Renato Signorini

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Renato Signorini ed il conte Vittorio Zoppi, ambasciatore d'Italia a Londra, alla vernice della sua personale presso la O'Hana Gallery il 21 marzo 1956.

Renato Signorini (Asmara, 29 agosto 1902Roma, 30 dicembre 1966) è stato uno scultore, pittore e medaglista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Proprietario dell'hotel Flora di via Veneto[1], a Roma, fu celebre soprattutto per le sue sculture raffiguranti ritratti, in modo particolare di papi, monarchi e attrici, realizzati in argento, vermeil, bronzo patinato o dorato e più raramente in oro. Le sculture, realizzate tramite la tecnica della fusione a cera persa, venivano successivamente rifinite con il cesello e decorate, spesso, con pietre preziose e semipreziose. I ritratti erano generalmente di piccole dimensioni, a mezzo busto, dai dettagli semplici e definiti, con distaccata frontalità dello sguardo, ispirate alla ritrattistica statuaria toscana rinascimentale, oppure realizzate in bassorilievo, in forma di medaglie o medaglioni.

Signorini iniziò la carriera nel 1937, come indicato dallo stesso artista nella scheda personale da lui compilata e conservata presso la “Fondazione La Quadriennale di Roma”[2]. Fu allievo dello scultore Aurelio Mistruzzi presso la Scuola dell'Arte della Medaglia all'interno della Zecca di Roma.[3]

Scolpì, nel 1945, un busto (cm. 80 x 70 x 35 cm.) in marmo di Carrara, di Filippo De Grenet[4][5], fucilato dai tedeschi alle Fosse Ardeatine. Attualmente si trova presso la “Sala delle Galere” a Palazzo Chigi, a Roma.

Nel novembre del 1948 partecipò, a Pretoria, alla “Grande mostra d'arte italiana”, come riporta lo stesso artista nella citata scheda personale conservata presso la “Fondazione La Quadriennale di Roma”[6].

Renato Signorini mentre scolpisce il ritratto di Papa Giovanni XXIII, per ricordare la sua incoronazione nel 1958. Lo stesso verrà utilizzato, in forma ridotta, per coniare una medaglia

Nel 1948 partecipò anche alla V Quadriennale di Roma – presso la Galleria Nazionale d'Arte Moderna - dove espose il "Ritratto della signora Lever"[7]. Espose in numerose gallerie, italiane ed estere, tra le quali: la Galleria Giosi (1954)[8] di Roma, la Galleria Montenapoleone di Milano (1955)[9], la O'Hana Gallery di Londra (1956)[10], la Sagittarius Art Gallery di New York e, nel 1957, nella filiale di Roma di quest'ultima[11]. Nel 1958 espose a Palm Springs, presso la Venetian Room del Tennis Club (Desert Sun, 2 dicembre 1958) e nel 1959 presso il Pasadena Museum (San Martino Tribune, 16 aprile 1959).

Importante fu l'esposizione, nel 1957, di 45 opere presso la Tiffany & Co., 727 5th Avenue a New York, tra le quali i ritratti di: Papa Pio XII, Clare Boothe Luce (1903 – 1987) ambasciatrice degli Stati Uniti in Italia negli anni 50, principessa Isabelle Colonna, Audrey Hepburn, regina Elisabetta II[12] (New York Times, 9 ottobre 1957)[13]. Furono inoltre esposti il bustino dell'imperatrice Soraya, un mantello disegnato per il teatro dell'opera di Tokyo, una medaglia commemorativa di Chiang Kai-shek, oltre 10 disegni. L'inaugurazione fu tenuta dal barone Carlo De Ferrariis Salzano, console generale italiano a New York (Pacific Stars and Stripes, 10 ottobre 1957, pag. 9). L'introduzione del catalogo fu scritta dallo scrittore James Albert Michener (New York 1907 - Austin 1977).

Negli Stati Uniti ebbe numerose commesse, tra le quali il piccolo busto di Mona Williams von Bismark (1897 - 1983), descritta come American fashion icon, quello della sig.ra Cowles, moglie dell'editore Mike Gardner Cowles (1903 - 1985), che includeva, in miniatura, alcuni dei suoi gioielli preferiti (Winnipeg Free Press, 8 agosto 1957). Espose a Los Angeles, presso il “Beverly Hills Hotel” nella Sun Lounge nell'ottobre del 1958 (Anderson Herald Bulletin 20/10/1958), e poi a San Francisco, Dallas, New Orleans, Parigi, Madrid e Johannesburg. Tra le medaglie commemorative da lui scolpite[14] quella eseguita nel 1954, in occasione del IV centenario della fondazione di San Paolo del Brasile, quella scolpita e realizzata in oro in occasione delle Olimpiadi di Roma del 1960, a cura della Numismatica Italiana[15]e la medaglia commemorativa per l'Esposizione della Medaglia Italiana a Parigi nel 1965.[3] Realizzò, inoltre, bassorilievi di medie dimensioni con soggetto religioso e madonne di piccole dimensioni, oltre sculture di animali.

Principessa Soraya Esfandiary Bakhtiari, opera di Renato Signorini (1956)

Tra le effigi di personaggi noti si ricordano quella, realizzata in oro e pietre preziose, raffigurante papa Pio XII, conservata nella Città del Vaticano, come riporta lo stesso artista nella scheda personale conservata presso la “Fondazione La Quadriennale di Roma”, di Sophia Loren, Grace Kelly[16], Soraya[17], seconda moglie dell'ultimo scià di Persia, Giovanni XXIII e del cardinale Ernesto Ruffini. ("This Week" Magazine", The Salt Lake Tribune, 12 agosto 1956).

L'11 settembre 1930 sposò la scrittrice palermitana Livia De Stefani, discendente da una famiglia di proprietari terrieri[1] dalla quale ebbe tre figli[18]. Morì di leucemia a Roma il 30 dicembre 1966.

Fece parte dell'Accademia del Mediterraneo, come risulta dall'Archivio Giovanni Alliata di Montereale, Archivio Storico della Camera dei deputati[19], e fu consigliere, per la sezione scultura, del "Movimento della pittura di piccolo formato", di cui fece parte e con il quale espose le proprie opere di piccole dimensioni[20]. Fu consigliere, inoltre, della AIAM, Associazione Italiana Arte della Medaglia, fin dall'inizio della sua costituzione, avvenuta nel 1963.[21][22]

Presso l'Haggerty Museum of Art di Milwaukee, negli Stati Uniti, è conservato il bassorilievo in argento dorato, ametiste e granati di Papa Giovanni XXIII.[23]

L'unica allieva e collaboratrice ("The Argus", Fremont California, giovedì 5 gennaio 1967, pag.11) fu Elizabeth Jones (Montclair, USA, 1934), medaglista statunitense.

Le opere sono firmate R. SIGNORINI o SIGNORINI, in stampatello, anche se talvolta la firma è assente.

Lo scultore in oggetto non è da confondere con l'omonimo Renato Signorini (1908 - 1999), mosaicista ravennate.

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Catalogo della Rassegna Nazionale di Arti Figurative, Roma, Istituto Grafico Tiberino, 1948, pp. 78, tavv. CXXXIV.
  • "Storia del Movimento della pittura di piccolo formato - La Tavoletta dal 1950 al 1954", Gruppo Internazionale dei Tavolettisti, De Luca Editore, Roma, 1954.
  • "This Week Magazine", The Salt Lake Tribune, 12 agosto 1956, articolo di Louis Berg, con in copertina il busto di Audrey Hepburn.
  • Catalogo della mostra tenutasi presso Tiffany, New York, James Albert Michener, 1957.
  • "Capitoli su Renato Signorini", James A. Michener, Indro Montanelli, Giorgio de Chirico, Alfredo Mezio ed altri, La Rocca editore, Roma, 1957.
  • "Modern Medallions", Elizabeth Jones, Renato Signorini, Montclair Art Museum, USA, Art Museum ed., 1966.
  • "Il Covile", articolo "Ritratti di attrici", a cura di Gabriella Rouf, 2015. Il Covile n° 839
  • "Il Covile", articolo "Lusinghieri aggiornamenti su Renato Signorini", pag. 3, 2016. Il Covile n° 903

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b L. Cantatore - E. Sassi, “Palma Bucarelli - Immagini di una vita”, Roma, Palombi editori 2011, pag. 164
  2. ^ Scheda su Fondazione Quadriennale
  3. ^ a b ベジータ王子のブログ -, su lorioli.com.
  4. ^ Da europeana.eu, su europeana.eu (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2015).
  5. ^ Da culturaitalia.it, su culturaitalia.it.
  6. ^ L’Istituzione | QUADRIENNALE DI ROMA
  7. ^ Rassegna Nazionale di Arti Figurative, Roma, Istituto Grafico Tiberino, 1948, pp. 78, tavv. CXXXIV
  8. ^ Archivio Storico Istituto Luce - video, su archivioluce.com. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2018).
  9. ^ Archivio Storico Istituto Luce - video, su archivioluce.com. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2018).
  10. ^ British Pathé, Gold And Silver Sculpture, su britishpathe.com.
  11. ^ Archivio Storico Istituto Luce - video, su archivioluce.com. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2018).
  12. ^ Da sothebys.com (PDF), su sothebys.com. URL consultato il 15 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  13. ^ “Sculptures in gold and Silver”, The Kerrville Times, 30 ottobre 1957, pag 5
  14. ^ Renato Signorini, su numismatica-italiana.lamoneta.it.
  15. ^ Medaglie destinate ai vincitori delle gare olimpiche, su roma1960.it.
  16. ^ WordUsage, signorini: word usage during 1950-1959 from wordola.com, su wordola.com.
  17. ^ Archivio Storico Istituto Luce, su archivioluce.com. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  18. ^ E' MORTA A ROMA LA SCRITTRICE LIVIA DE STEFANI - la Repubblica.it, su ricerca.repubblica.it.
  19. ^ Primo schedario degli accademici s.d. / Inventario: Archivio Giovanni Alliata di Montereale / Archivi privati / Patrimonio / Archivio storico della Camera dei deputati, su archivio.camera.it.
  20. ^ "Storia del Movimento della pittura di piccolo formato - La Tavoletta dal 1950 al 1954", Gruppo Internazionale dei Tavolettisti, De Luca Editore, Roma, 1954
  21. ^ Dall'intervista di Claudia Pini (PDF), su claudiapini.it. URL consultato il 1º marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  22. ^ Aiam – Associazione Italiana Arte della Medaglia, su associazioneartemedaglia.com. URL consultato l'11 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  23. ^ Stale Session, su museum.marquette.edu.

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