Roberto Russo (scrittore)
Roberto Russo (Napoli, 3 marzo 1960) è un drammaturgo italiano.
“Chapeau! All’amore senza risparmio.
Chapeau! Anche a quello dileggiato e che ti dileggia.
Chapeu! Al Sogno che ci ridesta e Incubi e Meraviglie, trasforma in Poesie!”[1]
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Dopo una lunga esperienza in network nazionali e alla Rai, come conduttore radiofonico e programmista regista, Roberto Russo approda nel 1993 alla scrittura teatrale e nel’95, con “Neroluce” è uno dei vincitori del Laboratorio del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa. Fondamentali per la sua formazione sono stati gli incontri con Giorgio Strehler nel ’95, e con Franco Carmelo Greco, Professore Ordinario di Storia del Teatro alla Facoltà di Lettere dell’Università di Napoli.
Applicando alla sua scrittura scenica lo schema della “ Tripartizione Eduardiana” (Soggetto, Sceneggiatura e Dialogo) spazia dall’uso della Lingua Napoletana all’Italiano, variando tematiche, argomenti ed epoche e prediligendo, di fondo, un’approfondita analisi socio- psicologico-sentimentale dei personaggi e degli argomenti storici trattati.
Le linee direttrici della sua ispirazione toccano il Teatro Civile in opere come “Il Re” del 1998, “La Camorra sono io” del 2007, e “Silvia ed i suoi colori” del 2014 (tutti inseriti e reperibili nella Biblioteca Digitale sulla Camorra della Facoltà di Filologia della Federico II), ma anche il Teatro Storico-Sociale con una spiccata predilezione per avvenimenti collegati alla storia di Napoli ( “Muricena”, “Coda ‘e lacerta” e “Il Grande Cirillo” ambientati durante la Repubblica Napoletana del 1799; “Smatamorfea” sulla Peste del 1656; “La Rosa non ci ama” sulla vicenda del Principe di Venosa, Carlo Gesualdo, e di sua moglie Maria d’Avalos del 1590) fino ad un Teatro Surreale ed Intimista ( “Bassa Marea”, “Le Ombre”, “Neroluce”, “Il Tempo Supplementare” ed altri) con il quale si addentra nel cupo cono d’ombra di una borghesia carnefice/vittima di convenzioni e cliché.
Di rilievo nelle sue opere è anche la ricerca sull’uso della Lingua Napoletana che passa dallo slang di alcuni testi, a forme dialettiche auliche e costruite di altri componimenti. Da sottolineare che proprio all’incrocio fra Nuovo Teatro e Teatro di Tradizione, il suo “ ‘O Schiaffo”, rilettura integrale della sceneggiata degli anni ’30 di Vitale, inaugura nell’autunno del 2006 il Teatro Trianon Viviani di Napoli.
Nel suo teatro la ricerca del lirismo è proposta come via di salvezza contrapposta ad una omologazione che appiattisce esistenze e creatività ( “Chapeau!” del 2017 e “la fine del Mondo” del 2020)
Molteplici le sue collaborazioni: dal saggista Saul Gerevini, dai cui studi trae spunto per due testi incentrati sulla Questione Shakespeariana ( “Johannes Factotum” del 2015, “ Will non era Shakespeare” del 2020), all’attore Agostino Chiummariello, regista ed interprete di molti suoi lavori, a Riccardo Polizzy Carbonelli, interprete nel 2012 di “ Mortal Kabaret”, tratto dal Mein Kampf di Hitler, per la regia di Fabrizio Bancale e presentato a Benevento Città Spettacolo, a Irma Ciaramella e Francesco Cordella, interpreti de “Il Tempo Supplementare”, fino a Cloris Brosca interprete de “La Rosa non ci ama” nel 2019 e a Evelina Nazzari e Gaia Riposati interpreti nel 2011 di “Bassa Marea” per la regia di Bancale. Dal 2017 è sorto un connubio artistico con il regista ed interprete Gianni De Feo che ha prodotto la messa in scena di “Chapeu!”, de “La Rosa non ci ama” e de “La fine del Mondo” nel 2020.
Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
NEROLUCE | Laboratorio Drammaturgia Piccolo Teatro | Vincitore 1995 | |
ESERCIZI DEL GIORNO | Premio Studio 12 di Roma | Finalista 1996 | |
VISITE FUORI ORARIO | Premio Flaiano | Segnalato 1997 | |
Fondi La Pastora | Finalista 1997 | ||
Premio Rosso di san Secondo | Segnalato 1997 | ||
Selezionato dall’OUTIS | 1999 | ||
LE OMBRE | Fondi La Pastora | Finalista 1998 | |
LE MANI APERTE | Il Garofano Verde | Selezionato 2001 | |
“ROSSO!” | Premio SportOpera | Vincitore 2005 | |
CONFITEOR | Schegge d’Autore Roma | Vincitore 2006 | |
Festival Corti Teatrali di Mompeo | Vincitore 2006 | ||
LA CAMORRA SONO IO | Menzione Speciale Premio Elsa Morante Isola di Procida | 2007 | |
SILVIA ED I SUOI COLORI | Bando Micro Progettazione Prov. Di Caserta | Vincitore 2014 |
Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]
ALLA FINE DEL VIALE (da La Ferita) – Ed. Ad est dell’equatore – 2009
LA CAMORRA SONO IO – Graus Editore – 2007
IL TEATRO DI ROBERTO RUSSO Vol. 1 – Guida Editore - 2018
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Chapeau!.