Ripartizione dei seggi al Parlamento europeo
La ripartizione dei seggi al Parlamento europeo tra ciascuno stato membro dell'Unione europea è regolata dai Trattati sull'Unione europea. La ripartizione dei seggi non è proporzionale alla popolazione dei singoli stati, e non riflette nessuna formula matematica particolare. Nei trattati si definisce l'assegnazione dei seggi con il termine di proporzionale digressivo nei confronti della popolazione degli stati membri. Il processo può essere comparato alla composizione del Collegio Elettorale utilizzato per eleggere il Presidente degli Stati Uniti d'America in quanto gli stati più piccoli ottengono più seggi nel collegio elettorale di quanti la loro popolazione darebbe loro diritto.
Il Parlamento europeo conta attualmente 705 membri. Prima dell'uscita del Regno Unito i membri erano 751, ossia 750 più il presidente.
Premesse[modifica | modifica wikitesto]
Quando fu istituito il Parlamento negli anni '50, al tempo composto da 78 membri e chiamato "Assemblea Comune della Comunità europea del carbone e dell'acciaio", gli stati più piccoli (Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi) erano preoccupati di essere sottorappresentati, pertanto a loro fu assegnato un numero di seggi maggiore di quello che la loro popolazione avrebbe permesso. I membri salirono a 142 quando l'Assemblea si espanse per coprire anche la Comunità europea e la Comunità europea dell'energia atomica.[1]
Da lì, il numero dei componenti crebbe ad ogni allargamento dell'Unione europea; i deputati raggiunsero quota 626 nel 1995, con il Trattato di Amsterdam che fissò il limite massimo a 700. Il Trattato di Nizza del 2003 alzò il limite a 732 e stabilì la futura distribuzione dei seggi tra i 27 stati. Nel 2007 entrarono nella UE anche Romania e Bulgaria, con rispettivamente 35 e 18 eurodeputati, il che spinse temporaneamente il numero dei membri oltre il tetto, fino a 785.[1] Nel 2009 il numero scese a 736.
Il sistema di Nizza[modifica | modifica wikitesto]
Le ultime elezioni europee si sono tenute con le regole del Trattato di Nizza, che prevedeva un numero massimo di seggi pari a 736, nonostante questa cifra sia poi stata superata con l'accesso di nuovi stati membri dell'Unione senza una corrispondente riduzione del numero dei seggi degli altri stati membri. Questo avvenne nel 2007, con l'ingresso di Romania e Bulgaria, quando il numero di seggi aumentò temporaneamente fino a 785. Con le elezioni europee del 2009 i seggi tornarono a 736.[1]
Il totale di 736 seggi per circa 500 milioni di cittadini europei significa che il rapporto è di un rappresentante ogni circa 670.000 abitanti, in media. Alcuni stati dividono il proprio territorio in circoscrizioni sub-nazionali, e alcune suddivisioni possono portare il sistema a non essere più proporzionale.
- Influenza relativa degli elettori dei diversi stati europei (2003)[2]
Stati membri |
Popolazione milioni |
MPE |
Abitanti per MPE |
Influenza |
---|---|---|---|---|
Austria | 8,27 | 17 | 486.235 | 1,71 |
Belgio | 10,51 | 22 | 477.773 | 1,74 |
Bulgaria | 7,72 | 17 | 454.059 | 1,83 |
Cipro | 0,77 | 6 | 127.667 | 6,52 |
Danimarca | 5,43 | 13 | 417.538 | 1,99 |
Estonia | 1,34 | 6 | 224.000 | 3,72 |
Finlandia | 5,26 | 13 | 404.308 | 2,06 |
Francia | 62,89 | 72 | 873.417 | 0,95 |
Germania | 82,43 | 99 | 832.606 | 1,00 |
Grecia | 11,13 | 22 | 505.682 | 1,65 |
Irlanda | 4,21 | 12 | 350.750 | 2,37 |
Italia | 58,75 | 72 | 816.000 | 1,02 |
Lettonia | 2,3 | 8 | 286.875 | 2,90 |
Lituania | 3,4 | 12 | 283.583 | 2,94 |
Lussemburgo | 0,46 | 6 | 76.667 | 10,86 |
Malta | 0,4 | 5 | 80.800 | 10,30 |
Paesi Bassi | 16,33 | 25 | 653.360 | 1,27 |
Polonia | 38,16 | 50 | 763.140 | 1,09 |
Portogallo | 10,57 | 22 | 480.455 | 1,73 |
Regno Unito | 60,64 | 72 | 839.194 | 0,99 |
Repubblica Ceca | 10,25 | 22 | 465.955 | 1,79 |
Romania | 21,61 | 33 | 654.848 | 1,27 |
Slovacchia | 5,39 | 13 | 414.538 | 2,01 |
Slovenia | 2 | 7 | 286.143 | 2,91 |
Spagna | 43,76 | 50 | 875.160 | 0,95 |
Svezia | 9,05 | 18 | 502.667 | 1,66 |
Ungheria | 10,08 | 22 | 458.045 | 1,82 |
Il sistema di Lisbona[modifica | modifica wikitesto]
Con il Trattato di Lisbona, il tetto massimo dei numero di eurodeputati fu innalzato a 750, con un massimo di 96 e un minimo di 6 per stato. I seggi continuano a essere distribuiti secondo il sistema "proporzionale degressivo" rispetto alla popolazione degli stati membri.[3] La Germania ha perso tre seggi, mentre la Spagna ne ha guadagnati quattro. Francia, Svezia e Austria hanno ottenuto due seggi in più a testa, e altre otto nazioni hanno guadagnato un seggio.[4] Successivamente alla adesione della Croazia all'Unione europea il 1º luglio 2013 con ulteriori 12 seggi, la distribuzione fu modificata per le elezioni europee del 2014[5], con dodici Paesi che hanno perso un seggio (inclusa la Croazia stessa).
Cambiamenti sulla ripartizione dei seggi europei tra il Trattato di Nizza e il Trattato di Lisbona (calcolato ai fini delle elezioni europee del 2009):
Paese | 2007 Nizza |
2009 Nizza |
2014 Lisbona |
2014 c + Croazia |
---|---|---|---|---|
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99 | 99 | 96 | 96 |
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24 | 22 | 22 | 21 |
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14 | 13 | 13 | 13 |
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78 | 72 | 74 | 74 |
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24 | 22 | 22 | 21 |
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– | – | – | 11 |
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78 | 72 | 73 | 73 |
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24 | 22 | 22 | 21 |
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13 | 12 | 12 | 11 |
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78 | 72 | 73 | 73 |
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24 | 22 | 22 | 21 |
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13 | 12 | 12 | 11 |
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54 | 50 | 54 | 54 |
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19 | 18 | 20 | 20 |
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9 | 8 | 9 | 8 |
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54 | 50 | 51 | 51 |
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18 | 17 | 19 | 18 |
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7 | 7 | 8 | 8 |
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35 | 33 | 33 | 32 |
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18 | 17 | 18 | 17 |
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6 | 6 | 6 | 6 |
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27 | 25 | 26 | 26 |
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14 | 13 | 13 | 13 |
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6 | 6 | 6 | 6 |
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24 | 22 | 22 | 21 |
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14 | 13 | 13 | 13 |
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6 | 6 | 6 | 6 |
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5 | 5 | 6 | 6 |
Totale | 785 | 736 | 751 b | 751 b |
- a Include Gibilterra, ma non gli altri Territori Britannici d'Oltremare, basi militari o Dipendenze della Corona Britannica.
- b Il Presidente non è conteggiato ufficialmente, pertanto il numero di eurodeputati resta a 750.
- c Come proposto dal Parlamento europeo il 13 marzo 2013[5].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c Composition of the European Parliament, su ena.lu, European NAvigator. URL consultato il 12 giugno 2007.
- ^ Europäische Verfassung: Das Demokratiedefizit, su spiegel.de, Spiegel Online, 2 ottobre 2003. URL consultato il 13 gennaio 2012.
- ^ Distribution of EP seats: Constitutional Affairs Committee approvals proposal, su Europa.eu, 2 ottobre 2007. URL consultato il 10 ottobre 2001 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2008).
- ^ Composition of the European Parliament after European elections in June 2009, su Europa.eu, 11 ottobre 2007. URL consultato il 10 ottobre 2001 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2007).
- ^ a b Composition of the European Parliament with a view to the 2014 elections, su Europa.eu, 13 marzo 2013. URL consultato il 22 luglio 2013.