Sant'Angelo in Trigillo

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Sant'Angelo in Trigillo
frazione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lazio
Provincia Rieti
Comune Leonessa
Territorio
Coordinate42°35′47″N 13°03′35″E / 42.596389°N 13.059722°E42.596389; 13.059722 (Sant'Angelo in Trigillo)
Altitudine988 m s.l.m.
Abitanti39[1] (2001)
Altre informazioni
Cod. postale02010
Prefisso0746
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantisantangelesi
Patronosan Michele Arcangelo
Giorno festivo29 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sant'Angelo in Trigillo
Sant'Angelo in Trigillo

Sant'Angelo in Trigillo, frazione del Comune di Leonessa, posta al margine sud del pian di Chiavano, e precisamente lungo le pendici del "Monte di Campenaso", appartiene al Sesto di Terzone e dista circa 11,80 km dal capoluogo.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome di Sant'Angelo in Trigillo o più brevemente Sant'Angelo, come riportato nei documenti ufficiali, deriva dal "Titolo" della Parrocchiale, "Titolo" che indica in Trigillo il nome dell'antico villaggio o del luogo ove attualmente sorge la Chiesa.

Il vocabolo Trigillo, citato in antiche testimonianze scritte, come Tregullo o Tregile, ci rimanda al toponimo Trivile, mantenuto vivo dalla tradizione locale, il quale è sicuramente alla base dei nomi sopra riportati.

Sono state avanzate due ipotesi sull'etimo di quest'ultimo toponimo: nella prima, il nome è riferito ad una località situata in un trivio (tre strade) ove sicuramente vi era un'area o una edicola dedicata alla Dea Diana (Trivia) e sul cui sito successivamente è stata edificata la Chiesa; la seconda ipotesi è che Trivile altro non sia che l'indicazione di tre villaggi, dove "vile" sta per villa, antico vicus, ovvero un insieme di case rurali, preceduto da "tri" ossia tre. Questa seconda ipotesi è avvalorata anche dalla "tradizione popolare" la quale nel dare una spiegazione alla parola Trigillo, sostiene che questa derivi dai "tre gigli" che rappresentavano i rispettivi agglomerati di case che nell'insieme formavano l'antico villaggio. Probabile la coesistenza delle due ipotesi, poiché in tal caso le strade che si sarebbero diramate dal trivio, avrebbero condotto ai tre "vicus".

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Tre erano le chiese di questa frazione: l'unica superstite dopo il terremoto del 14 gennaio 1703 è la parrocchiale attuale, dedicata a San Michele Arcangelo, tutta sola poco fuori dell'abitato, mentre andarono distrutte le antiche chiese della Madonna del Giglio e di San Silvestro. Di un certo interesse è una piccola statua di legno messa ad oro, raffigurante la Madonna del Giglio e proveniente dalla chiesa omonima (sec. XVII) (dalla Guida di Leonessa).

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Attraverso l'Università agraria o Sestiere, la frazione gode di autonomia per l'amministrazione separata dei beni di uso civico. L'Università Agraria di Sant'Angelo fa parte della Comunità Montana Montepiano Reatino.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (20 maschi e 19 femmine)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • "Statuta ordines ac leges civiles urbis Leonissae...", a cura di Consalvo Dioteguardi, Terni, 1621
  • Anonimo, "Dell'origine e fondazione di Leonessa e sue Ville" ,a cura Francesco Costantini e Pietropaolo Labella, Rieti, 1900;
  • Nunzio De Rensis, "Sesti e Sestieri di Leonessa", Roma, 1910;
  • Luigi Can. Fausti "Le Chiese della Diocesi di Spoleto nel XIV secolo secondo un codice del XVI secolo", Foligno, 1913;
  • Egildo Gentile, "Le pergamene di Leonessa", Foligno, 1915;
  • Roberto Chiaretti, "L'economia della produzione terriera nel territorio di Leonessa", Terni, 1941;
  • Giuseppe Chiaretti, "Archivio Leonessano", Roma, 1965;
  • Giuseppe Chiaretti, "Guida di Leonessa", Ente Provinciale per il Turismo di Rieti;
  • Mauro Zelli, "Gonessa, nascita di una comunità nel XIV secolo";
  • Sandro Ceccaroni, "Il culto di S.Michele Arcangelo nella religiosità medievale nel territorio Spoletino", Spoleto 1993;
  • Mauro Zelli, "Narnate", storia di un territorio di frontiera tra Spoleto e Rieti dall'VIII al XIII secolo, Roma, 1997;
  • Mauro Zelli, "Gonessa" Roma, 2003;
  • Mauro Zelli, Flavio Silvestrini, Francesco Vitali, "Gentile da Leonessa", atti del convegno 2006, Udine, 2007;
  • Luigi Casula, Mauro Zelli, "Leonessa sacra" Roma, 2009;
  • "Leonessa e il Suo Santo", rivista bimestrale di vita e storia leonessana, a cura del convento dei Cappuccini di Leonessa, dal 1964 ad oggi (la raccolta completa, può essere considerata una vera e propria enciclopedia "Leonessana").

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sito del Sesto di Terzone, su terzone.it. URL consultato il 13 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2011).
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