Grumman S-2 Tracker

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Grumman S-2 Tracker
Un S-2E Tracker appartenente al VS-29 "Tromboners" dell'US Navy, in volo.
Descrizione
Tipoaereo ASW
imbarcato
Equipaggio4
CostruttoreBandiera degli Stati Uniti Grumman
Data primo volo4 dicembre 1952
Data entrata in serviziofebbraio 1954
Data ritiro dal servizio1976 (US Navy)
Utilizzatore principaleBandiera degli Stati Uniti US Navy
Altri utilizzatoriBandiera dell'Argentina ANA
Bandiera dell'Australia RAN
Bandiera del Canada RCN
altri
Esemplari1 284
Altre variantiC-1 Trader
E-1 Tracer
Firecat
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza13,26 m (43 ft 6 in)
Apertura alare22,12 m (72 ft 7 in)
Altezza5,33 m (17 ft 6 in)
Superficie alare45,06 (485 ft²)
Peso a vuoto8 310 kg (18 315 lb)
Peso carico10 630 kg (23 435 lb)
Peso max al decollo11 860 kg (26 147 lb)
Propulsione
Motore2 radiali Wright
R-1820-82WA
Potenza1,13 kN ciascuno
Prestazioni
Velocità max0,4 Ma
(451 km/h in quota)
Autonomia2 177 km
Tangenza6 700 m
Armamento
Bombecaduta libera:
1 Mk 41
mine navali
Missilisiluri:
2 Mk 41
2 Mk 43
2 Mk 34
2 Mk 44
Piloni6 sub-alari
1 stiva interna
Notedati riferiti alla versione:
S-2F

i dati sono tratti da:
Canada Aviation Museum[1]

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Il Grumman S-2 Tracker era un bimotore imbarcato da pattugliamento marittimo e lotta ASW (antisommergibile) prodotto dall'azienda statunitense Grumman Aircraft Engineering Corporation nel periodo tra gli anni cinquanta e sessanta.

Impiegato principalmente dalla United States Navy, venne utilizzato in numerose forze aeree ed aviazioni di marina mondiali, tra le quali anche l'italiana Aeronautica Militare, ed attualmente risulta essere ancora in servizio presso l'argentina Aviación Naval.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Alla fine degli anni quaranta la US Navy aveva delegato il compito del pattugliamento aereo dell'area a difesa delle proprie unità navali al Grumman AF Guardian, un grande monomotore derivato dal precedente TBF Avenger che aveva il limite di essere costretto ad operare in coppia, un velivolo attrezzato con apparecchiature radar con il compito di rilevare i sottomarini nemici ed un secondo equipaggiato con un siluro per poterlo colpire.

Con lo sviluppo della tecnologia bellica e l'inizio della Guerra Fredda che costrinse gli Stati Uniti ad una maggiore attenzione nella sorveglianza dei propri territori, la US Navy constatò che una simile soluzione era diventata obsoleta e che era necessario velocemente porvi rimedio. A tal scopo emise una specifica per la fornitura di un nuovo velivolo che potesse operare sia dalle portaerei che da basi a terra in grado di riunire in un solo modello i compiti svolti fino ad allora dall'AF Guardian.[2]

Sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

La Grumman propose il progetto G-89, un modello bimotore caratterizzato dalle dimensioni compatte e dall'ala dritta dal notevole allungamento. L'inizio della guerra di Corea rese impellente l'esigenza da parte della marina militare statunitense di dotarsi velocemente del modello, per cui il 30 giugno 1950 venne emesso un contratto di fornitura per due prototipi XS2F-1 più altri 15 esemplari di serie S2F-1. Il programma di sviluppo riuscì a realizzare il primo esemplare alla fine del 1952 che venne portato in volo per la prima volta il 4 dicembre dello stesso anno. Le prove di volo confermarono la bontà del progetto aggiudicando definitivamente alla Grumman i futuri contratti di fornitura.[2]

Successivamente vennero introdotte due sottoversioni, designate inizialmente WF Tracer (AEW) e TF Trader (trasporto) e che vennero cambiate in E-1 Tracer e C-1 Trader nella standardizzazione delle convenzioni di nomenclatura introdotta nelle forze armate statunitensi nel 1962.

L'S-2 venne soprannominato scherzosamente "Stoof" (da S-two-F) dai suoi equipaggi militari mentre il derivato E-1 Tracer, grazie al suo grande radome superiore, venne ribattezzato con il gioco di parole "stoof with a roof." (stoof con il tetto).[3]

La Grumman produsse un totale di 1 185 Tracker mentre altri 99 esemplari, che assunsero la designazione CS2F, vennero realizzati su licenza in Canada dalla de Havilland Canada. I modelli di produzione statunitense vennero venduti a numerose nazioni tra le quali Australia, Giappone, Italia e Taiwan.

Impiego operativo[modifica | modifica wikitesto]

Il primo reparto che ricevette il nuovo modello fu il VS-26 nel febbraio 1954.

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Civili[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera del Canada Canada
ha operato con la versione TS-2A/Conair Firecat (G-89).
ha operato con la versione TS-2A/Conair Firecat (G-89).
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
ha operato con Tracker S-2( G-89/G-121/S2F) ex Koninklijke Marine, utilizzati dalla KLM per addestrare i suoi meccanici.
ha operato con la versione Tracker (TS-2A FF) (G-89)
ha operato con la versione Tracker S-2A (FF) (G-89)
ha operato con la versione Tracker TS-2A (G-89/S2F-1T)
oltre ad agire come operatore, nel 1973 l'Aero Union ha sviluppato il prototipo S-2 in versione cisterna per lo stato della California.[4]

Governativi[modifica | modifica wikitesto]

Un S-2FT Tracker della francese Sécurité Civile utilizzato per la lotta aerea antincendio.

Molti dei Tracker ritirati dal servizio operativo vennero venduti ad aziende private per incarichi di lotta aerea antincendio. Alcuni di questi vennero ricondizionati ed equipaggiati con nuovi motori turboelica.

Bandiera della Francia Francia
ha operato con la versione US-2A/Conair Turbo Firecat (G-89).
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
26 aerei S-2E/G acquisiti nel 1996 con il programma Federal Excess Personal Property (FEPP).[5] Convertiti in aerei antincendio da Marsh Aviation, gli aerei sono stati aggiornati con moderni e più potenti motori turboelica moderni, con gli ultimi tre S-2T completati e consegnati nel 2005.[5]

Militari[modifica | modifica wikitesto]

Un S-2T Turbo Tracker dell'argentina Aviación Naval in fase di appontaggio sulla portaerei NAe São Paulo durante la TEMPEREX 2002.
La fase dell'appontaggio sulla portaerei australiana HMAS Melbourne visto dalla cabina di un Tracker australiano
Tracker CS2F-2 di produzione canadese
Un S-2 Tracker dell'olandese Koninklijke Marine.
Japan Maritime Self-Defense Force S2F-1 alla base aerea di Kanoya.
US Navy S-2 Tracker sulla catapulta di lancio della USS Lexington pronto per il decollo il 22 gennaio 1963
Un Tracker 845 australiano ancora bloccato dai ceppi, si prepara al lancio dalla HMAS Melbourne, 1979
Tracker 848 sta per agganciarsi al cavo sul ponte della HMAS Melbourne, 1980
Bandiera dell'Argentina Argentina
6 S-2A ricevuti nel 1962.[6] Gli S-A furono sostituiti con 6 S-2E ex US Navy, consegnati tra il 12 maggio 1978 ed il dicembre dello stesso anno.[6] Nel 1989 con un accordo con la israeliana IAI fu avviato un programma di modernizzazione nell'ambito del progetto TATA (Argentine Tracker Turbine Conversion), per la rimotorizzazione con motori turboelica, con il primo esemplare rimotorizzato riconsegnato l'8 agosto del 1993.[6] Gli aerei rimotorizzati e dotati di nuova avionica e strumentazione furono ridesignti S-2T.[6]
Bandiera dell'Australia Australia
Bandiera del Brasile Brasile
L'aeronautica militare brasiliana utilizzò i Tracker per conto della Marinha do Brasil fino al loro pensionamento. Hanno operato dalla portaerei NAeL Minas Gerais (ex-HMS Vengeance).
Bandiera del Canada Canada
Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud
Bandiera del Giappone Giappone
60 S2F-1 in servizio dal 1961 al 1984.[7] Dopo averli ricevuti, 6 S2F-1 furono convertiti in 4 S2F-U e 2 S2F-C. La versione S2F-1 era soprannominata Aotaka(あおたか, Blue Hawk). Un S2F-1 è in esposizione statica presso la Base aerea Kanoya, Kanoya, prefettura di Kagoshima.
Bandiera dell'Italia Italia
45 S-2F in servizio dal 1959 al 1978.[8]
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
Nel 1960 acquisì 17 CS2F-1 ex Royal Canadian Navy. Questi esemplari operarono sia da basi a terra sia dalla portaerei leggera HNLMS Karel Doorman (ex-HMS Venerable) fino al 1968 quando, a causa di un incendio, venne posta fuori servizio dalla Marina olandese.
Bandiera del Perù Perù
L'aviazione navale della Marina de Guerra del Perú operò con 12 S-2E, acquisiti dalla U.S. Navy nel 1975, e 4 S-2G, anch'essi ex US Navy acquisiti nel 1983, assegnati all'Escuadron Aeronaval N°12 che li utilizzò operativamente fino al 1989.
Bandiera di Taiwan Taiwan
Taiwan ha attualmente in servizio 26 S-2T, non tutti operativi (versioni migliorate dei S-2E e S-2G, che saranno rimpiazzati da 12 P-3C Orions riassemblati da esemplari provenienti dalla US Navy).
Bandiera della Thailandia Thailandia
Bandiera della Turchia Turchia
34 tra S-2A ed S-2E ex Koninklijke Marine ed US Navy in servizio dal 1968 al 1993.[9]
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Bandiera dell'Uruguay Uruguay
L'Armada Nacional ricevette il primo di tre S-2A Trackers il 10 aprile 1965 alla base navale Capitan Curbelo. Il 15 settembre 1982 si vide consegnare un S-2G seguito da altri due il 2 febbraio 1983. Alla fine del settembre 2004, i rimanenti Trackers uruguaiani non erano più in condizione di volo.[senza fonte]
Bandiera del Venezuela Venezuela

Velivoli comparabili[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della Francia Francia
Bandiera del Regno Unito Regno Unito

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Tate, Colonel D.H., Grumman CS2F / CP-121 Tracker (PDF), su Canada Aviation Museum Aircraft, http://www.aviation.technomuses.ca. URL consultato il 24 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2007).
  2. ^ a b (EN) S-2 Tracker History, su The S-2 Tracker Museum, http://www.s2tracker.com/, 20 febbraio 2003. URL consultato il 22 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).
  3. ^ O'Rourke, G.G., CAPT USN. "Of Hosenoses, Stoofs, and Lefthanded Spads". United States Naval Institute Proceedings, July 1968.
  4. ^ P2VNeptune.org.
  5. ^ a b (EN) S-2T Airtanker (PDF), su fire.ca.gov, p. 1. URL consultato il 22 novembre 2022.
  6. ^ a b c d "ARGENTINE TRACKERS: THE WORLD'S LAST GRUMMAN S-2s", su key.aero, 10 agosto 2021, URL consultato il 4 dicembre 2022.
  7. ^ "JMSDF AIRCRAFT IN-SERVICE DATES IN CHRONOLOGICAL ORDER", su j-hangarspace.jp, URL consultato 12 novembre 2020.
  8. ^ "Un S-2F Gate Guardian a Napoli" - "Aeronautica & Difesa" N. 434 - 12/2022 pag. 24
  9. ^ "Turchia: pochi aerei per tanto mare" - "Aeronautica & Difesa" N. 393 - 07/2019 pp. 42-47

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