Salvatore Jacolino

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Salvatore Jacolino
Jacolino alla Ternana nella stagione 1972-1973
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 173 cm
Peso 66 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera 1981 - giocatore
Carriera
Giovanili
1959-1969Juventus
Squadre di club1
1969-1970Juventus1 (0)
1970-1971Piacenza24 (7)
1971-1973Ternana43 (3)
1973-1976Brescia86 (9)
1976-1977SPAL31 (1)
1977-1981Biellese113 (21)
Carriera da allenatore
1981-1984JuventusGiovanili
1984-1998JuventusGiovanili
1998Viterbese
1999Cuneo
2000-2001Borgosesia
2001-2002Ivrea
2002-2003Biellese
2003-2005Casale
2005-2007Canavese
2007-2009Alessandria
2009-2010Savona
2010-2011Cuneo
2011-2012Biellese
2014-2016Cuneo
2016-2017Cuneo
2017Varese
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 30 maggio 2017

Salvatore Jacolino (Agrigento, 24 dicembre 1950) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Giocava come mezzala[1] o come centravanti arretrato[2]. Tecnicamente dotato, era carente dal punto di vista della forza fisica[1].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Jacolino (al centro) con la maglia della SPAL, tra gli atalantini Bertuzzo e Mastropasqua, prima della sfida di Bergamo del 9 gennaio 1977.

Torinese d'adozione, essendovi arrivato quando aveva un anno e mezzo[3], trascorse 10 anni nel vivaio della Juventus[1] ed esordì in Serie A il 26 aprile 1970, nella partita contro il Bari giocata dai bianconeri sul neutro di Napoli. Nel 1970 fu ceduto al Piacenza, in Serie C, dove mise a segno 7 reti in 24 partite[2]; rientrato alla Juventus[4], passò alla Ternana[5], con cui ottenne una promozione in A (1971-1972[6]), e in seguito militò nel Brescia (3 stagioni in Serie B) e nella SPAL[7]. Chiuse la sua carriera da calciatore nel 1981, dopo quattro stagioni alla Biellese[7], in Serie C.

In carriera ha totalizzato complessivamente 15 presenze in Serie A (una con la Juventus, 14 con la Ternana) realizzando una rete (nel pareggio contro il Palermo), e 146 presenze e 12 reti in Serie B.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Una volta intrapresa la carriera di allenatore ha guidato quasi esclusivamente squadre piemontesi. Iniziò con le giovanili della Juventus, subito dopo il ritiro[1][3], rimanendo a Torino per il successivo decennio. Dopo avere lasciato il vivaio bianconero esordì alla guida di una prima squadra allenando per alcuni mesi la Viterbese, che di lì a poco sarebbe stata acquistata da Luciano Gaucci, nel campionato di Serie C2 1998-1999[8]: Jacolino fu però esonerato e sostituito da Paolo Beruatto col quale, al termine della stagione, la formazione laziale ottenne la promozione in Serie C1. In seguito allenò Cuneo e Borgosesia nelle stagioni successive; allenò poi le prime squadre di Ivrea, con cui raggiunse il primo posto in Serie D nel 2001-02[3], perdendo poi lo spareggio-promozione con il Savona, Biellese e Casale, con cui vinse la Serie D 2003-2004[3].

Con la Canavese vinse nuovamente il torneo al termine della stagione 2006-07[3], portando per la prima volta i blu-granata tra i professionisti. Ingaggiato dall'Alessandria, la condusse alla vittoria del campionato 2007-08 con cinque giornate di anticipo[3] (fu la terza promozione in Serie C2 della sua carriera) e la guidò nel 2008-2009 in un buon girone d'andata, per poi venire esonerato il 20 gennaio 2009 dopo una serie di risultati negativi[3]. Nella stagione 2009-2010 è al Savona, che ha portato dalla Serie D alla Lega Pro Seconda Divisione[3]. Il 3 giugno 2010 gli subentra Gennaro Ruotolo.

Jacolino (in basso, terzo da sinistra) allenatore della squadra Primavera della Juventus nella stagione 1986-1987

Nella stagione 2010-2011 arriva al Cuneo, subentrando all'esonerato Danilo Bianco alla quinta giornata, con la squadra terz'ultima in classifica. A fine stagione vince il campionato con 9 punti di vantaggio sulla seconda classificata[9]. Il Cuneo partecipa quindi alla Poule Scudetto e si laurea Campione d'Italia di categoria a Treviso battendo in finale il Perugia[10]. A fine stagione rassegna le dimissioni dall'incarico di allenatore della squadra piemontese[11].

Nell'ottobre 2011 (a campionato in corso) viene chiamato alla guida della Biellese, formazione di Eccellenza Piemonte con un recente passato nei campionati professionistici della serie C, dimettendosi poi a fine febbraio, dopo aver raccolto 22 punti in 15 partite[12]. Nel luglio 2012 viene assunto alla guida dell'Acqui, rinunciando all'incarico dopo pochi giorni per motivi familiari[13]. Il 28 ottobre 2014 torna sulla panchina del Cuneo[14]: subentrato a Riccardo Milani con la squadra in undicesima posizione, al termine della stagione vince il campionato ottenendo la promozione in Lega Pro. Il 20 marzo 2016 viene esonerato in seguito a tre sconfitte consecutive, con la squadra in zona playout a 28 punti.[15][16]

Il 25 ottobre successivo, a seguito dell'esonero di Fabio Fraschetti (che gli era subentrato nella stagione precedente), gli viene nuovamente affidata la panchina del Cuneo, nel frattempo retrocesso in Serie D.[17]. Sotto la sua guida i biancorossi piemontesi s'impongono come squadra leader del proprio girone, centrando infine la promozione in Lega Pro.

Risolto il contratto con il Cuneo sul finire del mese di maggio 2017, a giugno passa ad allenare il Varese[18], ma l'esperienza in Lombardia per Jacolino si rivela una delusione totale: i biancorossi alla sua guida si trovano solamente in dodicesima posizione con soli 16 punti conquistati in 20 gare e il 28 novembre 2017 rassegna le dimissioni da allenatore.[19].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

SPAL: 1977-1978 (girone B)

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Casale: 2003-2004 (girone A)
Canavese: 2006-2007 (girone A)
Alessandria: 2007-2008 (girone A)
Savona: 2009-2010 (girone A)
Cuneo: 2014-2015 (girone A), 2016-2017 (girone A)
Cuneo: 2010-2011

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Gli eroi in bianconero: Salvatore JACOLINO Tuttomercatoweb.com
  2. ^ a b Rosa 1970-1971 Storiapiacenza1919.it
  3. ^ a b c d e f g h Furino e Prati, i grandi ex 'Formidabili quegli anni...', La Repubblica, 23 aprile 2010, pag.23 - sez.Genova
  4. ^ Acquisti e cessioni 1971-1972 Storiapiacenza1919.it
  5. ^ Presenze e reti su Databaserossoverde.it
  6. ^ La prossima avversaria: Ternana Bustocco.it
  7. ^ a b Almanacco Illustrato del Calcio 1979, pag.283
  8. ^ E Baiocco è da record: ha raggiunto quota 400 Archiviato il 4 settembre 2014 in Internet Archive. Bresciaoggi.it
  9. ^ Super Fantini, è festa a Cuneo, La Gazzetta dello Sport, 19 aprile 2011
  10. ^ Serie D, niente triplete per il Perugia: lo scudetto va al Cuneo Tuttolegapro.com
  11. ^ Terremoto nel Cuneo: si dimettono dalla società biancorossa il vicepresidente Morano, l'allenatore Jacolino e il team manager Ghinamo[collegamento interrotto] Cuneocronaca.com
  12. ^ Junior Biellese, Jacolino se ne va Annuariopiemonte.com
  13. ^ Acqui, Iacolino rinuncia alla panchina Radiogold.it
  14. ^ Affidata la guida tecnica a Salvatore Iacolino Cuneocalcio.it
  15. ^ Sollevato dall'incarico il tecnico Salvatore Iacolino cuneocalcio.it
  16. ^ UFFICIALE: Cuneo, esonerato mister Jacolino Archiviato il 23 marzo 2016 in Internet Archive. tuttolegapro.com
  17. ^ Affidata la guida tecnica a Salvatore Iacolino Cuneocalcio.it
  18. ^ Taddeo e il Varese fanno sul serio, ecco il nuovo mister - varesesport.com, 9 giu 2017
  19. ^ Varese Calcio, si è dimesso mister Iacolino, su varesenews.it. URL consultato il 28 novembre 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Vladimiro Caminiti, Juventus Juventus. Dizionario storico romantico dei bianconeri, Milano, Edizioni Elle, 1977, p. 143.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]