Ritratto di Armand Jean Le Bouthillier de Rancé

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Ritratto di Armand Jean Le Bouthillier de Rancé
AutoreHyacinthe Rigaud
Data1696-1697
Tecnicaolio su tela
Dimensioni196×149 cm
UbicazioneAbbazia di Notre-Dame de la Trappe, Soligny-la-Trappe

Ritratto di Armand Jean Le Bouthillier de Rancé è un dipinto realizzato tra il 1696 ed il 1697 dal pittore francese Hyacinthe Rigaud che rappresenta l'abate Armand Jean Le Bouthillier de Rancé, fondatore dei trappisti. Gran parte della storia di questo dipinto ci è pervenuta grazie alle Mémories redatte dal duca Louis de Rouvroy de Saint-Simon.[1]

Genesi dell'opera[modifica | modifica wikitesto]

Il quadro, all'apparenza uno dei tanti ritratti eseguiti da Hyacinthe Rigaud nella sua lunga carriera, ha in realtà una storia particolarissima, non solo per il personaggio raffigurato, ma anche per le condizioni in cui il dipinto è stato realizzato. La storia ci è narrata dal duca di Saint-Simon nelle sue Mémories.

L'abate Armand Jean Le Bouthillier de Rancé, fondatore dell'ordine dei trappisti e personaggio influente della sua epoca nella chiesa francese, si era sempre rifiutato di farsi eseguire un qualsivoglia ritratto, fatto confermato anche dal d'Argenville, biografo ufficiale di Rigaud:

«Alcune persone, e tra queste vi era il duca di Saint-Simon, erano desiderose di avere un ritratto di padre de Rancé, da quando si era ritirato a La Trappe e viveva lì nel massimo distacco dalle cose del mondo. Sollecitato più volte per essere dipinto, il solitario aveva sempre, costantemente rifiutato […]»

.

Il duca utilizzò quindi uno stratagemma curioso per ottenere un'effigie del sacerdote che consisteva nel portarsi frequentemente a far visita al padre in compagnia del pittore, travestito da straniero, di modo che l'artista potesse memorizzarne i lineamenti e li potesse mettere sulla tela poche ore dopo. Saint-Simon riporta nelle sue memorie che questa messa in scena fosse assolutamente fantastica, ma che alla fine Rigaud apparisse molto stanco e che avesse richiesto molte visite per perfezionare il realismo del suo ritratto. Lo stesso Saint-Simon riporta come in questa operazione Rigaud si impegnasse a fondo e particolarmente dal momento che, essendo balbuziente, egli evitava di entrare in conversazione ma si limitava ad annuire, concentrandosi completamente sui tratti dell'uomo. Il resto della composizione, come confermato da Saint-Simon, venne realizzando successivamente, sfruttando un modello in posa.

Ovviamente, la copia originale pagata dal duca non è quella che venne lasciata successivamente all'Abbazia di La Trappe, ma è ad oggi l'unica presente e che rappresenti il volto del Bouthillier de Rancé.

Le copie[modifica | modifica wikitesto]

Data la fama del personaggio, dell'autore del dipinto e della curiosa vicenda che vide la genesi dell'opera, il dipinto fu particolarmente richiesto. La copia oggi presente all'abbazia di cui Armand Jean Le Bouthillier de Rancé fu abate, venne realizzata nel 1700, dopo la sua morte. Essa, ad oggi l'unica sopravvissuta della mano medesima di Rigaud, era derivata dall'originale dipinto dal medesimo autore per il duca di Saint-Simon. Dopo gli esemplari di Rigaud, il dipinto venne riprodotto in un gran numero di copie da altri artisti, tra cui le più famose sono:

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • « Iconographie de l’abbaye de la Trappe et de l’abbé de Rancé », in Cahiers Percherons, n° 35, 1973.
  • Claude Colomer, La famille et le milieu social du peintre Rigaud, Perpignan, Connaissance du Roussillon, 1973.
  • Antoine Joseph Dezallier d'Argenville, Abrégé de la vie des plus fameux peintres, avec leurs portraits gravés en taille-douce, les indications de leurs principaux ouvrages, Quelques réflexions sur leurs Caractères, et la manière de connoître les dessins des grands maîtres, IV, Paris, De Bure, 1745.
  • ISBN 285998285X Stéphan Perreau, Hyacinthe Rigaud (1659-1743), le peintre des rois, Montpellier, Nouvelles Presses du Languedoc, 2004. Template:Plume
  • Joseph Roman, Le livre de raison du peintre Hyacinthe Rigaud, Paris, Laurens, 1919.
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