Raffaele Ganci
Raffaele Ganci (Palermo, 4 gennaio 1932) è un mafioso italiano, legato a Cosa Nostra. Era considerato un uomo di fiducia di Totò Riina ed era un membro della "Commissione provinciale" di Cosa Nostra.[1]
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Affiliato alla cosca della Noce, Ganci era strettamente legato al clan dei Corleonesi di Riina e, per queste ragioni, fu ritenuto responsabile degli omicidi di Stefano Bontate, Salvatore Inzerillo e lupara bianca di Santo Inzerillo (fratello di Totuccio) nel 1981.[2] Uno dei molti ergastoli da lui ricevuti fu quello per l'assassinio del generale e prefetto di Palermo Carlo Alberto Dalla Chiesa.[3]
Nel 1982 Ganci divenne capo della cosca della Noce e del relativo mandamento dopo avere ucciso il boss Salvatore Scaglione, brutalmente assassinato nel corso di una grigliata all'aperto nella tenuta di Michele Greco insieme a una dozzina di mafiosi di Partanna-Mondello e dell'Acquasanta[4]. Come membro della commissione, ordinò gli assassinii dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nel 1992.
La famiglia Ganci gestiva un'avviata macelleria in Via Lo Jacono, a Palermo. Il negozio si trovava vicino alle residenze dei giudici Rocco Chinnici in Via Pipitone Federico e di Giovanni Falcone.
Il 10 giugno 1993, Raffaele Ganci fu arrestato a Terrasini dopo 5 anni di latitanza, insieme ai sui figli Nunzio e Calogero Ganci e a suo genero Francesco Paolo Anzelmo.[2]
Suo figlio Calogero Ganci divenne un pentito e un testimone chiave nel 1996, confessando oltre 100 omicidi. Testimoniò contro suo padre e i suoi fratelli sul loro coinvolgimento negli assassini del giudice Chinnici, di Ninni Cassarà, del capitano D'Aleo e del primo pentito di mafia, Leonardo Vitale.[5][6]
Raffaele Ganci diede voto favorevole all'interno della "Commissione" sulla decisione di assassinare i giudici Falcone e Borsellino, e i suoi figli fecero parte del commando che eseguì le stragi.
Sta scontando diversi ergastoli in regime di carcere duro (Articolo 41 bis).
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Ordinanza di custodia cautelare in carcere Archiviato il 7 dicembre 2008 in Internet Archive., Tribunale di Caltanissetta, Ufficio del giudice per le indagini preliminari, April 11, 1994
- ^ a b L'amico di Riina, La Repubblica, June 11, 1993
- ^ 25 anni fa fu ucciso il generale Dalla Chiesa, RaiNews24, September 3, 2007
- ^ uccisi a tavola i nemici. i corpi sciolti nell'acido Archiviostorico.corriere.it
- ^ A hit-man sings, but the show isn't over, The Independent (London), June 23, 1996
- ^ Ganci: "Ho ucciso io Dalla Chiesa", Corriere della Sera, June 19, 1996
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Paoli, Letizia (2003). Mafia Brotherhoods: Organized Crime, Italian Style, New York: Oxford University Press ISBN 0-19-515724-9 (Review)