Reno (divinità)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
I Potamoi fanno parte della seconda generazione di titani

Reno (dal greco antico, 'Ρήνος / Rhẽnos, latino Rhenus ) o forse Eridano (greco Ἠριδανός , Ēridanós, latino Eridano ) è nella mitologia greca, uno dei 3000 dèi fluviali (ποταμοι / Potamoi), e figlio del titano Oceano e della titanide Teti.

Nella sua Teogonia[1][2], cita parte dei fratelli Potamoi l'antico poeta greco Esiodo.

Una personificazione confusa[modifica | modifica wikitesto]

Mentre alcune fonti[3] attribuiscono Rhinos, per evidenza etimologica, al Reno, il fiume che attraversa l'Europa occidentale dalla Svizzera ai Paesi Bassi attraverso la Germania e la Francia, altre[4] ci vedono la personificazione di un corso d'acqua proveniente dal Penisola Iberica e identificano il Reno con l'Eridano, altro dio fluviale, prima indicato come iperboreo e successivamente identificato con il fiume germanico. Per aumentare la confusione, va notato che l'Eridano è anche il nome che il greco classico dà al fiume Po dell'Italia settentrionale[5].

L'autore greco Nonno di Panopoli tralta di 'Ρήνος Ίβηρ, Reno iberico[6][7]; ibero fu anticamente un etnonimo anche attribuito agli abitanti del Caucaso, precisamente la parte che oggi conosciamo sotto il nome di Georgia[8].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Esiodo, Teogonia, a cura di Cesare Cassanmagnago, collana Esiodo Opere, Milano, Bompiani, 2009.
  2. ^ Teogonia (Pozzuolo) - Wikisource, su it.wikisource.org. URL consultato il 16 settembre 2022.
  3. ^ Antica moneta romana coniata a Trivières (Belgio) rappresentando il dio Reno. (sito de vendita numismatica) Postumus (260-269 A.D.) Silver antoninianus. Treveri. - SALVS PROVINCIARVM, River god Rhinus.
  4. ^ (EN) Potamoi, su theoi.com.
  5. ^ Phaethontis fulmine icti sorores luctu mutatas in arbores populos lacrimis electrum omnibus annis fundere iuxta Eridanum amnem, quem Padum vocavimus |...] — (Plinio, Naturalis Historia, XXXVII)
  6. ^ *Nonno di Panopoli, Le dionisiache, testo greco a fronte (in 4 voll.), curatori: Daria Gigli Piccardi, Fabrizio Gonnelli, Gianfranco Agosti, Domenico Accorinti, Collezione Classici greci e latini, Milano, BUR, 2003-2004.
    • Nonno di Panopoli, Le dionisiache, 4 voll., Collezione Biblioteca, Milano, Adelphi, 1997-2020.
  7. ^ (EL) Nonnos de Panopolis, Les Dionysiaques [Les dionysiaques ou Bacchus : poème en XLVIII chants, grec et français / Nonnos ; précédé d'une introduction, suivi de notes littéraires, géographiques et mythologiques, d'un tableau raisonné des corrections et de tables et index complets rétabli, traduit et commenté par le Comte de Marcellus], traduzione di Comte de Marcellus, testi in greco con la traduzione francese, Parigi, Firmin-Didot, 1856, pp. p.196, l.1. URL consultato il 18 09 2022.
  8. ^ Gli Iberi è un'opera perduta del tragediografo ateniese Sofocle. Ci siamo ancora confronti a l'ambiguità del titolo solo: si trattavano degli iberi occidentali (anche se poco conosciuti in Grecia antica) o di quelli orientali?

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Mitologia greca: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mitologia greca