Vaccinazioni per viaggi internazionali

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I paesi di tutto il mondo richiedono ai viaggiatori in partenza per altri paesi, o in arrivo da altri paesi, di essere vaccinati contro alcune malattie infettive al fine di prevenire epidemie. Ai controlli di frontiera, i viaggiatori sono tenuti a mostrare la prova di vaccinazione; il certificato più utilizzato è il Certificato internazionale di vaccinazione o profilassi.

Vaiolo (1944-1981)[modifica | modifica wikitesto]

Il primo certificato internazionale di vaccinazione contro il vaiolo è stato sviluppato dalla Convenzione sanitaria internazionale del 1944. Il certificato iniziale era valido per un massimo di 3 anni.

La politica presentava alcune pecche: i certificati di vaccinazione contro il vaiolo non erano sempre controllati da personale aeroportuale qualificato, o quando i passeggeri si trasferivano negli aeroporti di paesi esenti dal vaiolo. Le agenzie di viaggio avevano erroneamente fornito certificati ad alcuni clienti non vaccinati e si sono creati alcuni casi di documenti falsificati. Infine, una piccola percentuale dei passeggeri possessori di un certificato valido, contraevano il vaiolo perché vaccinati in modo improprio. Tuttavia, gli esperti concordano sul fatto che il possesso obbligatorio di certificati di vaccinazione aveva aumentato in modo significativo il numero di viaggiatori che si sono fatti vaccinare, contribuendo così a prevenire la diffusione del vaiolo.

Dopo che il vaiolo è stato debellato con successo nel 1980, il certificato internazionale di vaccinazione contro il vaiolo è stato annullato nel 1981.

Febbre gialla[modifica | modifica wikitesto]

La vaccinazione contro la febbre gialla, 10 giorni prima di entrare in questo paese o territorio, è richiesta per i viaggiatori provenienti da:

     Da tutti i paesi

     Paesi a rischio (compresi i trasferimenti aeroportuali)

[1]

     Paesi a rischio (esclusi i trasferimenti aeroportuali)

[2]

     Nessun requisito (paese a rischio)

[3]

     Nessun requisito (paese non a rischio)

I viaggiatori che desiderano entrare in determinati paesi o territori devono essere vaccinati contro la febbre gialla 10 giorni prima di attraversare il confine, ed essere in grado di presentare un certificato di vaccinazione ai controlli di frontiera.[4] Nella maggior parte dei casi, questo requisito era obbligatorio se il paese da cui provenivano i viaggiatori era stato designato dall'Organizzazione mondiale della sanità come "paese a rischio di trasmissione della febbre gialla". In alcuni paesi, non importava la provenienza del viaggiatore: tutti coloro che volevano entrare dovevano essere vaccinati contro la febbre gialla. Sono previste esenzioni per neonati, mentre nella maggior parte dei casi, qualsiasi bambino che abbia almeno 9 mesi o 1 anno deve essere vaccinato.[5]

Poliomielite (o polio)[modifica | modifica wikitesto]

La vaccinazione antipolio è richiesta per i viaggiatori:

     Da tutti i paesi a tutti i paesi

     Da alcuni paesi a tutti i paesi

     Da alcuni paesi a tutti i paesi

     Da alcuni paesi a tutti i paesi

     Verso altri paesi

     Da altri paesi

I viaggiatori che desiderano entrare o uscire da determinati paesi devono essere vaccinati contro la poliomielite al massimo 12 mesi e minimo 4 settimane prima di attraversare il confine, ed essere in grado di presentare un certificato di vaccinazione ai controlli di frontiera.[4] La maggior parte dei requisiti si applicano solo ai viaggi verso o da paesi cosiddetti "polio-endemici" o "ad altro rischio".[5] Nell'agosto del 2020, l'Afghanistan e il Pakistan sono diventati gli unici paesi al mondo endemici di poliomielite.[6] Diversi paesi hanno ulteriori requisiti di viaggio precauzionali per la vaccinazione antipolio, ad esempio paesi come la Cina, Indonesia, Mozambico, Myanmar e Papua Nuova Guinea.[7]

Meningite meningococcica[modifica | modifica wikitesto]

I viaggiatori devono mostrare la prova della vaccinazione contro il meningococco:

     

All'arrivo nelle zone di Ḥajj e ʿUmra (pellegrini stranieri e domestici, lavoratori e residenti della Mecca e Medina)

     

Prima della partenza per Ḥajj e ʿUmra in Arabia Saudita e verso alcuni paesi africani

     Prima della partenza e all'arrivo dall'Arabia Saudita

     Prima della partenza per Ḥajj e Umrah in Arabia Saudita

     All'arrivo

     Vaccinazione consigliata per i viaggiatori

I viaggiatori che desiderano entrare o lasciare determinati paesi o territori devono essere vaccinati contro la meningite meningococcica preferibilmente 10-14 giorni prima di attraversare il confine, ed essere in grado di presentare un certificato di vaccinazione ai controlli di frontiera.[4] I paesi con obbligo di vaccinazione contro il meningococco sono: Gambia, Indonesia, Libano, Libia, Filippine e l'Arabia Saudita per i musulmani che visitano o lavorano alla Mecca e Medina durante i pellegrinaggi Ḥajj o ʿUmra.[4]

COVID-19[modifica | modifica wikitesto]

Scott Morrison: "Le persone possono scegliere tra due settimane di quarantena o essere vaccinate"[8]

Durante la pandemia di COVID-19, sono stati sviluppati diversi vaccini COVID-19 e nel dicembre 2020 è stata pianificata la prima campagna di vaccinazione.[9]

Il 26 novembre 2020, il ministero della Salute danese ha confermato di star lavorando a un "passaporto vaccinale" per la pandemia di COVID-19, che funzionerebbe come certificato di vaccinazione non solo per i viaggi aerei, ma anche per attività come concerti e feste private. Il Danish College of General Practitioners afferma di non obbligare nessuno a vaccinarsi, ma incoraggia tutti a farlo per poter godere di determinati privilegi della società.[10]

Lo stesso argomento in dettaglio: Certificato COVID digitale dell'UE.

Dal giugno 2021, l'Unione Europea ha deciso di introdurre il certificato COVID digitale dell'UE, comunemente conosciuto come Green Pass o certificato verde, contenente le informazioni che attestano che il titolare è stato vaccinato contro la COVID-19, ha da poco effettuato un test diagnostico della COVID-19 con risultato negativo oppure è guarito dalla COVID-19. Il certificato può essere rilasciato sia in formato digitale che in formato cartaceo.

In Italia il "certificato verde" è stato introdotto con il DPCM del 17 giugno 2021 ed è ufficialmente entrato in vigore il 6 agosto.

Raccomandazioni[modifica | modifica wikitesto]

Diversi vaccini non sono legalmente obbligatori per i viaggiatori, ma sono altamente raccomandati dall'Organizzazione mondiale della sanità.[4] Come ad esempio, per le aree a rischio di infezione da meningite meningococcica.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Richiesto anche per i viaggiatori che hanno transitato (per più di 12 ore) in un aeroporto di un paese a rischio.
  2. ^ Non richiesto per i viaggiatori che hanno transitato in un aeroporto di un paese a rischio.
  3. ^ L'OMS ha designato (parti di) Argentina, Brasile e Perù come paesi a rischio, ma questi paesi non richiedono ai viaggiatori in arrivo di vaccinarsi contro la febbre gialla.
  4. ^ a b c d e (EN) "International Travel and Health. Chapter 6 - Vaccine-preventable diseases and vaccines (2019 update)" (PDF), su who.int, 2019.
  5. ^ a b (EN) "Countries with risk of yellow fever transmission and countries requiring yellow fever vaccination (July 2019)", su who.int, luglio 2019.
  6. ^ "L'Africa è ufficialmente libera dalla poliomielite selvaggia", su wired.it, 26 agosto 2020.
  7. ^ (EN) "Key At-Risk Countries", su polioeradication.org.
  8. ^ (EN) "PM Scott Morrison signals tough new COVID-19 vaccine rules for international travellers who fly to Australia", su news.com.au, 25 novembre 2020.
  9. ^ "Covid: al via le vaccinazioni negli Stati Uniti, la prima dose a New York", su ansa.it, 15 dicembre 2020.
  10. ^ "Il ministero della Salute danese sta sviluppando un "passaporto vaccini" COVID-19", su it.sputniknews.com, 27 novembre 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]