Renzo Ozzano

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Renzo Ozzano in una scena di Calibro70 di Alessandro Rota

Renzo Ozzano (Torino, 4 agosto 1934Torino, 29 agosto 2017) è stato un attore e giornalista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Terzo figlio del primario radiologo Tomaso Ozzano e della farmacista Margherita Garofalo, Renzo passerà quasi tutta la sua vita accanto alla famiglia senza mai sposarsi, vivendo in Borgo San Donato[1]. Dopo aver conseguito la maturità classica, ottiene il secondo posto all'ottavo Concorso Cinematografico a formato ridotto organizzato dalla Fedic Cine Club Piemonte con il documentario Al di là delle nubi. La sua passione però è la fotografia: partecipa a diversi concorsi in cui immortala marine del finalese o idilli boscherecci. Si laurea in scienze politiche con una tesi su Yalta (relatore prof. Giorgio Cansacchi) e per qualche tempo fa l'assistente volontario al professor Filippo Barbano, collaborando ad un testo di sociologia assieme ad altri neolaureati. In seguito passa a al settore commerciale di una ditta di materiale per la fotografia e contemporaneamente svolge attività di pubbliche relazioni per alcuni locali torinesi. Negli anni sessanta frequenta il corso di tecnica cinematografica patrocinato dal Politecnico di Torino. In seguito il suo volto appare su alcuni volantini pubblicitari di aziende cittadine.

Inizia la sua carriera cinematografica con Torino nera di Carlo Lizzani. In seguito il suo nome appare sul manifesto di Ciak si muore.

Interpreta poi il fantino Jean Louis Rossini in Febbre da cavallo, di Steno; da questa pellicola in poi si specializza in ruoli brillanti, tra cui La moglie in vacanza... l'amante in città di Sergio Martino.

In seguito approda in televisione dove recita in alcune fiction poliziesche degli anni ottanta e novanta. La sua ultima partecipazione a un film è nel mediometraggio Calibro70[2], di Alessandro Rota, nel quale interpreta il ruolo di un banchiere vittima di una rapina.

Si è in seguito dedicato all'attività di giornalista per Torino cronaca, La Repubblica, Il Giornale e per riviste di cinema (Cinema Oggi) e d'arte. Curava periodicamente le guide turistiche delle province di Imperia e Savona. Per circa dieci anni scrisse per la rivista Festival, pubblicata in occasione della manifestazione sanremese.

Dal 2010 al 2013 è stato Consigliere dell'Ordine dei Giornalisti del Piemonte.

È morto a Torino all'età di 83 anni per una mielofibrosi del midollo osseo.[3]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicità[modifica | modifica wikitesto]

Partecipò inoltre a numerose edizioni della rubrica pubblicitaria televisiva Carosello:[4]

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ https://www.riviera24.it/2012/08/seborga-da-il-premio-alla-carriera-allattore-renzo-ozzano-138797/
  2. ^ Calibro70
  3. ^ Clara Caroli, Morto Ozzano, giornalista e attore in film da Lizzani ai Vanzina, in la Repubblica, 29 agosto 2017. URL consultato il 29 agosto 2017.
  4. ^ Marco Giusti, Il Grande libro di Carosello, Milano, Sperling & Kupfer, II edizione, ISBN 88-200-2080-7

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Maurizio Ternavasio, Torinesi chi si rivede, edizioni Lindau, 2003

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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