Roberto Spizzichino

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Roberto Spizzichino
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereJazz
Pop
Strumentobatteria

Roberto Spizzichino (Roma, 10 gennaio 1944Pescia, 21 novembre 2011) è stato un batterista, artigiano e artista italiano.

Ha suonato come batterista, sia dal vivo che per la registrazione di album, per numerosi artisti fra i quali Romano Mussolini, Pino Daniele, Mia Martini e Anna Oxa[1][2]. In seguito si è dedicato alla lavorazione di piatti per batteria. È questa seconda attività che lo ha reso noto in tutto il mondo tra gli appassionati di batteria e percussione, grazie alla qualità e le particolari sonorità delle sue creazioni; era, secondo alcune fonti, venerato come l'unico 'master cymbalist'[3].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato in una famiglia di origini ebraiche, aveva seguito studi di chimica[4]; batterista autodidatta[5], a 18 anni insegnava batteria e suonava con professionisti[4]. Negli anni '70 ha suonato con Eddie "Lockjaw" Davis, Harry "Sweets" Edison, Dexter Gordon, Buck Clayton, Chet Baker e altri[3][4]. Ha fatto parte, inoltre, del trio di Amedeo Tommasi con Piero Montanari[5], che lo chiamava affettuosamente "piattaio matto" e che riferisce che era soprannominato "Demostene"[2]. Marcello Rosa, che suonò con lui in tournée insieme a Mussolini, Montanari e Tony Scott, ebbe a definirlo «il più swingante batterista con cui abbia mai suonato: il suo shuffle era strepitoso»[6]

Per un periodo di circa 4 anni[7] ha lavorato con la UFIP di Pistoia[1][3][8], che lasciò per avviare una sua piccola azienda artigiana[8]. Uno dei suoi prodotti più importanti realizzati per la UFIP fu la serie multicolore Tiger[8][9], suonata fra gli altri da Bernard Purdie[1].

Nel 1977, vuole una nota leggenda[2][5], affascinato dai vecchi piatti della Zildjian serie K andò a cercare la fabbrica originale ad Istanbul, ma la trovò chiusa, così, alla ricerca delle sonorità perdute dei vecchi K, decise di iniziare a creare da solo dei piatti[1][3].

Intanto nel 1978 suonò con Amedeo Tommasi nella colonna sonora di Jazz band, serie televisiva di Pupi Avati[10].

Un piatto Spizzichino da 22 pollici, sopra e sotto

Nel 1980 iniziò a martellare delle forme in lega B20 (80% rame, 20% stagno)[4] sperimentando fino a ricreare dei piatti simili ai migliori vecchi "K"[8]. Questi piatti con il logo "SPIZZ"[4] (o "Italian Spizz"[8]) trovarono un'ottima accoglienza tra i batteristi jazz in ambito internazionale (Joey Baron[9], Peter Erskine, Ricky Sebastian, Adam Nussbaum, Dave Weckl, Billy Higgins fra i tanti). La distribuzione in America fu curata dal negozio The Modern Drum Shop di New York[1][8][9].

Nel 1988 Roberto avviò una collaborazione con Robert Bespeco[5], producendo 4 serie economiche, mentre usciva dai listini la serie B20[8]. Il logo SPIZZ fu venduto alla società di Bespeco. In seguito, in collaborazione con Paul Real e dopo una visita a Wuhan, città della Cina in cui indagò sui materiali[4], costruì dei prototipi, denominati "Wuhan Spizz", ma ne rimase insoddisfatto; erano prodotti senza il suo controllo o la sua approvazione[5]. Decise successivamente di abbandonare il progetto da lui non più approvato[4].

Al principio degli anni '90 si era trasferito a Pescia in Toscana[4], dove in un laboratorio artigianale iniziò a produrre piatti artigianali e batterie musicali con il logo "R.Spizzichino". In questo periodo ha collaborato con diversi jazzisti toscani come Mauro Grossi, Andrea Pellegrini, Nino Pellegrini e altri.

Intorno al 2002, ha iniziato inoltre a produrre piatti sinfonici, attualmente in uso in orchestre sinfoniche di tutto il mondo[4] (Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Berliner Philharmoniker, Royal Concertgebouworchestra, Wienersymphoniker, Metropolitan Opera House, New York Philharmonic, Maggio Musicale Fiorentino, Gran Teatro La Fenice e altre).

Edoardo Giachino possiede una delle più interessanti collezioni di piatti sinfonici Spizzichino.

È scomparso nel Novembre del 2011 all'età di 67 anni[11].

Il marchio Spizz è stato in possesso della Universal Percussion, che nel risolvere una vertenza contro la Dunnett Classic Drums di Ronn Dunnett, attestò pubblicamente e con chiarezza che i piatti "Spizz" venduti dal 2016 dalla Universal non hanno alcuna relazione con piatti prodotti da Spizzichino in Italia[12]. In seguito, l'intera serie "Spizz" di Universal Percussion, realizzata in Turchia in lega B25, sarebbe stata acquistata da un negozio di strumenti musicali di Norfolk, Virginia[13].

Nel 2022, a Livorno, alla memoria di Spizzichino, definito lo Stradivari dei piatti, è stata dedicata la Grande Jam Session Tradizionale a cura del Comitato Unesco Jazz Day Livorno[14] presso l'Auditorium Cesare Chiti del Conservatorio Pietro Mascagni.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Fabio Portinari, Piatti SPIZZ - Chi era Roberto Spizzichino?, su imparalabatteria.com.
  2. ^ a b c Piero Montanari, La strana storia di Spizz, su globalist.it, 25 novembre 2011.
  3. ^ a b c d La morte di Spizzichino, "Quel genio assoluto che creava strumenti, ha fatto grande il jazz", su lanazione.it, 24 novembre 2011.
  4. ^ a b c d e f g h i Artist biography - Roberto Spizzichino, su drummerszone.com.
  5. ^ a b c d e Italian cymbalsmith "Spizz" dies of leukemia, su drummerszone.com, 22 novembre 2011.
  6. ^ Marcello Rosa, Amari accordi, LIT Edizioni - ISBN 886231759X
  7. ^ E’ morto artigiano dei piatti, ex batterista “Spizz”, su laprovinciadivarese.it.
  8. ^ a b c d e f g Guido Facchin, Le percussioni, Ed. EDT, 2000 - ISBN 8870632512
  9. ^ a b c Hugo Pinksterboer, The Cymbal Book, Ed. Hal Leonard Co., 1993 - ISBN 1476866392
  10. ^ Enrico Pieranunzi, Jazzin’ Together Again – Dr. Dixie Jazz Band, su slmc.it.
  11. ^ Notizia della morte da TMNews (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2011).
  12. ^ Universal Percussion Resolves Dispute, su musicincmag.com, 8 maggio 2017.
  13. ^ (EN) Christian Wissmuller, Scarborough Purchases Inventory of Spizz Cymbals from Universal Percussion, su MMR - Musical Merchandise Review, 29 agosto 2018.
  14. ^ Toscana Eventi & News, ... due eventi speciali per ricordare Roberto Spizzichino e Charles Mingus.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Maurizio Mini, Andrea Pellegrini, Livorno, dalla 'musica americana' al Jazz - La storia, le storie, Livorno, Erasmo, 2013, ISBN 978-88-89530-55-9, Collana Erasmo Musica - I Quadrati (p. 161)

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]