Rudolf Christoph Eucken

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«In riconoscimento della sua seria ricerca della verità, il suo potere di penetrare il pensiero, la sua enorme capacità di visione, il calore e la forza delle sue opere con le quali ha trasmesso una filosofia idealistica della vita»

Rudolf Christoph Eucken
Medaglia del Premio Nobel Premio Nobel per la letteratura 1908

Rudolf Christoph Eucken (Aurich, 5 gennaio 1846Jena, 14 settembre 1926) è stato un filosofo e scrittore tedesco, vincitore del Premio Nobel per la letteratura nel 1908.

Nacque ad Aurich, nell'estremo nord ovest della Germania e studiò all'Università di Gottinga e Berlino. Nel 1871, dopo aver insegnato per 5 anni fu nominato professore di filosofia presso l'Università di Basilea in Svizzera. Vi rimase fino al 1874 quando si trasferì a Jena dove insegnò fino alla pensione.

Nel 1882 si sposò ed ebbe una figlia e due figli.

Suo figlio Walter Eucken è uno dei fondatori del pensiero ordoliberale.

Sotto la sua direzione Max Scheler conseguì il dottorato nel 1897, con una tesi dal titolo "Beiträge zur Feststellung zwischen den logischen und ethischen Prinzipien".

Nel 1908 fu insignito, piuttosto inaspettatamente, del Premio Nobel, quando i pronostici erano concentrati soprattutto su Antonio Fogazzaro e sulla svedese Selma Lagerlöf (che fu comunque premiata l'anno successivo)[1].

La sua riflessione filosofica, improntata all'idealismo, si è concentrata in particolar modo sul ruolo della religione nella vita moderna. Eucken sosteneva la necessità e l'importanza del Cristianesimo, ma allo stesso tempo criticava lo sclerotizzarsi delle gerarchie ecclesiastiche cattoliche e protestanti. Il suo punto d'arrivo, infatti, era una religione cristiana in divenire, capace di essere in armonia coi tempi presenti[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gunnar Ahlstrom, introduzione a Rudolf Eucken, Saggi, Fratelli Fabbri Editori, milano, 1964
  2. ^ Rudolf Eucken, Religione e Verità, Paravia, Torino, 1923

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