salvioni, Bellinzona 2010.
  • Giancarlo Maretti, Costruzioni militari e della finanza, svizzere e italiane. Confine Velle Morobbia, Val d'Isone e Val Colla con valli San Jorio, Albano e Cavargna, Edizioni Valle Morobbia 2014.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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