Rombo (settimanale)

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Rombo
StatoBandiera dell'Italia Italia
Linguaitaliano
Periodicitàsettimanale
Genereautomobilismo
FondatoreMarcello Sabbatini
Fondazione1981
Chiusura2001
SedeMilano (amministrazione)
Bologna (redazione)
EditoreEdizioni Sportive
Alfredo Cazzola Editore
Società Editrice Bologna
Distribuzione
cartacea
Edizione cartaceasingola copia-
abbonamento
 

Rombo è stato un settimanale italiano specializzato in automobilismo, pubblicato dal 1981 al 2001.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La rivista fu fondata nel 1981 dal giornalista Marcello Sabbatini, già direttore di Autosprint, che lasciò a causa di divergenze editoriali.[1]

Il primo numero venne pubblicato il 21 aprile 1981. Tra i componenti della redazione vi erano già diversi nomi noti nel mondo del giornalismo automobilistico, come Carlo Cavicchi, inviato per i rally, in seguito direttore di Quattroruote ed Alberto Sabbatini, figlio di Marcello e successivamente direttore di Autosprint, inviato per il motociclismo. Altri giornalisti che fecero parte della rivista, come quello di Marco Magri, caporedattore, ed Eugenio Zigliotto, inviato per la Formula Uno, appartenevano invece a quella parte della redazione di Autosprint che seguì Marcello Sabbatini alla nuova rivista.[2]

Circa una decade dopo la sua fondazione e in seguito a vari passaggi editoriali, tra cui quello dalla Conti Editore a Calisto Tanzi, il settimanale andò in crisi a causa di una serie di articoli critici verso la Ferrari, che aveva portato la FIAT a ritirare dalla rivista tutta la pubblicità.[3]

Nel 1992 la pubblicazione fu rilevata dall'imprenditore bolognese Alfredo Cazzola, già organizzatore del Motor Show e presidente della Virtus Pallacanestro Bologna[1], che cambiò nome in Rombo - Auto&Sport[4]. Alberto Sabbatini, dopo essere passato nel 1989 alla redazione motori del Corriere della Sera, nel 1993 ritornò alla guida della rivista in veste di direttore.

L'apice della rivista coincise con l'epoca in cui la Formula Uno venne segnata dalla morte di Ayrton Senna; in quest'occasione, la rivista fece uno dei suoi più importanti scoop, pubblicando in esclusiva la riproduzione della telemetria della Williams guidata dal pilota brasiliano nei secondi determinanti dell'incidente.[5]

In seguito la rivista subì un lento declino: nel 1997 il settimanale venne messo in liquidazione insieme al gruppo editoriale da parte di Cazzola,[6][7] con la definitiva chiusura avvenuta nel 2001.

Contenuti[modifica | modifica wikitesto]

La rivista, che usciva ogni martedì nelle edicole, si proponeva come "settimanale di attualità e politica motoristica", trattando i maggiori campionati nazionali e internazionali disputati nelle varie discipline sportive dell'automobilismo e del motociclismo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Alfredo Cazzola, L'ingresso nell'editoria e il rombo della Ferrari, in A modo mio. Autobiografia di un libero imprenditore, Pendragon, 2010.
  2. ^ Rombo, 1 '81, 21 aprile 1981, p. 3.
  3. ^ Alfredo Cazzola, A modo mio. Autobiografia di un libero imprenditore, Edizioni Pendragon, 2010, ISBN 978-88-6598-011-8. URL consultato il 2 luglio 2022.
  4. ^ Rombo - Auto&Sport, n. 13, 24 marzo 1992.
  5. ^ Documento esclusivo: la telemetria di Senna, su autosprint.corrieredellosport.it. URL consultato il 27 gennaio 2019.
  6. ^ https://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1997/07/31/Altro/EDITORIA-FNSI-RITIRARE-LICENZIAMENTI-SETTIMANALE-ROMBO_134200.php
  7. ^ https://www.italiaoggi.it/archivio/la-seb-chiude-rombo-332144

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