San Pier d'Isonzo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da San Pietro dell'Isonzo)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
San Pier d'Isonzo
comune
San Pier d'Isonzo – Stemma
San Pier d'Isonzo – Bandiera
San Pier d'Isonzo – Veduta
San Pier d'Isonzo – Veduta
La chiesa parrocchiale di San Pier d'Isonzo, dedicata a San Pietro
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Friuli-Venezia Giulia
Provincia Gorizia
Amministrazione
SindacoClaudio Bignolin (centro-sinistra) dal 4-10-2021
Territorio
Coordinate45°51′N 13°28′E / 45.85°N 13.466667°E45.85; 13.466667 (San Pier d'Isonzo)
Altitudine18 m s.l.m.
Superficie9,03 km²
Abitanti1 973[1] (31-1-2023)
Densità218,49 ab./km²
FrazioniCassegliano, San Zanut
Comuni confinantiFogliano Redipuglia, Ronchi dei Legionari, Ruda (UD), San Canzian d'Isonzo, Turriaco, Villesse
Altre informazioni
Lingueitaliano, veneto
Cod. postale34070
Prefisso0481
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT031021
Cod. catastaleI082
TargaGO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 268 GG[3]
Nome abitantisampierini
Patronosanti Pietro e Paolo
Giorno festivo29 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Pier d'Isonzo
San Pier d'Isonzo
San Pier d'Isonzo – Mappa
San Pier d'Isonzo – Mappa
Posizione del comune di San Pier d'Isonzo nell'ex provincia di Gorizia
Sito istituzionale

San Pier d'Isonzo (San Piero in dialetto bisiaco, Špetar ob Soči in sloveno, San Pieri dai Bisiacs in friulano[4]) è un comune italiano di 1 973 abitanti del Friuli-Venezia Giulia, parte della Bisiacaria.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il paese prende il nome dall'antica pieve di San Pietro, che comprendeva un territorio più vasto dell'attuale comune.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesetta di San Silvestro a Cassegliano.

Abitato fin dall'epoca romana, i ritrovamenti di frammenti di mosaici, monete, laterizi ed anfore, fanno presumere la presenza di una famiglia dei Cassi da cui prende il nome la frazione di Cassegliano. Sul muro esterno della chiesetta dedicata a san Silvestro, costruita su un primo edificio risalente al XIV secolo, è incluso il frammento di una lapide di età imperiale ritrovato sul luogo. Sempre a Cassegliano esistevano altre due chiese, di cui si trova testimonianza in antichi documenti, andate distrutte nell'alluvione del 1492.

La pieve di San Pietro si trova per la prima volta in un documento patriarcale del 1247. Pur essendo certe le origini romane, dovute forse alla vicinanza con Aquileia, non ci sono stati ritrovamenti di rilievo per quanto riguarda il periodo medievale, se non si considera quel che resta di un antico borgo al centro di San Pier. Appartenente originariamente al patriarcato di Aquileia, entrò a far parte del territorio della Repubblica di Venezia fino all'invasione napoleonica. La pieve comprendeva anche il comune di Villesse; il legame tra i paesi era dovuto probabilmente al guado del fiume Isonzo, che collegava le comunità.

Il guado era di proprietà dei conti Sbruglio, residenti a Cassegliano fin dal 1400, e la sua importanza crebbe nel 1700 poiché questo traghetto era l'unico contatto tra Trieste e la pianura friulana (è visibile ancora un capitello mariano nei pressi del fiume, probabilmente dove esisteva il passaggio dei barconi che traghettavano i viandanti). Dopo il periodo napoleonico il territorio passò sotto i conti di Gorizia e Gradisca, con dominio austriaco. Con la costruzione del ponte sull'Isonzo presso Sagrado, nel 1845, l'importanza economica del traghetto di Cassegliano diminuì notevolmente. Nel 1876 la famiglia Sbruglio vendette la proprietà, che dopo alcuni passaggi fu acquistata dalla famiglia Prandi di Trieste.

Il cancello d'ingresso della villa, nascosta dalla vegetazione del parco.

Durante la prima guerra mondiale San Pier si trovò nelle immediate vicinanze del fronte tra Austria e Italia (è da ricordare la distruzione del campanile della chiesa parrocchiale nel 1916). Il Parco della Rimembranza costruito nel 1923 sul Colle Sant'Elia nasce come Cimitero degli Invitti della Terza Armata, il primo sacrario monumentale della zona per i caduti della Grande Guerra. Subì pesanti trasformazioni negli anni trenta fino all'attuale strutturazione con la traslazione delle salme presso l'adiacente Sacrario militare di Redipuglia. Esclusi gli ingressi che ricadono nel comune di Fogliano Redipuglia, il Colle è in gran parte nel territorio del comune sampierino.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

«Di rosso, alla croce diminuita d'argento, attraversante le chiavi d'oro, in decusse, con gli ingegni verso il basso. Ornamenti esteriori di Comune.»

Il gonfalone è un drappo di giallo.

Monumenti e luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

Nella frazione di Cassegliano si trova il neoclassico Palazzo Prandi (Villa Sbruglio) ancora in fase di restauro. Vi è la chiesetta della località San Zanut ("San Giovannino", in friulano), dedicata a Giovanni Battista probabilmente a protezione del luogo per le frequenti esondazioni dell'Isonzo. Nelle vicinanze infatti è stata ritrovata un'ara votiva di epoca imperiale dedicata al culto del dio Isonzo.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[5]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Oltre alla lingua italiana, nel territorio di San Pier d'Isonzo non sono riconosciute altre lingue ufficiali. La popolazione parla il bisiaco (forse dal latino bis aquae = "tra due fiumi", l'Isonzo ed il Timavo, o più probabilmente dallo sloveno bezjak, profugo), un dialetto molto simile al veneto, con lemmi di origine friulana e triestina, ancora molto usato nella vita di tutti i giorni.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Dizionario toponomastico fiul.net, su friul.net. URL consultato il 30 novembre 2011.
  5. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Associazione tra le Pro Loco del FVG, Friuli Venezia Giulia-guida artistica, Istituto Geografico De Agostini, 1990.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN247437232 · WorldCat Identities (ENviaf-247437232