San Antonio (1785)

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San Antonio
Descrizione generale
TipoVascello di terza classe
ProprietàArmada Española
Marine nationale
Royal Navy
CantiereReales Astilleros de Cartagena
Varo16 luglio 1785
Entrata in servizio1785
Destino finaleradiato definitivamente il 28 marzo 1828
Caratteristiche generali
Dislocamento1.700 bm
Lunghezzaal ponte di batteria 174 ft 10in m
Larghezza47 ft 10in m
PropulsioneVela
Equipaggio590
Armamento
ArtiglieriaIn servizio nella Royal Navy
  • 28 cannoni da 32 libbre
  • 12 carronate da 32 libbre
  • 28 cannoni da 18 libbre
  • 6 cannoni da 9 libbre
dati tratti da The Sail & Steam Navy List - All The Ships of the Royal Navy 1815-1889[1]
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Il San Antonio era un vascello di terza classe, a due ponti da 74 cannoni dell'Armada Española, che prestò servizio anche nelle marina francese ed inglese fino al 1828.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il vascello di terzo rango San Antonio fu costruito presso i Reales Astilleros de Cartagena, venendo varato il 16 luglio 1785.

In seguito alla firma del Trattato di San Ildefonso, nell'ottobre 1796[2] la Spagna dichiarò guerra alla Gran Bretagna e al Portogallo. Agli ordini del capitano di vascello Salvador Medina,[3] il San Antonio fu assegnato alla 6ª Divisione della 3ª Squadra, agli ordini del tenente generale don Juan Joaquín Moreno,[3] appartenente all’Esquadra dell'Océano agli ordini dell’ammiraglio José de Córdova y Ramos.[4] Il 14 febbraio 1797, vicino a Capo San Vincenzo[5] la flotta spagnola, forte di ventisette vascelli di linea e sette fregate, si scontrò con quella inglese, forte di quindici vascelli di linea,[6] cinque fregate, un brigantino ed una cannoniera, al comando dell'ammiraglio Sir John Jervis[6] patendo una cocente sconfitta. Il San Antonio prese marginalmente parte allo scontro, venendo indicata nei rapporti redatti dal comandante della squadra spagnola come una di quelle navi che non avevano risposto ai segnali impartiti dalla nave ammiraglia.[7]

Nel corso del 1801 venne ceduto[8] alla Marina francese insieme ad altre cinque navi a seguito della firma di un trattato di cooperazione tra le due nazioni, ed assunse il nome di Saint Antoine. Il 13 giugno 1801[9] una squadra navale francese al comando del viceammiraglio Charles-Alexandre Léon Durand Linois,[10] composta da 3 navi di linea e una fregata, aiutata da alcune unità minori spagnole, sconfisse[11] una squadra di sei vascelli di linea inglesi al comando del retroammiraglio Sir James Saumarez durante la battaglia combattuta nella baia di Algeciras.[12] Terminato lo scontro la squadra francese entrò nel piccolo porto di Algeciras, mentre gli inglesi ripararono a Gibilterra in attesa della rivincita. Il contrammiraglio Linois sollecitò[11] gli spagnoli a mandare rinforzi, per consentirgli di riparare a Cadice, e da quello stesso porto su ordine dell’ammiraglio de Mazarredo salpò una formazione navale al comando del tenente generale Juan Joaquín Moreno, composta da cinque vascelli spagnoli e uno francese, il Saint Antoine[13] al comando del Commodoro Julien Le Ray, e da una fregata spagnola e varie imbarcazioni minori francesi.[11]

Raggiunto il porto di Algeciras in quello stesso pomeriggio,[14] Moreno si ricongiunse con Linois, e le due squadre salparono nuovamente all’alba del 12 luglio[14] per rientrare a Cadice, inseguite dalla squadra inglese. Nella notte tra il 12 e il 13 luglio avvenne un nuovo scontro, in quanto Saumarez aveva lasciato libere le sue navi di rompere la formazione e inseguire la retroguardia del nemico.[15] Il vascello Superb, al comando del capitano Richard Goodwin Keats, riuscì ad avvicinarsi ai tre vascelli di retroguardia. Si trattava del Real Carlos[16] che navigava di conserva con il San Hermenegildo a babordo e il Saint Antoine a tribordo.[17] Il Superb attaccò completamente oscurato il Real Carlos da 320 m. Il Real Carlos fu pesantemente colpito, perdendo l’albero di gabbia ed avendo un vasto incendio[15] a bordo divenendo ben presto visibile a tutte le altre navi. Di questo fatto approfittò il vascello San Hermenegildo che, contravvenendo agli ordini di Moreno, attaccò alla cieca il Real Carlos. L’attacco ebbe immediata risposta e le due navi spagnole presero a spararsi bordate su bordate[15] che terminarono quando il Real Carlos, ormai in preda ad un incendio incontrollabile, sbandò andando a collidere con il San Hermenegildo. Quest’ultimo rimase irrimediabilmente agganciato al Real Carlos e fu immediatamente preda di vasti incendi.[15] Nessuna delle navi inglesi presenti in zona riuscì a portare soccorso ai marinai delle due navi che cercavano di abbandonare i vascelli in fiamme a bordo di piccole imbarcazioni, e alla 0:15 il San Carlos esplose affondando, seguito poco tempo dopo dal San Hermenegildo. I superstiti furono 298,[18] ma si registrarono oltre 1700 vittime,[15] tra cui il comandante del Real Carlos don José de Ezquerra y Guirior[19] e quello del San Hermenegildo don Manuel Antonio de Emparán y Orbe.[19] Intanto il Superb aveva raggiunto il Saint Antoine rimasto attardato i diverse miglia dal grosso della squadra navale attaccandolo insieme al Caesar. Preso tra due fuochi, dopo due ore di combattimento, il vascello francese fu costretto ad ammainare la bandiera e ad arrendersi.[14]

Ridenominato HMS San Antonio,[1] l’unità arrivò in Gran Bretagna l’8 ottobre 1801 al comando del capitano George Heneage Lawrence Dundas[20] venendo disarmata. Entrò in servizio nella Royal Navy l’11 luglio 1807, divenendo nave prigione a Portsmouth nell'ottobre dello stesso anno,[1] e nave deposito polveri da sparo[1] nel settembre 1814.[1] Fu venduto per la demolizione alla ditta John Small Sedger di Rotherhithe il 26 marzo 1828.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Lyon, Winfield 2004, p. 48.
  2. ^ Duro 1902, p. 55.
  3. ^ a b Duro 1902, p. 90.
  4. ^ Duro 1902, p. 82.
  5. ^ Duro 1902, p. 75.
  6. ^ a b Duro 1902, p. 91.
  7. ^ Duro 1902, p. 101.
  8. ^ Duro 1902, p. 218.
  9. ^ Donolo 2012, p. 210.
  10. ^ Donolo 2012, p. 209.
  11. ^ a b c Donolo 2012, p. 212.
  12. ^ Donolo 2012, p. 211.
  13. ^ Il Saint Antoine aveva a bordo un equipaggio misto franco-spagnolo composto da elementi presi dalle fregate francesi e marinai spagnoli.
  14. ^ a b c Donolo 2012, p. 213.
  15. ^ a b c d e Duro 1902, p. 224.
  16. ^ Núñez Iglesias, Fernández Núñez 1977, p. 268, il 'Real Carlos' era inquadrato nelle 1ª Squadra insieme ai vascelli francesi Formidable e L’Indomptable.
  17. ^ Núñez Iglesias, Fernández Núñez 1977, p. 274.
  18. ^ 262 appartenenti al San Hermenegildo e due ufficiali e 36 marinai del Real Carlos.
  19. ^ a b Duro 1902, p. 222.
  20. ^ Il capitano di vascello George Heneage Lawrence Dundas era nato l’8 marzo 1749, e si spense l’8 marzo 1849.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) J.J. Colledge e Ben Warlow, Ships of the Royal Navy: The Complete Record of all Fighting Ships of the Royal Navy, London, Chatham Publishing, 2006, ISBN 978-1-86176-281-8.
  • Luigi Donolo, Il Mediterraneo nell'Età delle rivoluzioni 1789-1849, Pisa, Pisa University Press, 2012, ISBN 978-88-6741-004-0.
  • (ES) Cesáreo Fernández Duro, Armada Española desde la unión de los reinos de Castilla y de Aragon. Tomo 7, Madrid, Est. Tipográfico “Sucesores de Rivadeneyra”, 1900.
  • (ES) Cesáreo Fernández Duro, Armada Española desde la unión de los reinos de Castilla y de Aragon. Tomo 8, Madrid, Est. Tipográfico “Sucesores de Rivadeneyra”, 1902.
  • (EN) William James, The naval history of Great Britain, from the declaration of war by France in 1793, to the accession of George IV : A new ed., with additions and notes, bringing the work down to 1827. Volume 3., London, McMillan and Co., 1902.
  • (EN) David Lyon e Rif Winfield, The Sail & Steam Navy List - All The Ships of the Royal Navy 1815-1889, London, Chatham Publishing, 2004.
  • (ES) Enrique Manera, El Buque en la Armada Española, Madrid, Sílex Ediciones, 1981, ISBN 978-84-85041-50-3.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]