Riccardo Cessi

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Imposizione del nome a San Giovanni Battista, Riccardo Cessi, affresco, 1892.

Riccardo Cessi (Dosolo, 1840Padova, 27 febbraio 1913) è stato un pittore italiano, attivo principalmente in Veneto.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di origini mantovane[1], nacque a Dosolo nel 1840.[2] Dopo aver approfondito gli studi all'Accademia di belle arti di Brera, alla fine degli anni settanta del XIX secolo si trasferisce a Rovigo, dove raggiunge l'apice della sua carriera.[1]

Dettaglio dell'Annuncio della nascita di San Giovanni Battista a Zaccaria, tempera su muro, 1892.

Dipinse cori e cappelle a Rovigo,[3] realizzando nel capoluogo polesano gli affreschi, tra gli altri, della chiesa di San Michele e della chiesa di Sant'Antonio Abate (più nota in città come San Domenico). Altre opere includono gli affreschi della chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista a Pincara, e della chiesa di San Martino, nel sestiere di Castello a Venezia.[2] Fu anche ritrattista, e dipinse, tra gli altri, un ritratto di Alessandro Manzoni, ora appartenente ai discendenti del pittore.[2] Portò quasi a termine un'illustrazione della Divina Commedia ad acquerello.[2] Un altro ritratto di Manzoni, a penna, è al Liceo Manzoni di Milano. Un ritratto a penna di Ludovico Ariosto è ora al Palazzo Municipale di Ferrara.[2]

Del suo lavoro si affermò che era capace di "combinare fedeltà illustrativa e lirismo".[1] Ebbe soprattutto commissioni ecclesiastiche, dipingendo scene bibliche. Fu con le opere dipinte per la Chiesa che raggiunse i suoi maggiori successi, essendo in grado di combinare le sue moderne conoscenze accademiche ai classici.[1]

Fu insegnante di disegno nella scuola normale femminile di Rovigo, di cui fu nominata prima direttrice la giovane Emma Tettoni. allieva di Carducci. Fondò una scuola di disegno a Lendinara nel 1868, e un'altra a Polesella. Riuscì a raggruppare un gran numero di adepti, e continuò a dipingere molte chiese della zona.[1]

La moglie Clementina Moretti diede alla luce Roberto, nato nel 1885 a Rovigo, che da adulto divenne un noto storico.[4]

Morì a Padova il 27 febbraio 1913.[2]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Paolo Preto, Una serata dedicata a Riccardo Cessi e alla scuola di disegno industriale, su La Voce di Rovigo. URL consultato il 20 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2021).
  2. ^ a b c d e f Comanducci, A.M., Riccardo Cessi, su galleriarecta.it, A.M. Comanducci ed. 1962. URL consultato il 20 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2021).
  3. ^ Camillo Semenzato, Guida di Rovigo, N. Pozza, 1966, pp. 165, 242, ISBN non esistente.
  4. ^ Riccardo Cessi, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonello Nave, Tra accademismo e liberty. Dipinti nelle chiese del Polesine, in «Arte Cristiana», XCVI, 848, settembre-ottobre 2008, pp. 353–358

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