Rocca d'Evandro
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Rocca d'Evandro comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Emilia Delli Colli (Lista civica "Esperienza - Legalita - Innovazione") dal 26-05-2019 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 41°23′N 13°53′E / 41.383333°N 13.883333°E | ||
Altitudine | 83 m s.l.m. | ||
Superficie | 49,54 km² | ||
Abitanti | 3 136[1] (31-3-2019) | ||
Densità | 63,3 ab./km² | ||
Frazioni | Bivio Mortola, Camino, Campolongo, Casamarina, Centro Storico, Cocuruzzo, Mortola, Vallevona | ||
Comuni confinanti | Cassino (FR), Castelforte (LT), Galluccio, Mignano Monte Lungo, San Vittore del Lazio (FR), Sant'Ambrogio sul Garigliano (FR), Sant'Andrea del Garigliano (FR), Sant'Apollinare (FR), Sessa Aurunca | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 81040 | ||
Prefisso | 0823 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 061069 | ||
Cod. catastale | H398 | ||
Targa | CE | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] | ||
Cl. climatica | zona D, 1 466 GG[3] | ||
Nome abitanti | Roccavandresi | ||
Patrono | san Rocco | ||
Giorno festivo | 8 maggio | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Rocca d'Evandro nella provincia di Caserta | |||
Sito istituzionale | |||
Rocca d'Evandro è un comune italiano di 3 136 abitanti della provincia di Caserta in Campania. Prima dell'XI secolo nota come Rocca di Bandra o Rocca di Vandra o Vandra.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Il paese è collocato su di un piccolo colle ai piedi del monte Camino. La fortezza arroccata in cima al borgo di Rocca d'Evandro domina l'ampia vallata del Garigliano tra i monti Aurunci, il monte Cairo e le Mainarde, che racchiudono una terra ricca di storia e bellezze paesaggistiche.
Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]
Incerta l'origine del toponimo. "Rocca" si riferisce al castello, ma prima dell'XI secolo la località era un insediamento posto a valle, forse di origine romana, forse nato in seguito all'esodo delle popolazioni di Casinum ed Aquinum nel 582 a seguito delle scorrerie del longobardo Zotone, duca di Benevento.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Sorgono nel territorio del comune testimonianze d'insediamenti romani come l'approdo vinario in località Porto di Mola - Mortola e forse la stessa Vandra. Il castello, a cui è legata la vita del borgo, nasce intorno al X secolo. La sua posizione strategica è causa di dure contese per il suo dominio. In un documento dell'11 luglio 961 se ne attesta la cessione dai principi di Capua e Benevento al monastero di San Salvatore.
Nel 1117 e nel 1343 due terremoti devastano molti centri della zona, tra cui Montecassino. Nel XIV secolo Montecassino prende possesso della fortezza.
Agli inizi del XVI secolo, con Camino e Mignano, Rocca d'Evandro è tra i possedimenti di Ettore Fieramosca. Poi nel 1534, conquistato il Regno di Napoli, Carlo V ne fa dono alla poetessa Vittoria Colonna per il suo contributo. Gli ultimi feudatari furono i Cedronio, prima baroni e dal 1677 marchesi di Rocca d'Evandro.
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
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Medaglia d'argento al merito civile |
«Comune strategicamente importante, posto sulla Linea Gustav, durante l'ultimo conflitto mondiale si trovò al centro degli opposti schieramenti, subendo violenti rastrellamenti da parte delle truppe tedesche e devastanti bombardamenti alleati, che provocarono la morte e il ferimento di numerosissimi cittadini e la quasi totale distruzione dell'abitato. La popolazione, costretta allo sfollamento e all'abbandono di tutti i beni personali, dovette trovare rifugio nelle località vicine, tra stenti e dure sofferenze. Ammirevole esempio di spirito di sacrificio ed amor patrio.» — Rocca d'Evandro (CE), 1943 - 1944 |
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Per secoli la vita a Rocca d'Evandro si identifica con quella del suo castello. Dal 1980 il castello è di proprietà del comune, che lo acquista per salvaguardarne il patrimonio storico e recuperarlo come patrimonio culturale della collettività. Dal 1983 sono stati avviati lavori di restauro sotto la sorveglianza della Sovrintendenza per i beni ambientali, artistici, architettonici e storici di Caserta e Benevento. La sua posizione strategica, che un tempo lo rese prezioso per gesta militari, oggi ben si presta ad un uso turistico e culturale.
Importante testimonianza del periodo romano sono anche i resti di un approdo vinario venuti alla luce in località Mortola, nella zona cosiddetta di Porto di Mola.
Notevoli sono le chiese del Settecento di Santa Maria Maggiore e del Farneto; del Seicento invece è il santuario di Monte Camino posto a circa 1000 m s.l.m., che si può raggiungere a piedi; l'eremo dell'Eterno Padre su Monte Maggiore (XVI secolo); la chiesa di Santa Maria di Mortola, vicino a Suio, e la cappella di San Tommaso del XV secolo, entrambe ristrutturate.
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[4]

Religione[modifica | modifica wikitesto]
La popolazione professa per la maggior parte la religione cattolica e afferisce alla diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, ma fino all'anno 2014 faceva parte dell'abbazia territoriale di Montecassino.
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1988- | 1990 | Antonio Marandola | Partito Socialista Democratico Italiano | Sindaco | |
1990- | 1995 | Antonio Marandola | Partito Socialista Democratico Italiano | Sindaco | |
1995- | 1999 | Antonio Marandola | Alleanza Nazionale | Sindaco | |
1999- | 2004 | Antonio Marandola | Alleanza Nazionale | Sindaco | |
2004- | 2009 | Carmine Domenicano | Lista Civica | Sindaco | |
2009- | 2014 | Angelo Marrocco | Lista Civica | Sindaco | |
2014- | 2019 | Angelo Marrocco | Lista Civica | Sindaco | |
2019- | in carica | Emilia Delli Colli | Lista Civica | Sindaco |
Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2019.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Adolfo Panarello, …rocca, quæ Bantra dicitur… Storia ed evoluzione del castello di Rocca d'Evandro dalle origini all'eversione della feudalità, Adolfo Panarello, 2000.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Rocca d'Evandro
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Rocca d'Evandro nel mondo, su roccadevandro.net.
- Sito istituzionale, su comuneroccadevandro.it.