Sébastien Lecornu
| Sébastien Lecornu | |
|---|---|
| Primo ministro della Francia | |
| In carica | |
| Inizio mandato | 9 settembre 2025 |
| Presidente | Emmanuel Macron |
| Predecessore | François Bayrou |
| Ministro delle forze armate | |
| Durata mandato | 20 maggio 2022[1] – 5 ottobre 2025 |
| Presidente | Emmanuel Macron |
| Capo del governo | Élisabeth Borne Gabriel Attal Michel Barnier François Bayrou |
| Predecessore | Florence Parly |
| Successore | Bruno Le Maire |
| Ministro dell'oltremare | |
| Durata mandato | 6 luglio 2020 – 20 maggio 2022 |
| Presidente | Emmanuel Macron |
| Capo del governo | Jean Castex |
| Predecessore | Annick Girardin |
| Successore | Yaël Braun-Pivet |
| Ministro responsabile delle collettività territoriali | |
| Durata mandato | 16 ottobre 2018 – 6 luglio 2020 |
| Presidente | Emmanuel Macron |
| Capo del governo | Édouard Philippe |
| Predecessore | Jean-Michel Baylet |
| Successore | Jacqueline Gourault |
| Segretario di Stato presso il ministro della transizione ecologica e inclusiva | |
| Durata mandato | 21 giugno 2017 – 16 ottobre 2018 |
| Capo del governo | Édouard Philippe |
| Predecessore | carica istituita |
| Successore | Emmanuelle Wargon |
| Presidente del Consiglio dipartimentale dell'Eure | |
| Durata mandato | 2 aprile 2015 – 10 luglio 2017 |
| Predecessore | Jean-Louis Destans |
| Successore | Pascal Lehongre |
| Sindaco di Vernon | |
| Durata mandato | 5 aprile 2014 – 4 dicembre 2015 |
| Predecessore | Philippe Nguyen Thanh |
| Successore | François Ouzilleau |
| Dati generali | |
| Partito politico | REM/RE (dal 2017) In precedenza: UMP (2002–2015) LR (2015–2017) |
| Titolo di studio | master in diritto pubblico |
| Università | Università Panthéon-Assas |
| Professione | Consigliere per le comunicazioni |
Sébastien Lecornu (Eaubonne, 11 giugno 1986) è un politico francese, Primo ministro della Francia dal 9 settembre 2025.[2][3][4]
Membro di Renaissance (RE) da quando ha lasciato i Repubblicani (LR) nel 2017, in precedenza Lecornu è stato presidente del Consiglio dipartimentale dell'Eure dal 2015 al 2017, venendo poi chiamato a ricoprire, nel governo nazionale, i ruoli di segretario di Stato presso il ministro della transizione ecologica e inclusiva (2017-2018), ministro delle collettività territoriali (2018-2020), ministro dell'oltremare (2020-2022) ed infine ministro delle forze armate (2022-2025).
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio unico, è nato da Jean-Pierre Lecornu, tecnico aeronautico alla Snecma, e Martine Rousseau, segretaria medica. Suo nonno materno era salumiere a Orival (Senna Marittima) e il nonno paterno agricoltore.
È entrato a far parte dell'Unione per un Movimento Popolare (UMP) nel 2002 e ha studiato all'Università Panthéon-Assas (senza aver completato la formazione).
Nel 2005 è diventato assistente parlamentare di Franck Gilard, membro dell'Assemblea nazionale per la 5ª circoscrizione dell'Eure; Lecornu era, all'epoca, il più giovane assistente parlamentare dell'Assemblea nazionale. Nel 2008 è diventato consigliere del Segretario di Stato per gli Affari Europei Bruno Le Maire; all'età di 22 anni Lecornu era il più giovane consigliere di un funzionario del governo del primo ministro François Fillon.
È membro della riserva operativa della Gendarmeria Nazionale con il grado di tenente. È stato nominato colonnello specialista di riserva nell'autunno del 2017.
Ministro delle Forze Armate
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Il 20 maggio 2022, è stato nominato Ministro delle Forze Armate nel Governo Borne.[5]
Crisi internazionali
[modifica | modifica wikitesto]All’inizio del suo mandato, lui e la ministra degli Esteri Catherine Colonna si recarono insieme in Niger per sancire un ridispiegamento regionale, facendo del Paese il fulcro delle truppe francesi nella regione del Sahel.[6]
Dopo l'invasione russa dell'Ucraina nel 2022 e mentre gli alleati della NATO erano impegnati a fornire armi al Paese invaso, Lecornu dichiarò alla fine di dicembre 2022, durante una visita ufficiale a Kiev, che i due problemi della manutenzione e dell’addestramento erano il motivo per cui i carri armati Leclerc sarebbero rimasti in patria. C’erano altri segnali preoccupanti che dimostravano come l’assistenza all'Ucraina non stesse procedendo senza difficoltà. Ad esempio, sebbene il sistema di artiglieria semovente CAESAR si fosse rivelato molto utile nel bombardamento e nella riconquista dell'Isola dei Serpenti nel giugno 2022 e avesse dominato altrove i combattimenti, gli ucraini incontravano difficoltà nella manutenzione dei 18 sistemi e la soluzione si rivelava problematica. Il ministro della Difesa ucraino Oleksij Reznikov auspicava che tecnici francesi potessero essere inviati in Ucraina per effettuare la manutenzione dei pezzi di artiglieria.[7]
Appalti militari
[modifica | modifica wikitesto]Nel dicembre 2022, lui e Mariusz Błaszczak firmarono un accordo tra Francia e Polonia per la vendita a quest’ultima di due satelliti di osservazione prodotti da Airbus Defence and Space, per un valore di 575 milioni di euro (611,69 milioni di dollari).[8]
Nell'aprile 2023, presentò la legge di programmazione militare (LPM), destinata a essere applicata dal 2024 al 2030, che prevede 413 miliardi di euro di spesa militare nei sette anni di riferimento. Il bilancio annuale passerà così dai 32 miliardi del 2017 ai 69 miliardi del 2030, raddoppiando i finanziamenti destinati alle forze armate. Questo bilancio dovrà in particolare coprire investimenti nell’arsenale nucleare francese, la costruzione di una nuova portaerei e l’aumento del numero di militari. Il governo intende inoltre innalzare il limite di età per i riservisti a 70 anni, mentre attualmente è compreso tra 62 e 65, con l’obiettivo di dotare le forze armate di 300.000 soldati, di cui 100.000 riservisti. Anche i servizi di intelligence dovrebbero vedere il loro bilancio aumentare del 60%.[9]
Nel marzo 2024, annunciò che Les Forges de Tarbes avrebbero d’ora in avanti avuto la capacità di produrre 4.000 proiettili di artiglieria al mese.[10] Producevano 1.000 proiettili al mese nel febbraio 2022, all’inizio dell’invasione russa dell'Ucraina.[11] Sempre nel marzo 2024, secondo Lecornu, la macchina bellica russa era in grado di sparare tra i 10.000 e i 15.000 colpi al giorno in Ucraina.[11]
Nel luglio 2024, lui ed i suoi omologhi di Germania, Italia e Polonia firmarono una lettera d’intenti per sviluppare missili da crociera lanciati da terra con una gittata superiore ai 500 km (310 miglia).[12]
Primo ministro
[modifica | modifica wikitesto]Il 9 settembre 2025, il presidente francese Macron nomina Lecornu come capo del governo succeduto dal dimissionario Bayrou, dopo il voto di sfiducia al parlamento francese.[13][14][15] Il 6 ottobre 2025 si dimette da capo del governo.
Il 10 ottobre 2025 il Presidente Macron lo nomina nuovamente primo ministro.[16]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Pur essendo tecnicamente stato sostituito, in seguito al giuramento del Governo Lecornu I da Bruno Le Maire, poiché lo stesso Lecornu si dimise poco dopo, anche Le Maire decise di rinunciare al suo incarico senza mai entrare nell’esercizio delle funzioni, facendo sì che, nei fatti Lecornu rimanesse in tale posizione, seppur ad interim.
- ^ Macron nomina Lecornu nuovo primo ministro, su ansa.it. URL consultato il 9 settembre 2025.
- ^ Francia, il neo primo ministro Lecornu ha rassegnato le dimissioni, su tg24.sky.it. URL consultato il 6 ottobre 2025.
- ^ Macron nomina di nuovo Lecornu premier, 'darò alla Francia un bilancio', in ANSA, 10 settembre 2025.
- ^ (FR) Nouveau gouvernement : Sébastien Lecornu, un fidèle promu aux Armées, su lefigaro.fr, 20 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2022).
- ^ John Irish, Ahead of Mali withdraw, France prepares future Sahel strategy, in Reuters, 13 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2022).
- ^ Nicolas Barotte, Guerre en Ukraine: Sébastien Lecornu en visite à Kiev, Le Figaro, 28 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2022).
- ^ Dominique Vidalon, France to sell 2 observation satellites to Poland -minister, in Reuters, 27 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2022).
- ^ (FR) Diego Chauvet, Budget historique pour la loi de programmation militaire, in humanite.fr, 4 aprile 2023 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2023).
- ^ Guerre en Ukraine : Les Forges de Tarbes ont repris leur production de corps creux d'obus de 155 mm, in ladepeche.fe (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2024).
- ^ a b (FR) Pourquoi la France est encore loin de passer en "économie de guerre", 7 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2024).
- ^ (EN) Sabine Siebold e John Irish, Four European nations agree to jointly develop long-range cruise missiles, in Reuters, 11 luglio 2024 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2024).
- ^ Francia, Macron nomina Sebastien Lecornu primo ministro. Al via alle consultazioni, ma è già polemica, su open.online.
- ^ Chi è Sebastien Lecornu, il nuovo primo ministro francese nominato da Macron al posto di Bayrou, su fanpage.it.
- ^ Sébastien Lecornu è il nuovo primo ministro francese, su ilpost.it.
- ^ (FR) Macron nomina di nuovo Lecornu premier, 'darò alla Francia un bilancio', ANSA, 10 ottobre 2025. URL consultato il 10 ottobre 2025.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Capi di governo della Francia
- Governo Lecornu I
- Governo Lecornu II
- Ministri della difesa della Francia
Altri progetti
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Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sébastien Lecornu
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Sito ufficiale, su defense.gouv.fr.
- (FR) Sébastien Lecornu, su senat.fr, Senato francese.
- (EN) Sébastien Lecornu, su IMDb, IMDb.com.
| Controllo di autorità | VIAF (EN) 4922152080599207230003 · ISNI (EN) 0000 0004 6456 3558 · GND (DE) 1281411647 · BNF (FR) cb167570107 (data) |
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