Rumiko Takahashi
Rumiko Takahashi (高橋 留美子 Takahashi Rumiko?; Niigata, 10 ottobre 1957) è una fumettista e character designer giapponese. È diventata, grazie alle sue opere, la mangaka di maggior successo, popolarità e influenza del Giappone, tale da essere nota anche come la regina dei manga.[1]
Nel 2018 è entrata nella Hall of Fame del Will Eisner Award.[2]
Ha vinto anche il Grand Prix di Angoulême 2019.[3]
Indice
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Dopo aver realizzato varie dōjinshi durante gli anni della scuola[4], debutta professionalmente nel mondo del fumetto nel 1978 con la storia breve Kattena yatsura, che svilupperà poi nella sua prima opera lunga Lamù (うる星やつら Urusei yatsura?), iniziata nello stesso anno e conclusa nel 1987 insieme a Maison Ikkoku (めぞん一刻? , in Italia Cara dolce Kyoko), altra popolare serie pubblicata dalla Takahashi nello stesso periodo. Nel 1987 vede inoltre la luce Ranma ½ (らんま ½?), probabilmente la sua opera più conosciuta e fra i fumetti più famosi nel mondo, conclusasi solo nel 1996. Nello stesso anno inizia Inuyasha (犬夜叉?), conclusosi nel 2008. Nella primavera 2009 è iniziata la pubblicazione di Rinne (境界のRINNE Kyōkai no Rinne?), conclusa poi nel 2017.
Oltre alle sue opere seriali lunghe, la Takahashi è anche autrice del comico-sentimentale One Pound Gospel, della drammatica trilogia delle sirene e di molte storie brevi pubblicate prima su rivista e poi nelle raccolte 1 or W, Rumic World e nella antologia di Rumic Theater.
È una dei mangaka più ricchi del Giappone.[5] La stessa Shōnen Sunday, rivista settimanale che ospita le sue storie, pubblica i suoi editoriali che hanno per oggetto gli argomenti più svariati: la sua squadra di baseball preferita (Hanshin Tigers), il gruppo musicale che più ama (gli SHAZNA), i suoi ricordi.
Ad agosto 2008, tutti i lavori dell'autrice hanno venduto oltre 170 milioni di copie soltanto in Giappone.[6]
Nel 2017 i lavori dell'autrice hanno superato le 200 milioni di copie vendute in carriera, diventando la mangaka donna che ha venduto più di tutte in assoluto.[7]
Nel 2018 è stata inserita nell'albo d'oro dell'Eisner Award.[8]
Ha vinto anche il Grand Prix di Angoulême 2019.[9]
Stile[modifica | modifica wikitesto]
Il tratto di Rumiko Takahashi è fra i più riconoscibili nell'ambito dei manga. Cresciuta artisticamente sotto Kazuo Koike e Ryōichi Ikegami, la Takahashi ha da sempre disegnato con il pennello, evitando il pennino o la penna a china (che invece è oggi in assoluto lo strumento più usato). La caratterizzazione grafica dei personaggi è molto semplice ed insieme efficace: questa abilità grafica è uno degli ingredienti del suo grande successo, perché i suoi disegni vengono recepiti da ogni tipo di pubblico, dai lettori di tutto il mondo e tutte le culture. Le opere della Takahashi, pur altamente intrise di cultura giapponese, sono infatti diffuse ed apprezzate su tutto il pianeta, e l'autrice è una delle fumettiste più famose al mondo.
La caratteristica peculiare dell'opera omnia della Takahashi è l'aver conquistato un folto pubblico di entrambi i sessi, rinunciando nel contempo ai canoni tipici dei manga concepiti per un pubblico prevalentemente femminile.
Opere[modifica | modifica wikitesto]
Serie[modifica | modifica wikitesto]
- Lamù (うる星やつら Urusei yatsura?), 1978-1987, 34 tankōbon, pubblicato in Giappone da Shōnen Sunday (Shogakukan); pubblicato in Italia per la prima volta nel 1991 da Granata Press, riedito nel 1997 da Star Comics in 48 volumi.
- Maison Ikkoku (めぞん一刻 Mezon Ikkoku?), 1980-1987, 15 tankōbon, pubblicato in Italia per la prima volta nel 1994 da Granata Press, riedito col titolo Maison Ikkoku - Cara dolce Kyoko nel 1998 da Star Comics in 27 volumi e nel 2015 nel formato Wideban in 10 volumi con il titolo Maison Ikkoku Perfect Edition.
- Ranma ½ (らんま½ Ranma nibun no ichi?), 1987-1996, 38 tankōbon, pubblicato in Giappone da Shōnen Sunday (Shogakukan); pubblicato in Italia con lo stesso titolo per la prima volta nel 1992 da Granata Press, riedito da Star Comics in 53 volumi nel 1996 e in 38 volumi nel 2001.
- One Pound Gospel (1ポンドの福音 Ichi pondo no fukuin?), 1989-1991, 4 tankōbon, pubblicato in Giappone da Young Sunday (Shogakukan), pubblicato in Italia da Star Comics nel 1997 (incompleta) e riedito completamente nel 2008.
- Inuyasha (犬夜叉 Inuyasha?), 1996-2008, 56 tankōbon, pubblicato in Giappone da Shōnen Sunday (Shogakukan); pubblicato in Italia da Star Comics in 67 volumi nel 2001 e riedito in 56 volumi nel 2009.
- Rinne (境界のRINNE Kyōkai no RINNE?), 2009-2017, 40 tankōbon, pubblicato in Giappone Weekly Shōnen Sunday[10], pubblicato in Italia da Star Comics dal 2011.
La saga delle sirene[modifica | modifica wikitesto]
La saga delle sirene, in originale Ningyo Series (人魚シリーズ Ningyo Shiriizu?) è una serie di storie che raccontano le drammatiche vicende di Yuta e Mana, un ragazzo ed una ragazza condannati all'immortalità dopo aver mangiato carne di sirena. Secondo il racconto, la carne di sirena è un potente veleno che uccide la maggior parte delle persone che provano a mangiarla: solo in poche occasioni la carne non uccide chi la ingerisce, ma trasforma questi sfortunati in orribili mostri immortali; in eventi ancora più rari, la carne non uccide e non altera le fattezze di chi la mangia, ma dona loro l'immortalità.
In Italia l'opera, ancora inconclusa, è stata raccolta in tre volumi: il primo è stato pubblicato per la prima volta da Granata Press, ma l'azienda fallì senza riuscire a pubblicare il resto del materiale. La Star Comics recuperò la serie ripubblicando sia il primo volume sia i due successivi; il terzo volume non è stato pubblicato in Giappone ed è possibile leggere le storie che contiene solo ad episodi e su rivista.
- Il bosco della sirena (人魚の森 Ningyo no mori?)
- Il segno della sirena (人魚の傷 Ningyo no kizu?)
- La maschera della sirena (最後の顔 Saigo no kao?)
Raccolte di storie autoconclusive[modifica | modifica wikitesto]
- Rumic World, 3 volumi, pubblicato in Italia con il medesimo titolo (1997, Star Comics).
- 1 or W, 1 volume, pubblicato in Italia con il medesimo titolo (1999, Star Comics).
- Rumiko Takahashi Anthology, 5 volumi
- Rumic Theater, titolo originale La tragedia di Pi (Pの悲劇 Pii no Higeki?), 1994, pubblicato in Italia nel 1998 da Star Comics.
- Rumic Short, titolo originale Il cane dell'amministratore delegato (専務の犬 Semmu no inu?), 1997, pubblicato in Italia nel 2001 da Star Comics.
- Il bouquet rosso (赤い花束 Akai hanataba?), 2005, pubblicato in Italia con il medesimo titolo nel 2006 da Star Comics.
- Gli uccelli del destino (運命の鳥 Unmei no tori?), 2011,[11] pubblicato in Italia con il medesimo titolo nel 2013 da Star Comics.
- Lo specchio (鏡が来た Kagami ga kita?), 2015, pubblicato in Italia con il medesimo titolo nel 2016 da Star Comics[12].
Capitoli non ancora in formato tankōbon[modifica | modifica wikitesto]
I seguenti capitoli sono storie autoconclusive (one-shot) apparse su Big Comic Original dell'editore Shogakukan in Giappone, ma non sono ancora stati raccolti e stampati in formato tankōbon.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) Profilo di Rumiko Takahashi - La Principessa dei Manga, su furinkan.com. URL consultato il 27 febbraio 2011.
- ^ https://www.animenewsnetwork.com/news/2018-07-21/gengoroh-tagame-my-brother-husband-manga-wins-eisner-award/.134539
- ^ https://www.mangaforever.net/568935/rumiko-takahashi-ha-vinto-il-grand-prix-di-angouleme-2019
- ^ (EN) Bibliografia delle raccolte di Rumiko Takahashi, su furinkan.com. URL consultato il 27 febbraio 2011.
- ^ http://myanimelist.net/people/1891/Takahashi_Rumiko, su myanimelist.net. URL consultato il 17 giugno 2015.
- ^ (EN) InuYasha – The Final Act Unleashed Same Week as Japan Across Asia on Animax, Anime News Network, 14 settembre 2009.
- ^ Rumiko Takahashi raggiunge i 200 milioni di manga stampati, su animeclick.it, 15 marzo 2017. URL consultato il 22 luglio 2018.
- ^ (EN) Jesse Shedeen, The 2018 Eisner Award Winners Revealed - Comic-Con 2018, su ign.com, 21 luglio 2018. URL consultato il 22 luglio 2018.
- ^ https://www.mangaforever.net/568935/rumiko-takahashi-ha-vinto-il-grand-prix-di-angouleme-2019
- ^ Kyōkai no Rinne, la nuova serie di Rumiko Takahashi, 14 aprile 2009. URL consultato il 14 aprile 2009.
- ^ Gekijou Unmei no Tori: esce la nuova raccolta di Rumiko Takahashi, AnimeClick.it, 21 luglio 2011.
- ^ KAGAMI GA KITA - LO SPECCHIO, su Star Comics, 1º settembre 2016. URL consultato il 21 ottobre 2016.
- ^ La minaccia giunge dal passato, nel nuovo capitolo del Rumic Theater, AnimeClick.it, 21 febbraio 2012.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikiquote contiene citazioni di o su Rumiko Takahashi
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Rumiko Takahashi
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Brigate Takahashi, completo fansite italiano, su rumicworld.org.
- (JA) Backstage di Rumiko Takahashi (Websunday), su websunday.net.
- (EN) The Rumic World[collegamento interrotto] - sito sulla Takahashi di VIZ Media
- (EN) Intervista a Rumiko Takahashi sul sitoweb VIZ, su viz.com (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2000).
- (EN) Scheda su Rumiko Takahashi dell'Anime News Network's Encyclopedia, su animenewsnetwork.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 64138017 · ISNI (EN) 0000 0000 7835 5144 · SBN IT\ICCU\CFIV\144768 · LCCN (EN) n94004405 · GND (DE) 115525262 · BNF (FR) cb12991183w (data) |
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