Ray Candy

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Ray Candy
NomeRay Canty
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Luogo nascitaDecatur, Georgia
3 dicembre 1951[1]
MorteDecatur, Georgia[1]
23 maggio 1994[1]
Ring nameBlackstud Williams[1]
Commando Ray[1]
Kareem Muhammad[1]
Masked Superfly[1]
Ray Candy[1]
Super Mario Man[1]
Residenza dichiarataDecatur, Georgia
Altezza dichiarata195[1] cm
Peso dichiarato155[1] kg
AllenatoreDory Funk Jr.[1]
Debutto1973[1]
Ritiro1990[1]
Progetto Wrestling

Ray Canty, meglio conosciuto come Ray Candy (Decatur, 3 dicembre 1951Decatur, 23 maggio 1994), è stato un wrestler statunitense.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Ray Canty fu allenato al wrestling dall'ex detentore dell'NWA World Heavyweight Championship Dory Funk Jr. prima di esordire sul ring nel 1973.[2] Adottò il ring name "Ray Candy", una versione modificata del suo nome di nascita. Lavorò inizialmente nella All-South Wrestling Alliance (ASWA) con sede in Atlanta, Georgia. Lì vinse il titolo ASWA United States Championship. In seguito lottò nella Western States Sports (WWS). Nella WWS vinse sia l'NWA Western States Heavyweight Championship sia l'NWA Western States Tag Team Championship, in coppia con il suo mentore Dory Funk Jr. Nel 1976 lottò regolarmente nella Championship Wrestling from Florida (CWF), ma anche nella NWA Mid-America dove detenne per due volte l'NWA Mid-America Tag Team Championship combattendo in coppia con Pez Whatley. Nel 1979 Candy fu chiamato dalla All Japan Pro Wrestling (AJPW). Il 12 ottobre 1979 lui ed Abdullah the Butcher conquistarono l'NWA International Tag Team Championship, sconfiggendo Giant Baba & Jumbo Tsuruta. Il duo restò campione solo una settimana prima che Baba e Tsuruta riconquistassero le cinture. Candy prese parte al 1980 Champion Carnival, dove sconfisse Motoshi Okumura, Carl Fergie, The Mysterious Assassin e Rocky Hata finendo in ottava posizione.[3]

Zambuie Express/Muslim Connection[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1983 i booker della Florida ebbero l'idea di mettere in un tag team Candy e Leroy Brown. Candy prese il nome mussulmano "Kareem Muhammad" mentre Brown divenne "Elijah Akeem". Insieme formarono il tag team "Zambuie Express", che all'epoca veniva introdotto come "The Muslim Connection" in alcune federazioni. Il duo cominciò ad adottare un abbigliamento militare ispirato alle Pantere Nere. I due lottarono in diversi stati del sud degli Stati Uniti dove i loro personaggi dalla forte connotazione razziale li rendevano molto odiati.[2] Il team aveva spesso come manager Sir Oliver Humperdink ed era parte della fazione "House of Humperdink".[4][5] In Florida il duo sconfisse Mike Graham & Scott McGhee vincendo l'NWA Florida Global Tag Team Championship il 31 luglio 1983. Rimasero campioni fino a settembre, quando il titolo fu sostituito dalla versione della Florida dell'NWA United States Tag Team Championship. Gli Zambuie Express furono dichiarati campioni United States, con la storyline che avevano vinto un torneo per aggiudicarsi le cinture. Due mesi dopo persero il titolo in favore di Dusty Rhodes & Blackjack Mulligan, il 5 novembre 1983.

Dalla Florida il team si spostò a Memphis per lottare nella Continental Wrestling Association (CWA) dove ebbero subito un feud con The Fabulous Ones (Stan Lane & Steve Keirn). Il 24 gennaio 1984 i Zambuie Express furono premiati con le cinture AWA Southern Tag Team Championship quando i Fabulous Ones una sera non si presentarono per un match, ma i titoli furono in seguito dichiarati vacanti. La CWA organizzò quindi un torneo per assegnare i titoli, che venne vinto dagli Zambuie Express sconfiggendo in finale Pretty Young Things (Koko B. Ware & Norvell Austin). Una settimana dopo i Pretty Young Things vinsero i titoli sconfiggendo gli Zambuie Express al Mid-South Coliseum. Otto giorni dopo gli Express riconquistarono le cinture. Il duo le detenne fino al 12 marzo 1984 quando fu sconfitto da Jerry Lawler & Jos LeDuc. Nel 1984 lottarono nella Jim Crockett Promotions dove si allearono con Paul Jones ed entrarono a far parte della stable Paul Jones' Army.[6] Lottarono all'evento Starrcade, dove furono sconfitti da Buzz Tyler & The Masked Assassin #1.[6][7] Poco tempo dopo la coppia si sciolse.

Successivamente Candy formò un altro duo con Ed Gantner, gli Shock Troops, lottando nella CWF.[2] Il 25 novembre 1986 Canty, come "Kareem Muhammad", sconfisse Barry Windham conquistando l'NWA Florida Heavyweight Championship, e lo detenne fino al 2 dicembre quando venne sconfitto da Ron Simmons. Poi, insieme a Hacksaw Higgins vinse l'NWA United States Tag Team Championship, anche se il duo rimase campione per un giorno solo. Alla fine del 1986 fece un tour in Giappone per la New Japan Pro-Wrestling utilizzando il ring name "Super Mario Man".[8] Nel 1987 lottò a Porto Rico, lavorando per la World Wrestling Council (WWC) dove vinse il WWC Puerto Rico Heavyweight Championship il 6 giugno sconfiggendo Mighty Igor, per poi perderlo sei mesi dopo per mano di Miguel Perez Jr. Nel 1988 prese lo pseudonimo "Commando Ray", lottando in coppia con "Commando Boone" (alias Grizzly Boone) in un tag team denominato The Commandos.[2] L'ultimo match di rilievo di Candy si svolse nel 1988 a Starrcade, dove partecipò alla Bunkhouse Battle royal.[9]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il ritiro dal wrestling nel 1990, Canty tornò a Decatur per lavorare in un'azienda di trasporti locale. Fu anche allenatore dei wrestler Glenn Jacobs e New Jack. Il 23 maggio 1994 morì all'età di 42 anni, a causa di un attacco di cuore[10].

Personaggio[modifica | modifica wikitesto]

Mosse finali[modifica | modifica wikitesto]

Soprannomi[modifica | modifica wikitesto]

  • "Black Tank"[1]

Manager[modifica | modifica wikitesto]

Wrestler allenati[modifica | modifica wikitesto]

Titoli e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o (EN) Ray Candy, su cagematch.net.
  2. ^ a b c d Harris M. Lewis III, Biographical Dictionary of Professional Wrestling, 2nd, McFarlane, 2003, pp. 59–60, ISBN 9781476605050.
  3. ^ Champion Carnival 1980, su prowrestlinghistory.com, Pro Wrestling History. URL consultato il 7 marzo, 2016.
  4. ^ Matt Mackinder, Sir Oliver Humperdink recalls career of yesteryear, su slam.canoe.ca, SLAM! Wrestling, 17 gennaio 2008. URL consultato il 4 aprile 2008.
  5. ^ House of Humperdink, su onlineworldofwrestling.com, Online World of Wrestling. URL consultato il 3 agosto 2009.
  6. ^ a b Graham Cawthon, the History of Professional Wrestling Vol 3:Jim Crockett and the NWA World Title 1983–1989, CreateSpace Independent Publishing Platform, 2013, ISBN 978-1494803476.
  7. ^ Starrcade 1984, su prowrestlinghistory.com, Pro Wrestling History, 22 novembre 1984. URL consultato il 29 agosto 2015.
  8. ^ RD Reynolds and Randy Baer, Wrestlecrap – the very worst of pro wrestling, ECW Press, 2003, ISBN 1-55022-584-7.
  9. ^ Starrcade 1988, in Starrcade, Pro Wrestling History, 26 dicembre 1988. URL consultato il 20 febbraio 2016.
  10. ^ Harris M. Lewis III, Biographical Dictionary of Professional Wrestling, seconda edizione, McFarlane, 2003, pp. 59–60, ISBN 9781476605050.
  11. ^ a b c Entourage
  12. ^ (EN) Biography on the WWE Wrestler Kane, su biography.yourdictionary.com. URL consultato l'11 febbraio 2021.
  13. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t (EN) Titles, su cagematch.net.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Ray Candy, su Internet Wrestling Database (IWD). Modifica su Wikidata
  • (EN) Ray Candy, su Online World of Wrestling (OWW). Modifica su Wikidata
  • (DEEN) Ray Candy, su cagematch.net, Philip Kreikenbohm. Modifica su Wikidata
  • (EN) Ray Candy, su IMDb, IMDb.com. Modifica su Wikidata