Roman Schmidt

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Roman Schmidt
Roman Schmidt indossa le sue decorazioni militari
NascitaVaraždin, 6 novembre 1893
Morte5 aprile 1959
Etniaaustriaco
Dati militari
Paese servitoAustria-Ungheria
Forza armata Imperial regio Esercito austro-ungarico
CorpoArtiglieria, Aeronautica
Specialitàk.u.k. Luftfahrtruppen
UnitàFliegerkompanien (Flik)
RepartoFlik 7
Flik 13
Flik 30J
Flik 74J
Flik 26
GradoOberleutnant
GuerrePrima guerra mondiale
CampagneFronte orientale (1914-1918)
Fronte italiano (1915-1918)
Comandante diFlik 74J
DecorazioniOrdine della Corona ferrea
Croce al merito militare (Austria)
Medaglia al merito militare (Austria)
fonti:[1]
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Roman Schmidt (Varaždin, 6 novembre 18935 aprile 1959) è stato un aviatore austro-ungarico. Roman Oto Kažimir Schmidt o Roman Šmidt fu un Asso dell'aviazione della prima guerra mondiale nell'aeronautica austro-ungarica, accreditato con sei vittorie.

Biografia e prima guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

La sua prima vittoria aerea è stata segnata sul fronte russo, mentre era con la Flik 7 sugli Hansa-Brandenburg C.I, quando insieme al pilota Paul Hablitschek il 13 aprile 1917 ha abbattuto uno Scout Nieuport russo nelle vicinanze di Bohorodzany (in accordo con la pratica austro-ungarica come Oberleutenant e l'ufficiale Schmidt agiva in qualità di osservatore e mitragliere). Più tardi quell'anno fu trasferito alla Flik 13, che stava anche combattendo sul fronte russo. L'8 settembre su Razbita con un biposto di tipo Oeffag C.II lui e l'Oberleutenant Miroslav Navratil hanno abbattuto un caccia russo Nieuport. Il 4 ottobre 1917 Schmidt insieme al pilota Zugsführer Adolf Wiltsch abbatté un altro caccia monoposto (su un Lloyd 40.11 biposto). Questa era la terza vittoria di Schmidt.

Schmidt ha volato con la Flik 30J sul fronte italiano dal maggio 1918. Il 12 luglio, mentre pilotava il Phönix D.I numero 128.12, ha abbattuto un biposto italiano (tipo SAML) su territorio nemico. La sua quinta vittoria avvenne undici giorni dopo, il 23 luglio, quando abbatté un caccia Bristol F.2 Fighter del No. 139 Squadron RAF su Godega di Sant'Urbano (sia il pilota che l'osservatore sono periti nello scontro). In quel periodo la Flik 30J era basata sull'aeroporto di San Pietro al Campo (Aeroporto di Belluno). La sesta ed ultima vittoria è stata conquistata il 27 ottobre 1918, quando abbatté su un Aviatik D.I della Flik 74J un bombardiere pesante italiano Caproni Ca.44 di DeWitt Coleman della 6ª Squadriglia nella zona di Pergine Valsugana.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Norman L. R. Franks, Russell Guest, Gregory Alegi (1997) Above the War Fronts: The British Two-seater Bomber Pilot and Observer Aces, the British Two-seater Fighter Observer Aces, and the Belgian, Italian, Austro-Hungarian and Russian Fighter Aces, 1914-1918: Volume 4 of Fighting Airmen of WWI Series: Volume 4 of Air Aces of WWI. Grub Street. ISBN 978-1-898697-56-5.
  • (EN) O'Connor, Martin (1994). Air Aces of the Austro-Hungarian Empire 1914 - 1918. Flying Machines Press. ISBN 978-0-9637110-1-4.
  • szerk.: Gondos László: Repülőászok 1914-1918. Budapest: Zrínyi Kiadó, 87-88. o. (2015). ISBN 978-963-327-634-1
  • (EN) Chant, Christopher (2002). Austro-Hungarian Aces of World War 1. Wellingborough, UK: Osprey Publishing.
  • (EN) Grosz, Peter M. (1993). Austro-Hungarian Army Aircraft of World War One. Mountain View, CA: Flying Machines Press