Religiose di Nazareth

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Le Religiose di Nazareth (in francese Religieuses de Nazareth) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: le suore di questa congregazione, dette Dame di Nazareth, pospongono al loro nome la sigla R.N.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1806 la duchessa di Doudeauville, Augustine le Tellier (1764-1849), fondò a Montmirail un collegio per l'educazione delle fanciulle appartenenti a nobili famiglie decadute: la gestione del pensionato venne affidata a una comunità di religiose di diversa provenienza costrette ad abbandonare il monastero dopo la soppressione degli ordini contemplativi. Quando i tempi lo consentirono (1819), le religiose preferirono tornare in monastero (rifondarono l'abbazia benedettina di Jouarre).[2]

Per dare continuità alla sua opera, la duchessa si rivolse al sacerdote gesuita Pierre Roger (1763-1839), il quale la mise in contatto con Élisabeth Rollat (1782-1843), sua figlia spirituale, che offrì la sua disponibilità. I tre stabilirono di creare una nuova congregazione femminile: ottenuto il permesso dell'arcivescovo di Reims Jean-Charles de Coucy, per la fondazione si stabilì la data 3 maggio 1822, festa dell'invenzione della Croce. L'istituto venne dedicato a Nazaret, per sottolineare il desiderio delle religiose di imitare la vita povera e nascosta di Gesù nella sua città di origine.[2]

Carlo X approvò civilmente la congregazione nel 1827.[2]

Le Dame di Nazareth ottennero il pontificio decreto di lode il 27 settembre del 1861: vennero approvate dalla Santa Sede il 7 marzo 1865; le loro costituzioni il 14 aprile 1896.[2]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Le Religiose di Nazareth si dedicano all'istruzione e all'educazione cristiana della gioventù, alla direzione di collegi e convitti e ad altre opere pastorali.

Sono presenti in Francia, Italia, Libano e Palestina;[3] la sede generalizia è a Roma.[1]

Al 31 dicembre 2005 l'istituto contava 110 religiose in 18 case.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2007, p. 1637.
  2. ^ a b c d DIP, vol. VI (1980), coll. 260-262, voce a cura di L. Pelegallo.
  3. ^ Les Religieuses de Nazareth dans le monde, su nazarethbeirut.com. URL consultato il 20-11-2009 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2009).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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