Quaranta martiri di Sebaste

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Quaranta Martiri di Sebaste
Icona raffigurante i Quaranta Martiri di Sebaste
 

Martiri

 
NascitaImpero romano, III secolo-IV secolo
MorteSebaste, 320
Venerato daTutte le Chiese che ammettono il culto dei santi
Canonizzazionepre canonizzazione
Ricorrenza9 marzo (Occidente)
10 marzo (Oriente)

I Quaranta martiri di Sebaste o Santi Quaranta (in greco Katharevousa: Ἃγιοι Τεσσεράκοντα, demotico Άγιοι Σαράντα) sono dei santi cristiani.

Agiografia[modifica | modifica wikitesto]

Secondo le tradizioni agiografiche, erano un gruppo di soldati romani appartenenti alla Legio XII Fulminata, martirizzati per la loro fede cristiana nel 320. I Quaranta subirono il martirio presso Sebaste, nell'Armenia Minore, vittime delle persecuzioni di Licinio, scatenate a partire dall'anno 316.

Il più recente resoconto di questo martirio è fornito da Basilio Magno, vescovo di Cesarea (370–379) in un'omelia recitata durante la ricorrenza dei Quaranta Martiri. La loro ricorrenza è dunque più antica dell'episcopato di Basilio, il cui elogio sui santi risalirebbe a circa quaranta o sessant'anni dopo la loro morte.

Resoconto del martirio[modifica | modifica wikitesto]

Una miniatura dall'evangeliario siriaco, creato nel 1220 ca., presso Mosul che mostra una visibile influenza mongolo-musulmana.

Secondo Basilio, i quaranta soldati, seppure non aventi lo stesso legame di sangue, ma comunque accomunati dalla loro appartenenza alla XII Legione Fulminata, di stanza a Melitene, furono arrestati per la loro fede cristiana. Nonostante l'invito all'abiura, i soldati sostennero la loro fede; furono quindi condannati dal prefetto a essere esposti nudi su uno stagno ghiacciato nelle vicinanze di Sebaste, durante una notte invernale. L'unico dei confessori a non reggere fu Melezio, il quale, dopo aver abbandonato i suoi compagni, trovò rifugio nei bagni caldi, ma a causa dello sbalzo di temperatura morì sul colpo. Questi i loro nomi: Aezio, Eutichio, Cirione, Teofilo, Sisinnio, Smaragdo, Candido, Aggia, Gaio, Cudione, Eraclio, Giovanni, Filottemone, Gorgonio, Cirillo, Severiano, Teodulo, Nicallo, Flavio, Xantio, Valerio, Esichio, Eunoico, Domiziano, Domno, Eliano, Leonzio detto Teoctisto, Valente, Acacio, Alessandro, Vicrazio detto Vibiano, Prisco, Sacerdote, Ecdicio, Atanasio, Lisimaco, Claudio, Ile, Melitone ed Eutico o Aglaio[1].

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Santi Quaranta Martiri di Sebaste, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it..

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