Raffaello Baldini

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Raffaello Baldini, a sinistra, con Lamberto Sechi in un'immagine del 1981. Baldini fu cronista per «Panorama» dal 1968 al 1989. Foto di Adriano Alecchi.

Raffaello Baldini (Santarcangelo di Romagna, 24 novembre 1924Milano, 28 marzo 2005) è stato un poeta e scrittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

In gioventù Baldini dà vita, assieme ad altri giovani intellettuali santarcangiolesi, al sodalizio che in seguito divenne noto come E' circal de' giudéizi (Il circolo della saggezza)[1]. La famiglia di Raffaello Baldini gestiva il "Caffè Trieste" in Piazza delle Erbe, dove si incontravano spesso gli altri membri del sodalizio: Tonino Guerra, Nino Pedretti, Gianni Fucci, Flavio Nicolini, Rina Macrelli. Qui peraltro il giovane Raffaello, chiamato "Lello", ebbe l'opportunità di frequentare un'umanità varia, raccogliendone le voci e gli aspetti psicologici.

Studia al ginnasio e liceo di Rimini, si laurea in Filosofia all'Università di Bologna e si dedica poi all'insegnamento per alcuni anni (a Santarcangelo, alle magistrali di Forlì, per qualche tempo anche in Bretagna, lettore d'italiano in un liceo di Rennes).[2]. Nel 1955 si trasferisce a Milano: inizialmente lavora nel campo pubblicitario come copywriter; successivamente diventa giornalista e, dal 1968, lavora per «Panorama» (settimanale d'informazione nato nel 1962). È assunto da Lamberto Sechi come redattore, poi gli viene assegnata la cura del cartellone culturale, una sezione di oltre 20 pagine con le novità in campo letterario, musicale, teatrale ed artistico in genere. Curò anche la rubrica "Dietro le notizie".
Nel 1967 pubblica con Bompiani Autotem, una piccola opera satirica sull'automobile vista come feticcio.

Il suo esordio come poeta avviene a 52 anni. Nel 1976 esce la sua prima raccolta di poesie, É solitèri ("Il solitario"), con la quale vince il Premio Gabicce. Nel 1982 esce La nàiva ("La neve"). Con Furistír ("Forestiero", 1988) Baldini vince il Premio Viareggio e con Ad nòta ("Di notte", 1995), il Premio Bagutta.

Si dedica anche alla scrittura per il teatro. Suo è un monologo, Zitti tutti!, pubblicato da Ubulibri nel 1993. Nel 1996 Ravenna Teatro ha prodotto lo spettacolo Furistír (diretto e adattato da Marco Martinelli), nato dalla fusione di otto raccolte di poesie di Baldini.

Sebbene Baldini sia principalmente un letterato, il desiderio di scrivere il proprio dialetto in modo rigoroso lo ha indotto a una riflessione sulla ricca fonologia del santarcangiolese, anche attraverso il confronto con Nino Pedretti e Gianni Fucci.[3]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Raccolte poetiche
  • E' solitèri, Imola, Galeati, 1976[4]
  • La nàiva, introduzione di Dante Isella, Torino, Einaudi, 1982 (riprende E' solitèri e aggiunge La nàiva come nuova sezione)
  • Furistír, introduzione di Franco Brevini, Torino, Einaudi, 1988
  • Ad nòta, presentazione di Pier Vincenzo Mengaldo, Milano, Mondadori, 1995
  • La nàiva. Furistír. Ciacri, Torino, Einaudi, 2000 (riprende La nàiva e Furistír e aggiunge Ciacri come nuova sezione)
  • Intercity, Torino, Einaudi, 2003
Audiolibri
  • Compatto, ProduttoriAssociati, 2019 (raccolta di poesie lette dalla voce dell'autore; registrazioni e produzione a cura di Simone Casetta)
Monologhi teatrali
  • Zitti tutti!, Torino, Einaudi, 1993
  • Carta canta, Torino, Einaudi, 1998
  • In fondo a destra, Torino, Einaudi, 2003
  • La fondazione,Torino, Einaudi, 2008

Premi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vittorio Emiliani, Romagnoli & romagnolacci, Bologna, Minerva Edizioni, 2014, p. 16.
  2. ^ Walter Della Monica, Poeti e scrittori di Romagna, Cesena, Il Ponte Vecchio, 2015, p. 182.
  3. ^ Per un'analisi della grafia di Baldini vedi: Davide Pioggia, Fonologia del santarcangiolese, Verucchio, Pazzini, 2012
  4. ^ La prima edizione fu pubblicata a spese dell'autore.
  5. ^ 28 marzo 2005 - Muore Raffaello Baldini, poeta di Santarcangelo, su chiamamicitta.it. URL consultato il 13 luglio 2022.
  6. ^ a b Baldini, Raffaello, su lombardiarchivi.servizirl.it. URL consultato il 13 luglio 2022.
  7. ^ Premio letterario Viareggio-Rèpaci, su premioletterarioviareggiorepaci.it. URL consultato il 9 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2014).
  8. ^ Carlo Faricciotti, Dedicato a Raffaello Baldini, in Il Quotidiano Italiano, 4 settembre 2015. URL consultato il 17 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2018).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • S. Crespi, "Poesia in versi romagnoli di Raffaello Baldini" in «Otto Novecento», 1, gennaio-febbraio 1980, pp. 299–303;
  • Franco Brevini, "L'apocalisse romagnola di Baldini" in «Nuova rivista europea», 28 (marzo-maggio 1982), pp. 110–114;
  • Manlio Cancogni, "Se il dialetto è un felice dialetto" ne «Il Giornale», 7 aprile 1984;
  • M. Bocchiola, La coazione poetica per un labirinto romagnolo in «Autografo», 5, (giugno 1985)
  • E. Bonora, "La condizione del poeta dialettale oggi" in Montale e altro Novecento, Sciascia, Caltanissetta-Roma, 1989
  • Pietro Civitareale, "Raffaello Baldini. Il borbottio infinito" in «Oggi e domani», 24, n. 4, 1990, pp. 11–13;
  • L. Benini Sforza, "Elementi per una storia della poesia dialettale del secondo Novecento in Romagna" in «Tratti», 36 (estate 1994);
  • C. Marabini, "Spoon river in Romagna" ne «il Resto del Carlino», 22 agosto, 1995;
  • E. Siciliano, "Quanta verità nel suo dialetto" in «L'Espresso», 26 novembre 1995;
  • E. Zuccato. "Recensione di Ad nòta", in «Poesia», 91, gennaio 1996, pp. 58–9.
  • G. Bellosi-M. Ricci (a cura di), Lei capisce il dialetto? Raffaello Baldini tra poesia e teatro, Longo Editore, 2003
  • C. Martignoni, Per non finire. Sulla poesia di Raffaello Baldini, Campanotto Editore, 2004
  • AA.VV., Tre grandi poeti in musica con Tonino Guerra e Nino Pedretti, Rimini, NdA Press, 2009, ISBN 978-88-89035-37-5.
  • V. Emiliani, Raffaello Baldini in Romagnoli & romagnolacci, Bologna, Minerva Edizioni, 2014. ISBN 978-88-7381-586-0
  • W. Della Monica, Raffaello Baldini in Poeti e scrittori di Romagna, Cesena, Il Ponte Vecchio, 2015. ISBN 978-88-6541-482-8
  • Martina Biondi e Silvio Soldini: Treno di parole, film documentario con interviste e frammenti d'archivio, produzione di Luca Rossi per TVM Digital Media, 2018

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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