Tanacetum balsamita

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Tanacetum balsamita
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi II
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Asteroideae
Tribù Anthemideae
Sottotribù Anthemidinae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Asteroideae
Tribù Anthemideae
Sottotribù Tanacetinae
Genere Tanacetum
Specie T. balsamita
Nomenclatura binomiale
Tanacetum balsamita
L.
Sinonimi

Balsamita major Desf.
Balsamita odorosa
Chrysanthemum balsamita, L.
Pyrethrum balsamita
Pyrethrum majus

Nomi comuni

Erba amara, Menta greca,
balsamita,
Erba di san Pietro,
Erba di santa Maria,

Tortello amaro di Castel Goffredo

Tanacetum balsamita L. è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae o Composite[1] e al genere Tanacetum. Nelle varie regioni d'Italia è conosciuta con molti nomi locali quali menta romana, erba buona, erba della Madonna, erba di santa Maria, fritola, costo, menta greca[senza fonte], erba amara[2], erba della Bibbia[2] o erba di san Pietro[2][3][4]. Coltivata come erba aromatica negli orti. Talvolta è usato il sinonimo Chrysanthemum balsamita o anche Balsamita major Desf.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Quest'erba è originaria dell'Asia occidentale e del Caucaso. Vive nelle regioni temperate e si è quindi perfettamente ambientata in Europa, in Africa del nord e in Nordamerica[5].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La balsamita è una pianta erbacea alta fino a 1,2 metri, perenne e latifoglia. Ha foglie semplici, ovali, verde vivo, con uno spiccato profumo simile alla menta. I fiori sono raggruppati in piccoli capolini dai 5 ai 6 mm di diametro, a loro volta raggruppati in corimbi.

Ama i terreni freschi, le boscaglie umide e i greti dei fiumi.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Tanacetum balsamita (cultivar)

Per secoli è stata coltivata per il suo piacevole profumo (da cui il nome, dal greco bàlsamon), nonché per le proprietà officinali. L'origine della balsamite è orientale: era nota ad Egizi, Greci e Romani (che probabilmente la portarono in Inghilterra).

Nel capitolo 70 del Capitulare de villis vengono nominati 73 ortaggi e 16 alberi, tra i quali la tanacetum balsamita (citata come costum), che Carlo Magno voleva fossero coltivati nelle sue terre.[6][7][8]

Culpeper, erborista del XVI secolo, la definisce “comune”.[9] I coloni la portarono in America, dove attualmente, negli stati orientali e medio-orientali, cresce spontanea sul ciglio delle strade. Anticamente i suoi fiori venivano utilizzati anche come segnalibro nelle bibbie (da questo deriva il suo nome comune di Erba della Bibbia)[5].

Nel 1987, alle proprietà aromatiche di questa pianta è stata dedicata la canzone "L'erba di San Pietro", di Giorgio Conte.

Usi[modifica | modifica wikitesto]

In cucina[modifica | modifica wikitesto]

Le sue foglie vengono usate per salse, ripieni, frittate, selvaggina, cui dona un sapore simile a quello della menta, ma tendente all'amaro. Le foglie vengono in genere raccolte prima della fioritura. Sono utilizzate fresche, o possono essere congelate ed usate in un secondo tempo. È ingrediente base del ripieno del Tortello amaro di Castel Goffredo,[10] un Prodotto agroalimentare tradizionale[11] della Regione Lombardia.[12]

In erboristeria[modifica | modifica wikitesto]

Ha uso erboristico per le sue proprietà antispasmodiche, carminative, diuretiche, emmenagoghe. La balsamita è un'erba medicinale e un'erba officinale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Tanacetum balsamita L., in The Plant List. URL consultato il 15 settembre 2016.
  2. ^ a b c Erba di san Pietro, su humanitas-care.it. URL consultato il 3 marzo 2024.
  3. ^ Christian Valnet, L'Erborista - Erbe e Piante Medicinali. Erba di san Pietro, su books.google.it. URL consultato il 3 marzo 2024.
  4. ^ Giulia Landini, Cucinare con i fiori e con le erbe di campo. Erba di san Pietro, su books.google.it. URL consultato il 3 marzo 2024.
  5. ^ a b Maria Luisa Sotti, Maria Teresa della Beffa, Le piante aromatiche. Tutte le specie più diffuse in Italia, Milano, Editoriale Giorgio Mondadori, 1989, ISBN 88-374-1057-3.
  6. ^ (FR) Michel Botineau, Les plantes du jardin médiéval, Belin, 2003, p. 135, ISBN 2701137853.
  7. ^ (FR) Benjamin Guérard, Explication du capitulaire de Villis, in Bibliothèque de l'école des chartes, vol. 14, 1853, pp. 546-572.
  8. ^ Capitulare de villis, su Taccuini storici. URL consultato il 20 marzo 2015.
  9. ^ (EN) Costmary, or Alcost, or Balsam Herb.
  10. ^ Paolo Polettini, Luciana Corresini, Il gioco dell'erba amara, 2ª ed., Viadana, 2004.
  11. ^ Carlo Mantovani, Tra grandi alberi e grandissimi piatti. Itinerari dendrogastronomici nella provincia di Mantova, Mantova, 2021.
  12. ^ Elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali della Regione Lombardia.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Maria Luisa Sotti, Maria Teresa della Beffa, Le piante aromatiche. Tutte le specie più diffuse in Italia, Milano, Editoriale Giorgio Mondadori, 1989, ISBN 88-374-1057-3.
  • Funk V.A., Susanna A., Stuessy T.F. and Robinson H., Classification of Compositae (PDF), in Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009. URL consultato il 2 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2016).
  • Douglas E. Soltis,Pamela S. Soltis,Jeff J. Doyle, Molecular systematics of plants 2, Volume 2, USA, Kluwe Academic Publisher, 1998, p. 419.
  • Paolo Polettini, Luciana Corresini, Il gioco dell'erba amara, 2ª ed., Viadana, 2004, ISBN 978-88-87942-95-8.
  • Carlo Mantovani, Tra grandi alberi e grandissimi piatti. Itinerari dendrogastronomici nella provincia di Mantova, Mantova, 2021, ISBN 978-88-7495-835-1.

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