Sandrone Dazieri

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Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo protagonista dei romanzi, vedi Sandrone Dazieri (personaggio).
Sandrone Dazieri a Lucca Comics & Games 2016

Sandro Dazieri, detto Sandrone[1] (Cremona, 4 novembre 1964), è uno scrittore, sceneggiatore, giornalista e attivista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Cremona nel 1964, dopo le scuole medie lascia la sua città natale per trasferirsi nel collegio della scuola alberghiera di San Pellegrino Terme, in provincia di Bergamo, dove studia come cuoco, mestiere che comincia a esercitare a partire da quell'estate e che continuerà a praticare per una decina di anni. Intanto continua con la sua passione per la narrativa di genere - giallo, horror, fantascienza, spionaggio - e il fumetto che ha cominciato a leggere da bambino e che lo accompagnerà per tutta la vita. È in questo periodo che cominciano i suoi primi tentativi di scrittura: reportage comici per il giornalino scolastico e un paio di racconti horror che invia senza fortuna ad alcune riviste.

Conseguita la maturità professionale, si trasferisce poi a Milano, dove si iscrive presso la Facoltà di Scienze politiche. Senza casa, passa i primi due anni di università dormendo sui treni della Stazione Centrale, poi occupando abusivamente alcune case sfitte. È in questo periodo che entra in contatto con il cosiddetto "movimento dei centri sociali" e soprattutto con il Centro Sociale Leoncavallo, di cui diventa un attivista, impegnandosi in lotte ambientaliste e per il diritto alla casa. Durante una manifestazione contro la centrale nucleare Montalto di Castro nel 1986, all'età di 22 anni, viene arrestato per la prima volta e incarcerato per un breve periodo, anche se verrà in seguito prosciolto. È solo il primo dei tanti processi che lo vedranno imputato nei dieci anni a seguire, sempre come militante dei centri sociali, per reati che vanno dall'occupazione alla manifestazione illecita. Le ruspe che distruggeranno il Leoncavallo nel 1994 segneranno il suo addio alla politica attiva ("non ho rimpianti", dice "ma è un percorso che si è esaurito"). Nello stesso anno abbandona l'università, dove non si è laureato, il lavoro di facchino che ha sostituito quello di cuoco e si avvicina all'editoria come correttore di bozze.

Da correttore di bozze in breve tempo diventa giornalista pubblicista e comincia a collaborare con il quotidiano il manifesto, come esperto di controculture e narrativa di genere. Nel 1999, dopo la pubblicazione del suo primo romanzo Attenti al Gorilla, la Arnoldo Mondadori Editore lo chiama a dirigere, prima, i Gialli Mondadori poi tutto il comparto dei libri per edicola. Scrive altri quattro romanzi per adulti, tutti, come il primo, ascrivibili al genere noir e con protagonista un personaggio omonimo che condivide anche parte della sua biografia (La cura del Gorilla, Gorilla Blues, Il Karma del Gorilla, La bellezza è un malinteso), un romanzo per ragazzi (Ciak si indaga, premio selezione Bancarellino), numerosi racconti brevi, alcuni soggetti per fumetti e sceneggiature per il cinema e la televisione. Nel 2004 viene nominato direttore dei Libri per Ragazzi Mondadori, incarico che lascia nel 2006, scegliendo di diventare scrittore a tempo pieno. È sceneggiatore e story editor di numerose serie televisive[2].

Sposato, vegetariano e pacifista, i suoi romanzi sono tradotti in venti Paesi.

Polemiche[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2004 è stato tra i firmatari dell'appello per la scarcerazione di Cesare Battisti.[3] Quando nel 2019 Battisti è stato estradato dal Brasile, Dazieri ha dichiarato: "L'appello a suo favore? Né mi pento né scappo".[senza fonte]

Opere narrative[modifica | modifica wikitesto]

Saga del Gorilla[modifica | modifica wikitesto]

  1. Attenti al gorilla, Milano, Mondadori, 1999. ISBN 9788804473282.
  2. La cura del gorilla, Torino, Einaudi, 2001. ISBN 9788806156992.
  3. Gorilla blues, Milano, Mondadori, 2002. ISBN 9788804509899.
  4. Il Karma del gorilla, Milano, Mondadori, 2005. ISBN 9788804528555.
  5. La bellezza è un malinteso, Milano, Mondadori, 2010. ISBN 9788804573340.
  6. La danza del Gorilla, Milano, Rizzoli, 2019 ISBN 9788817139359

Saga di Dante Torre e Colomba Caselli[modifica | modifica wikitesto]

Saggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Cyberpunk in Antologia cyberpunk, Milano, ShaKe 1994, nuova edizione economica 2008. ISBN 9788888865379 (saggio)
  • Italia Overground. Mappe e reti della cultura alternativa, Roma, Castelvecchi, 1996. ISBN 88-86232-76-4. (curatore)

Cinema Televisione e Radio[modifica | modifica wikitesto]

Supervisore di sceneggiatura[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiatore[modifica | modifica wikitesto]

Conduttore[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Biografia, su sandronedazieri.it. URL consultato il 7 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  2. ^ "Basta con i thriller sugli ispettori amanti della buona cucina" Sandrone Dazieri in difesa del genere che destabilizza, su ComingSoon.it. URL consultato il 7 marzo 2016.
  3. ^ Quando gli intellettuali firmavano per Battisti, su panorama.it, 17 dicembre 2017. URL consultato il 29 marzo 2019.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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