Roberto Molinelli (scultore)
Questa voce o sezione sull'argomento scultori italiani non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
|
Roberto Molinelli (Genova, 1961) è uno scultore e attrezzista cinematografico italiano.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Dopo il Liceo Artistico inizia la sua attività professionale come decoratore-scenografo nel settore del turismo.
Nel 1986 si trasferisce a Roma, dove comincia a collaborare con la ZED S.F.X., società di effetti speciali con la quale realizza installazioni ed oggetti per il cinema, la pubblicità e il teatro.
Dal 1989 affianca a questa anche l’attività di attrezzista occupandosi dell’allestimento di numerose fiction, film e programmi TV.
Ora lavora come attrezzista e come scultore.
Scrab[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1990 inizia la sua attività di scultore[1][2]. Il suo lavoro nel cinema, televisione e pubblicità, gli ha permesso di conoscere materiali e di affinare tecniche. Inizialmente si ispira ad artisti come H.R. Giger, Dave Mc Kean, Mike Mignola ed a registi quali David Cronenberg, Tim Burton e David Lynch.
La prima serie, i “Tecnomorfi” (1990-1998), è un connubio tra archeologia industriale e arte primitiva.
La seconda serie, i “Paleomorfi” (1998-2000), è un bestiario fantastico in cui gli esemplari si presentano come reperti fossili.
Dal 2000 ad oggi compone le “Icone”, una reinterpretazione dell’arte bizantina e dell’arte sacra che utilizza oggetti del quotidiano, e infine gli “Archeomorfi”.
Esposizioni[modifica | modifica wikitesto]
- “Museo del Fango” Fondazione G. Mazzullo - Palazzo dei Duchi di S. Stefano - Taormina 2010
- “54ª Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia” - Padiglione Italia - Palazzo delle Esposizioni - Torino 2011
- “Compromissioni” - Fondazione G. Mazzullo – Palazzo dei Duchi di S. Stefano - Taormina 2012
- “Di Demoni e Dei” - Interazioni Art Gallery – Roma 2013
- “Cronache Cicliche” - La Clessidra Sala Blu – Roma 2013
Cinema[modifica | modifica wikitesto]
- 1989 "Con i piedi per aria", Vincenzo Verdecchi, Veradia film
- 1990 "Naufraghi sotto costa", Marco Colli, Orango film
- 1993 "La via del cibo", Paolo Ippolito e Eugenio Donadoni, Open film
- 2000 "The discovery of heaven", Jeroen Krabbe, Metafilm italia (coproduzione nl gb it)
- 2002 "Turno di notte" (cortometraggio), Carmen Giardina, Cinecittà holding/Settimarte
- 2002 "Alla fine della notte", Salvatore Piscicelli, Centrale d’Essai
- 2010 "L’arrivo di Wang"[3], Manetti bros., Prod Manetti bros.
- 2010 "Quel che resta", Laszlo Barbo, produzione straordinaria
- 2016 "Zoolander2", Ben Stiller (per Makinarium[4])
- 2016 "Ben Hur", Timur Bekmambetov (per Makinarium)
- 2016 "Il confine", Carlo Carlei, Payper Moon
- 2016 "Cruel Peter", Ascanio Malgarini e Christian Bisceglia, Makinarium/taa daa/imago film (per Makinarium)
- 2021 "Cromosoma X" Lucia Bulgheroni
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Interazioni Art Gallery, presenta Di demoni e dei… , la personale di Roberto Molinelli - Oltre le colonne, in Oltre le colonne, 26 gennaio 2013. URL consultato il 14 marzo 2018.
- ^ Redazione, LA CLESSIDRA SALA BLU | Artribune, su Artribune. URL consultato il 14 marzo 2018.
- ^ The Arrival of Wang (2011). URL consultato il 14 marzo 2018.
- ^ Factory - People | Makinarium, su Makinarium. URL consultato il 14 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2018).