Rifugio Pederü

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Rifugio Pederü
Ücia Pederü
Vista del rifugio
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Altitudine1 548 m s.l.m.
LocalitàSan Vigilio di Marebbe (BZ)
CatenaDolomiti
Coordinate46°38′18.31″N 12°02′29.04″E / 46.63842°N 12.0414°E46.63842; 12.0414
Dati generali
Inaugurazione1935
Proprietàfamiglia Pisching
Gestionefamiglia Pisching
Periodo di aperturaestivo ed invernale
Mappa di localizzazione
Map
Sito internet

Il rifugio Pederü (in ladino Ücia Pederü) è un rifugio situato nel Parco naturale Fanes - Sennes e Braies in Alto Adige, a 1.548 m s.l.m. Per il rifugio transita l'alta via n. 1.

Il rifugio è facilmente raggiungibile percorrendo la strada che porta da San Vigilio di Marebbe attraverso la val di Rudo (Rautal) in direzione sud-est.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fin dall'inizio della prima guerra mondiale la fine della val di Rudo venne occupata militarmente svolgendo la funzione di collegare il rifugio Fanes al rifugio Sennes, dove iniziarono a costruirsi alcune baracche facenti parte di un piccolo villaggio prevalentemente abitato da artigiani. Qui erano sorti gli accampamenti per i Kaiserjäger con annessi un lazzaretto, un cimitero e persino una riserva d'acqua. Per mantenere i collegamenti furono anche costruite apposite teleferiche e linee telefoniche. Vi fu trasportato un cannone Skoda Morser M11 395mm.[2]

Negli anni 20 il Regno d'Italia diede a Angelo Pisching il permesso di abbattere ciò che rimaneva del vecchio villaggio militare: bruciando le baracche le trasformò in carbone. Poche baracche non furono abbattute come ad esempio quella degli ufficiali che divenne il rifugio; altre vennero adibite a stalla, magazzino o deposito.

Dal 1935 la piccola baracca in legno degli ufficiali venne trasformata in un edificio in pietra, che fu completato solamente dopo la fine della seconda guerra mondiale dal figlio di Angelo, Adolf Pisching, che nel 1946 sposò Ida e iniziarono a vivere li.

Dal 1953 decisero di iniziare a costruire e ad affittare alcune camere e nel 1959 fu costruita la sala da pranzo ed una prima centrale idroelettrica. Ulteriori sviluppi del rifugio si realizzarono nel 1960, nel 1966 e nel 1974. Dal 1975 il rifugio iniziò ad aprire in entrambe le stagioni, estiva e invernale.[3]

Accessi[modifica | modifica wikitesto]

È possibile raggiungere il rifugio:

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]