Rusticles

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Rusticles sulla poppa del Titanic

I rusticles sono formazioni di ruggine che possono essere paragonate a un ghiacciolo o a una stalattite. Si formano quando alcuni batteri cominciano a nutrirsi degli ossidi di ferro, in profondità sott'acqua, soprattutto nei relitti delle navi affondate. Sono molto presenti nei relitti del transatlantico RMS Titanic, della corazzata tedesca Bismarck e dell'incrociatore americano Indianapolis.[1] La parola rusticles è un crasi di "rust" (dall'inglese, ruggine) e "icicle" (ghiacciolo). Fu coniata da Robert Ballard, che li ha osservati per la prima volta nel relitto del Titanic nel 1986.[2]

Possono formarsi su qualsiasi oggetto d'acciaio sommerso e sono stati individuati su altre strutture sottomarine come le catene di ormeggio e le attrezzature sottomarine. Si formano più rapidamente in climi più caldi e possono formarsi in acque con poco o assente ossigeno disciolto. Sono dannosi per lo scafo delle navi e ne velocizzano il processo di corrosione.[3]

Composizione[modifica | modifica wikitesto]

Il rusticles è composto per il 35% da composti da ferro inclusi ossidi di ferro, carbonati di ferro e idrossidi di ferro. Il resto della struttura è una complessa comunità di microbi simbiotici o mutualistici, tra cui i batteri Halomonas titanicae (scoperti solo nel 2010 nel Titanic, da cui hanno preso il nome), e funghi che usano il metallo arrugginito come fonte di cibo, causando biocorrosione e producendo collettivamente i composti minerali che formano il rusticles come prodotto di scarto.[4]

Prua del Titanic in cui si possono osservare alcuni rusticles

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Strutturalmente, i rusticles contengono canali per consentire all'acqua di fluire all'interno di essi e sembrano essere costruiti in una struttura ad anello simile a quella presente in un albero. Sono molto delicati e possono facilmente disintegrarsi in polvere fine anche al minimo tocco. Il rusticles più lungo mai osservato aveva una lunghezza di 63,5 cm.[3]

Colore[modifica | modifica wikitesto]

La superficie esterna ha un aspetto rosso liscio a causa del ferro ossidato, mentre il nucleo è arancione brillante a causa della presenza di cristalli di goethite (un ossido di ferro idratato).[5]

Scoperta[modifica | modifica wikitesto]

Furono osservati per la prima volta nel 1986 da Robert Ballard sul relitto del Titanic. Cominciarono ad essere studiati a partire dal 1996 da Roy Cullimore, con sede presso l'Università di Regina in Canada.[4] Nel 1998, quattro piattaforme d'acciaio furono posizionate in prossimità della poppa del Titanic per valutare la velocità di crescita dei rusticles. Questo studio ha dimostrato che cominciano a crescere dopo poche settimane di immersione.[3] Sempre nel 1998, furono poste a 3800 m sotto il livello del mare (circa alla profondità dove si trova il Titanic[6]) cinque specie di batteri che normalmente vivono in superficie, per vedere se fossero sopravvissuti. Tutti i batteri sono sopravvissuti nelle prime 18 ore. È stato dunque provato che anche questi batteri possono contribuire alla formazione dei rusticles.[3]

Nel 2012 fu ripetuto un esperimento molto simile, ma portando a quelle profondità solo il batterio Pseudomonas aeruginosa. Inizialmente è sopravvissuto, ma ha riportato grandi danni alla struttura cellulare, potendo dunque escluderlo al concorso nella formazione dei rusticles.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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