Russelieae

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Russelieae
Russelia equisetiformis
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi I
Ordine Lamiales
Famiglia Plantaginaceae
Tribù Russelieae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Scrophulariales
Famiglia Scrophulariaceae
Tribù Russelieae
Pennell, 1920
Generi

Russelieae Pennell, 1920 è una tribù di piante spermatofite, dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Plantaginaceae.[1][2]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome della tribù deriva dal suo genere tipo Russelia Jacq. il cui nome è stato dato in ricordo del Dott. Alexander Russell (1715–1768), autore di una "Storia Naturale di Aleppo".[3][4]

Il nome scientifico della tribù è stato definito dal botanico americano Francis Whittier Pennell (1886–1952), studioso tra l'altro delle Scrophulariaceae, nella pubblicazione "Proceedings of the Academy of Natural Sciences of Philadelphia. Philadelphia, PA - 71: 226" del 1920.[5][6]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il portamento
Tetranema roseum
Le foglie
Russelia equisetiformis
Infiorescenza
Russelia equisetiformis
I fiori
Russelia sarmentosa
  • Il portamento delle specie di questa tribù è erbaceo perenne oppure fruttescente, subarbustivo o rosulato. Sono presenti sia specie terrestri che epifite. Queste piante sono glabre eccetto per la presenza di pubescenze ghiandolose. I fusti sono eretti o incurvati e pendenti con sezione circolare o quadrata a causa della presenza di fasci di collenchima posti nei quattro vertici del fusto. In genere sono piante sempreverdi.[3][7][8][9]
  • Le foglie, piccole, cauline hanno una disposizione opposta o verticillata; sono sessili o picciolate; la lamina ha delle forme da lineari-lanceolate o ovoidi con apice acuminato o ottuso; i margini sono interi o dentato-crenati. In alcune specie la base è fortemente ristretta. Talvolta le foglie sono ridotte a piccole scaglie o brattee. In Tetranema le foglie formano una rosetta basale.
  • Le infiorescenze, dense o lasse (raramente sono ridotte ad un unico fiore), sono di tipo tirsoide su cime ascellari. I fiori sono lungamente peduncolati. Le cime sono bratteate e dicotome. Le bratteole sono presenti. Talvolta sono presenti fiori accessori (Russelia).
  • I fiori, ermafroditi, zigomorfi sono tetraciclici (ossia formati da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo), tetrameri (i verticilli del perianzio hanno più o meno 4 elementi ognuno).
  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
X o * K (4-5), [C (4) o (2+3), A 2+2 o 2], G (2), capsula.[8]
  • La corolla, gamopetala, è formata da un tubo cilindrico/campanulato (a volte lungo a volte ampio e corto) terminante in modo bilabiato; i lobi sono arrotondati o ellittico-ovoidi. In genere il colore è rosso brillante, malva o bianco.
  • L'androceo è formato da 4 stami didinami inclusi nel tubo corollino. I filamenti sono o lunghi o corti inseriti alla base del tubo della corolla. Le antere hanno due teche separate ma confluenti all'apice.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento - dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La distribuzione delle specie di questa tribù è soprattutto Centro-Americana con habitat più o meno subtropicali.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia di appartenenza di questo gruppo (Plantaginaceae) comprende 113 generi con 1800 specie[8] (oppure secondo altri Autori 114 generi e 2400 specie[9], o anche 117 generi e 1904 specie[1] o 90 generi e 1900 specie[10]) ed è suddivisa in tre sottofamiglie e oltre una dozzina di tribù.

Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

Storicamente il genere Russelia ha fatto parte della famiglia Scrophulariaceae, nella tribù Russelieae insieme ad altri genere come Ameroglossum Eb. Fischer, S. Vogel e Lopez e Dermatobotrys Bolus, 1890[3]. Mentre il genere Tetranema è stato descritto nella tribù Cheloneae (sottofamiglia Antirrhinoideae inizialmente posizionata all'interno delle Veronicaceae, ora Plantaginaceae).[7] Attualmente con i nuovi sistemi di classificazione filogenetica (classificazione APG) sono stati assegnati alla famiglia delle Plantaginaceae.[10] I due generi da un punto di vista filogenetico formano un "gruppo fratello".[2][11]

Un particolare aspetto dell'infiorescenza (i fiori si presentano a coppie dicotomiche), carattere presente in modo discontinuo in molte specie dell'ordine delle Lamiales, potrebbe essere una sinapomorfia per questo gruppo.[12]

Composizione della tribù[modifica | modifica wikitesto]

La tribù si compone di 2 generi e 60 specie:[1][7]

Genere Specie Distribuzione
Russelia
Jacq., 1760
52 Cuba e dal Messico alla Colombia
Tetranema
Benth. ex Lindl., 1843
8 America Centrale

Secondo alcune ricerche[11] il piccolo genere Uroskinnera (quattro specie distribuite in Messico e America Centrale), che deve ancora essere incluso in uno studio sistematico molecolare, condivide alcuni caratteri morfologici con la tribù Russelieae e potrebbe essere integrato in essa. Attualmente è descritto all'interno della tribù Cheloneae.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Olmstead 2012.
  2. ^ a b Albach et al 2005.
  3. ^ a b c Motta 1960, Vol. 3 - pag. 602.
  4. ^ David Gledhill 2008, pag. 336.
  5. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 6 luglio 2017.
  6. ^ Indices Nominum Supragenericorum Plantarum Vascularium, su plantsystematics.org. URL consultato il 6 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2013).
  7. ^ a b c Kadereit 2004, pag. 364.
  8. ^ a b c Judd et al 2007, pag. 493.
  9. ^ a b Strasburger 2007, pag. 852.
  10. ^ a b Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 28 giugno 2017.
  11. ^ a b Tank et al 2006.
  12. ^ Wber 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]