Rio de San Trovaso

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Rio de San Trovaso
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Veneto
Provincia  Venezia
Comune Venezia
Coordinate45°25′52″N 12°19′35.8″E / 45.431111°N 12.326611°E45.431111; 12.326611
Dimensioni
Lunghezza0,34 km
Larghezza(media) 0,0105 km
Mappa di localizzazione: Venezia
Rio de San Trovaso
Rio de San Trovaso

Rio de San Trovaso è un canale veneziano situato nel sestiere di Dorsoduro. Collega il Canale della Giudecca con il Canal Grande.[1]

Origine del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome del rio viene dall'antica chiesa con dedicazione ai santi Gervasio e Protasio, denominazione che è stata contratta dai veneziani in Trovaso.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Facciata laterale della chiesa di San Trovaso che permette l'ingresso dal transetto e rivolta verso il canale

Il tracciato del rio inizia a nord dal canal Grande e si sviluppa verso sud, pressoché rettilineo, congiungendosi al canale della Giudecca tagliando la riva delle Zattere[2]. Partendo dalla Salute è l'ultimo dei canali che consente questo diretto collegamento; la posizione e la maggiore larghezza (10,5 metri mediamente)[3] rispetto agli altri, caratteristica che ne consente un'agevole navigazione nei due sensi, lo rende una via d'acqua utilizzata. Immediatamente alla partenza si biforca verso sud ovest incuneandosi nello stretto rio della Toletta mentre a sud, dopo lo squero di San Trovaso, accoglie l'innesto perpendicolare del rio degli Ognissanti che si sviluppa verso ovest parallelo al canale della Giudecca.

Quasi tutto il canale è affiancato da fondamente sui due lati. A est, benché l'affiancamento sia continuo e completo, la fondamenta assume nomi diversi. Dapprima il tratto di pertinenza privatadei palazzi Contarini rimane senza nome, poi fino al ponte centrale viene denominata fondamenta Priuli per diventare infine fondamenta Nani fino alle Zattere. La riva sul lato opposto, a ovest , ne fiancheggia solo una parte centrale ed è denominata fondamenta Bollani fino a quando si allarga in una propaggine del campo San Trovaso.

Il rio è attraversato da tre ponti:

  • Ponte delle Meravegie, in corrispondenza della calle della Toletta,prende il nome dalla famiglia proprietaria dell'omonimo palazzo a dispetto di una tradizione che lo vuole costruito in una notte; venne segnalato per la prima volta nel 1697 dal Coronelli e segnalato come bisognoso di restauri nel 1786 in quanto pericolante a causa delle pesanti bande laterali in muratura sostituite nel XIX secolo da ringhiere e colonnette[4];
  • Ponte di San Trovaso, al centro del rio, fu costruito nel 1532 come testimonia la scritta sulla ghiera MDXXXII che accompagnava un Leone in Moeca, scalpellato via dai francesi, sull'altro lato si salvarono le soaze (cornici) con le armi dei Provveditori de Comun che ne ordinarono la costruzione[5];
  • Ponte Longo, congiunge le zattere al ponte Longo con quelle ai Gesuati; la mappa del de' Barbari del 1500 documenta una originaria passerella in legno, questa struttura era più arretrata e collegava i sottoporteghi dei palazzi ai due lati del rio, quello più a est allora affacciato direttamente sul Canale della Giudecca; con il decreto del 8 febbraio 1520 i Savi magistrati alle acque[6] decisero di ristrutturare la riva delle Zattere, allora protetta solo da palizzate, e la costruzione in pietra di tutti i ponti dalla punta della Dogana; nel 1836 l'autorità asburgica decise di allargare tutta la riva e conseguentemente costruire l'attuale ponte più ampio con l'anomala (per la tradizione veneziana) arcata policentrica[7].

Luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Lato est (fondamente privata, Priuli e Nani)

Lato ovest (fondamenta Bollani e campo San Trovaso)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Venezia Touring, pp. 431-435.
  2. ^ Città dei rii 1999, p. 377.
  3. ^ Città dei rii 1999, p. 447.
  4. ^ Zucchetta 1992, p. 780.
  5. ^ Zucchetta 1992, p. 782.
  6. ^ In questo caso trattandosi opere in aree ai margini della città la competenza non poteva più essere quella dei Provveditori de Comun.
  7. ^ Zucchetta 1992, pp. 783-785.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Touring Club Italiano, Venezia, in Biblioteca di Repubblica, Italia, vol. 5, Milano - Roma, Touring club italiano - Gruppo editoriale L'Espresso, 2005, OCLC 799224309.
  • Gianpietro Zucchetta, Venezia ponte per ponte – ...vita, morte e miracoli dei 443 manufatti che attraversano i canali della città, vol. II, Venezia, Stamperia di Venezia, 1998.
  • Giovanni Caniato, Fabio Carrera, Vincenzo Giannoni e Philippe Paypaert (a cura di), Venezia la città dei rii, Venezia, Unesco-Insula-Cierre, 1999.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Rio San Trovaso, su conoscerevenezia.it. URL consultato il 17 aprile 2021.
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